Calabria, Occhiuto corrotto: la genesi. La famiglia Posteraro tra Agcom e Corecom e l’inizio del sodalizio con Roberto e Mario

Paolo Posteraro, dove tutto ebbe inizio

Con decreto del 15/06/ 2012 l’allora Presidente del Consiglio regionale Franco Talarico nomina Carmelo Carabetta quale membro del Comitato regionale per le Comunicazioni, meglio conosciuto come CORECOM Calabria. Il Prof. Carabetta prende il posto del Dott. Paolo Posteraro, che si era dimesso dal Corecom dopo l’elezione di suo padre Francesco Posteraro a membro dell’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, meglio conosciuta come Agcom. Nonostante l’Agcom abbia poteri di controllo sui Corecom regionali non vi è alcun divieto che due parenti ( nel caso padre e figlio) possano far parte degli organismi delle due strutture in contemporanea. Motivi di opportunità e di eticità portano tuttavia Paolo Posteraro a dimettersi. Il padre Francesco a lungo ha ricoperto l’incarico di vice segretario generale della Camera. La nomina di Paolo Posteraro era avvenuta solo qualche mese prima, a fine dicembre del 2011, quando sempre il presidente Franco Talarico con decreto n. 23 del 30 dicembre 2011 aveva nominato i tre membri del CORECOM – Calabria, tra cui il dottor Paolo Posteraro. Gli altri due nominati furono Alessandro Manganaro e Gregorio Corigliano.

Alla nomina dei nuovi commissari del Corecom si era arrivati dopo il commissariamento dello stesso per volontà dell’UDC nonostante l’azione positiva del precedente consiglio che fu sciolto bruscamente. I giornali dell’epoca assegnano la nomina di Paolo Posteraro in quota UDC. Ricordiamo che all’epoca l’UDC era diretta a livello nazionale da Pier Ferdinando Casini, e Roberto Occhiuto, oggi di Forza Italia, all’epoca era un parlamentare potente dell’UDC, così come Franco Talarico presidente del Consiglio regionale nonchè segretario regionale UDC. Lo stesso Franco Talarico che a febbraio scorso la Cassazione ha condannato definitivamente a un anno e quattro mesi (pena sospesa) per corruzione elettorale. Una condanna non legata a questo caso. Per dovere di cronaca dobbiamo dire che sulla nomina di Paolo Posteraro si è molto discusso all’epoca, si disse che era stato nominato nonostante il suo nominativo non apparisse negli elenchi relativi alla candidatura per la nomina a componente del Corecom. Così ha inizio la carriera nella pubblica amministrazione di Paolo Posteraro. Il resto è la cronaca giudiziaria di questi giorni: Posteraro è indagato per corruzione insieme a Roberto Occhiuto, con il quale ha intessuto già dai tempi del Corecom un sodalizio molto stretto.

Nel 2017 Paolo Posteraro viene nominato da Mario Occhiuto, allora sindaco di Cosenza, amministratore unico dell’Amaco Spa di Cosenza, dichiarata fallita nel 2023, e successivamente di un’altra società pubblica del Comune di Cosenza. E’ il preludio all’ormai famigerato e celeberrimo acquisto in società della vigna di Montegiordano, la Tenuta del Castello, che sta portando tanti guai ai due. Con tanti soldi, tante altre nomine e tante altre truffe. Ricordiamo che Paolo Posteraro è anche il liquidatore della Gusti del sole srl, società di uno dei figli di Mario Occhiuto, Giovanni. E della Best Italian Good, in cui ha quote Giada Emanuela Fedele, dipendente di Invitalia (ex Sviluppo Italia), ex moglie di Roberto Occhiuto. Da qui ha inizio il rapporto politico, istituzionale e imprenditoriale tra Paolo Posteraro e Mario e Roberto Occhiuto fino ad arrivare alla nomina di Posteraro come capo segreteria di Matilde Siracusano, sottosegretaria del governo Meloni e nuova compagna di Roberto Occhiuto.