I fantastici quattro dell’onorevole Ionà
Ha cominciato davvero bene il neo consigliere regionale Emanuele Ionà, di professione venditore di auto anzi di… Audi, dando prova di aver appreso in modo rapido e completo come funziona la politica calabrese, quella che pensa ai propri interessi e a quelli degli amici degli amici.
In attesa di poter accedere ai contratti e di conoscere le esatte qualifiche loro attribuite, circolano già i nomi dei quattro elementi assunti nella struttura dell’onorevole Ionà, noto imprenditore dell’automotive, che ha deciso di puntare alla politica (si dice) perché il suo settore non tirerebbe più come un tempo per colpa certamente delle automobili cinesi; meglio dunque avere un “Piano B” alla corte del capo dei capi e re dei parassiti: Robertino da Cusenza ormai naturalizzato in reggitano/messinese (a seconda del vento che tira).
Il primo nome è quello dell’avvocato Luca Scaramuzzino, già vice di Mascaro (ex sindaco di Lamezia) nella sua prima consiliatura e poi con altri incarichi lautamente remunerati (sempre con i soldi dei contribuenti). Era sparito da tempo dalla scena, e qualcuno si era sorpreso di non vederlo più azzannare, invece era sempre lì nell’ombra pronto all’agguato, perché ci sono individui che non si saziano mai.
Il secondo nominativo è quello di Eugenio D’Alessi, figlio del sindaco di Conflenti, Emilio; l’apporto elettorale di quest’ultimo andava contraccambiato. I conflentesi che hanno votato per Ionà su invito del loro primo cittadino, sappiano ora che hanno dato una mano a sistemare per cinque anni (vicende giudiziarie in corso di Occhiuto permettendo) il figlio: quando invece i propri figli, anche se laureati, sono a spasso e a spasso resteranno.
L’onorevole Ionà non poteva disattendere la parità di genere ed ecco che ha pensato bene di inserire nel suo staff due donne: Elisabetta Paradiso e Carolina Caruso. La prima è la sorella di quel Tranquillo Paradiso, attuale assessore del sindaco di Lamezia Murone appena condannato a 3 anni per… bancarotta fraudolenta; la seconda è la consigliera comunale sempre di Lamezia (in marca a Forza Italia), all’anagrafe Titina. Anche lei condannata per evasione fiscale, ci mancherebbe altro… ormai fa curruculum! Ora stanno puntando alla prescrizione e chi si è visto si è visto.
L’apporto elettorale dato a Mister Audi anche in questo caso andava contraccambiato. Insomma, si sono sistemati tutti bene, anzi benissimo. I quattro della struttura, notoriamente benestanti, costeranno ai contribuenti calabresi qualcosa come 432.000 euro, quasi mezzo milione: alla faccia di chi tira a campare e non froda fisco e fornitori.
Ionà dunque ha imparato in fretta e promette bene per il futuro, agendo nell’interesse dei lametini che lo hanno votato, magari sperando proprio di entrare a far parte del suo cosiddetto cerchio magico, al quale solo in pochi sono ammessi.
Per verità di cronaca, bisogna ricordare che fan così anche tutti gli altri consiglieri regionali: di centrodestra e di centrosinistra. Come direbbe Cetto La Qualunque, ’nto culu a tutti.
Ora si resta in attesa di conoscere i nomi dei componenti dello staff dell’altro consigliere regionale lametino, Giampaolo Bevilacqua, il cui status di supplente (di Filippo Mancuso) lascia presagire che non potrà compiere alcuna scelta… Uno degli stipendiati sarà sicuramente Mimmo Gianturco, consigliere comunale in carica, luogotenente proprio di Mancuso (quando si dice fare gli interessi del proprio territorio). Chissà se lo sanno questo i suoi elettori, infinocchiati tutti i giorni dai proclami di inutili sopralluoghi il cui scopo è solo quello di guadagnare i classici gettoni che, sommati uno dopo l’altro, costituiscono un altro bello stipendio mensile, alla faccia dei lavoratori.
E mentre il popolo lametino (e non solo) ha fame, ecco che gli esosi (per dirla con il grande Totò), prendono, prendono, prendono sino a farsi scoppiare la pancia.
Chissà quando il popolo bue alzerà la testa.









