I tempi ormai sono maturi. Dopo l’ufficialità della candidatura di Luigi De Magistris alla presidenza della Regione Calabria, è tempo di ripercorrere la strada delle sue inchieste che hanno scritto la vera storia della massomafia calabrese e che ovviamente vengono viste come il fumo negli occhi dal sistema di potere che ancora comanda indisturbato e dai media di regime, che allora reagirono compatti contro il magistrato napoletano per rispondere agli ordini dei politici corrotti e massomafiosi. Da oggi quindi ripubblicheremo tutti gli atti conosciuti e pubblici di quella inchiesta – Why Not – neutralizzata dalla magistratura corrotta che ci dice la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità sulla massomafia che ci ammorba da trent’anni. Anche perché poco è cambiato da allora e molti protagonisti sono gli stessi di allora.
A far scattare le indagini, era stata la testimonianza di Caterina Merante, un tempo stretta collaboratrice di Antonio Saladino. Al centro delle indagini, la loggia massonica di San Marino, base operativa del presunto comitato d’affari. Figura cardine quella di Antonino Saladino, ex veterinario, imprenditore rampante e bipartisan, referente per il Sud della Compagnia delle opere, associazione molto vicina all’Opus dei.
VERBALE DI ASSUNZIONE DI INFORMAZIONI DA PERSONA INFORMATA SUI FATTI
Il giorno 26 marzo 2007 alle ore 09,30, in località non indicata per ragioni di sicurezza e riservatezza, innanzi al Pubblico Ministero Luigi de Magistris, assistito per la redazione del presente atto dal Maresciallo Giuseppe Chiaravalloti addetto al Nucleo Operativo – Reparto Operativo dei Carabinieri di Catanzaro, è comparsa Caterina Merante…
A.D.R. Ho deciso di rendere le mie dichiarazioni in quanto, dopo la perquisizione alla Why Not, da parte del suo Ufficio mi sono resa conto che è necessario che si sappia la verità circa la correttezza che contraddistingue i lavori della predetta società e circa, i rapporti che in questi anni io stessa e la WhyNot abbiamo avuto con Antonio SALADINO, prima che gli stessi si interrompessero dopo una lunga serie di liti anche violente.
A.D.R. Ho conosciuto Antonio SALADINO nel 1996, quando oggi come allora rappresentava il vertice della Compagnia delle Opere nel Sud Italia. All’epoca la predetta Compagnia aveva il nome prestigioso, ma da un punto di vista economico non aveva alcun peso, solo debiti, nonostante la nascita dell’azienda Silagum S.r.l. E’ con la nascita di OBIETTIVO LAVORO e con il ruolo del SALADINO che quest’ultimo, utilizzando la Compagnia delle Opere, comincia a divenire una vera e propria potenza, non solo economica, ma anche politico-istituzionale, tenuto conto dei rapporti che si cominciano ad intensificare all’interno della pubblica amministrazione e delle istituzioni stesse. Debbo precisare che il SALADINO sin da prima aveva dei legami forti, ma con lo sviluppo della Compagnia delle Opere acquisisce anche un ruolo, diciamo formale, all’interno della società civile.
A.D.R. Con SALADINO instauro un rapporto molto stretto, nel giro di un anno, tanto da divenire, con il tempo, una delle sue più strette collaboratrici, tanto che con il suo aiuto divengo responsabile di filiale di Obiettivo Lavoro in Calabria.
A.D.R. La forza di SALADINO è stata quella di creare un reticolo di società capaci di operare nel mercato e di ottenere varie e numerose commesse da parte di enti pubblici, in particolare dalla Regione Calabria. Il suo potere, poi, strategicamente si rafforzava, notevolmente, attraverso le modalità con cui venivano assunte le persone: invitava i politici e i rappresentanti delle varie Istituzioni a segnalare persone da assumere, strategia che si è strutturata con le società di lavoro interinale e poi con la nascita della Piazza del Lavoro a Lamezia Terme.

Nelle assunzioni da lui effettuate hanno sempre trovato ampio spazio gli appartenenti a vario titolo alle più varie istituzioni, dalle forze dell’ordine alla magistratura; il tutto in modo tale da creare una rete di potere e protezione. Il sistema, per esemplificare, consisteva in questo: venivano progettate possibilità di commesse e lavori alle società riconducibili a SALADINO ed egli assumeva le persone segnalate dai politici che le facevano ottenere; inseriva persone indicate da personalità delle istituzioni, anche nazionali, ed otteneva, in tal modo, anche commesse in altre parti d’Italia; assumeva, poi, persone indicate da appartenenti alle forze dell’ordine e della magistratura in modo da poter contare sulla loro protezione in caso di necessità e comunque per costituire un reticolo di potere, tanto da scandalizzarsi (lo ripeteva spesso durante le scuole di comunità di CL) se qualcuno ignorava che il “potere esiste”.
A.D.R. Le società riconducibili al SALADINO sono, per quelle che adesso mi vengono in mente: INTRAPRESA SRL, ITALIANA SERVIZI SRL, BRUTIUM SERVICE SRL, SILAGUM SRL, GECOM SRL, PERSONE SRL, ISET SUD SRL, ASSOCIAZIONE PIAZZA DEL LAVORO, NEED & PARTNERS, SOCIETA’ CONSORTILE BRUTIUM ARL, SIAL, SICILI JOB, OBIETTIVO LAVORO SPA, CONSORZIO SCUOLE LAVORO, I CAN, FINE FOOD e WHY NOT SRL, ed altre ancora che in questo momento non mi vengono in mente. Le ultime due non sono più riconducibili al SALADINO, da quando si sono “rotti” i rapporti miei e di mio marito con il SALADINO. La FINE FOOD è di mio marito, mentre la WHY NOT è anche mia e da quando vi è stata la rottura con il dr. SALADINO non vi è alcun rapporto tra quest’ultimo e la predetta società.
A.D.R. Il suo più stretto referente, all’interno della Compagnia delle Opere è, da sempre, Giorgio VITTADINI, già responsabile nazionale della CDO, oggi Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.
A.D.R. La capacità “politica” del dr. SALADINO è stata sempre quella di stringere legami trasversali da un punto di vista politico, sempre nell’ottica di una logica di tipo affaristico, più che imprenditoriale, nonché consolidare rapporti a livello istituzionale, in modo da penetrare, ad ogni livello, qualora ve ne fosse il bisogno.
A.D.R. Da quando ho conosciuto il dr. SALADINO ho potuto verificare la sua impressionante rete di rapporti, con persone con le quali vi è un rapporto di tipo sinallagmatico di piaceri reciproci; in particolare.
L’Ufficio mostra l’elenco dei consiglieri regionali, dei parlamentari e di altri protagonisti dell’attività politica e/o istituzionale, si chiede ad OMISSIS con chi Saladino, le risulta avesse rapporti.
A livello della politica regionale:
con l’attuale europarlamentare Donato VERALDI, il quale ha raccomandato alcune persone da assumere;
con l’attuale presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme, Gianfranco LUZZO, con il quale vi è un rapporto organico;
con il Presidente CHIARAVALLOTI un rapporto strettissimo
con Pino GENTILE, un rapporto strettissimo, raccomanda varie persone;
Domanda: Con chi, tra questi, le risulta ci siano o ci siano stati rapporti d’affari?
i rapporti tra LUZZO e SALADINO si consolidano anche attraverso la società GECOM, di cui sono soci la moglie di LUZZO ed il genero di LUZZO, Filippo BILOTTI; i rapporti con LUZZO risalgono nel tempo, sin da quando il SALADINO lavorava nell’ASL di Catanzaro;
2 – (continua)