RYANAIR: CODACONS PRESENTA DENUNCIA PER TRUFFA E FRODE IN COMMERCIO IN TUTTE LE PROCURE CALABRESI
Rifiuto compagnia a risarcire per cancellazioni voli, viola regolamenti comunitari e sentenze della giustizia. TUTTI I PASSEGGERI COINVOLTI NEI DISAGI LEGATI ALLO SCIOPERO POSSONO CHIEDERE DA 250 A 600 EURO DI INDENNIZZO
Su Ryanair incombe anche una denuncia penale per truffa e frode in commercio. Il Codacons, dopo le numerose cancellazioni dei voli della compagnia aerea registrati ieri anche nella nostra regione, e le gravissime dichiarazioni dell’operatore che ha annunciato che non concederà alcuna compensazione pecuniaria ai passeggeri danneggiati, presenta oggi un esposto presso le Procure della Repubblica di Lamezia Terme e Crotone contro la compagnia irlandese.
Il comportamento messo in atto da Ryanair viola in modo palese i regolamenti comunitari e le sentenze della giustizia europea e, in tal senso, si pone al di fuori dalla legge – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – Il Regolamento CE 261/2004 stabilisce infatti risarcimenti da 250 a 600 euro a passeggero in caso di ritardi superiori alle 3 ore o cancellazioni dei voli, un diritto che la Corte di Giustizia Europea ha stabilito si applichi anche in caso di sciopero del personale, non rientrando le agitazioni sindacali nelle circostanze “eccezionali” per cui una compagnia aerea è esonerata dai risarcimenti.
Per tale motivo la decisione di Ryanair di non concedere la compensazione pecuniaria prevista dalla normativa appare come un vero e proprio illecito, che potrebbe realizzare i reati di truffa e frode in commercio.
In tal senso il Codacons presenta oggi un esposto nelle Procure della Repubblica di Crotone e Lamezia Terme chiedendo di aprire un procedimento nei confronti della compagnia area alla luce del comportamento assunto dal vettore.
Chi desiderasse informazioni sulla possibilità di ottenere risarcimenti può inviare una mail all’indirizzo [email protected] o contattare il call center Codacons al numero 892007 per avere tutte le istruzioni su come richiedere il risarcimento spettante per legge e avviare le procedure per eventuali azioni per “danno da vacanza rovinata”, nel caso in cui ritardi e cancellazioni abbiano determinato la perdita di giorni di villeggiatura.
Infine l’associazione si rivolge alla Polizia Postale chiedendo di oscurare la pagina del sito Ryanair che fornisce informazioni sul foro legale competente (Irlanda) perché potrebbe indurre in errore i consumatori lasciando loro credere che qualsiasi azione giudiziaria sia da intraprendere nel paese dove ha sede la compagnia.