Sanità, candidati commissari in Calabria: sette i nomi
Sono sette i nomi presenti nella lista consegnata alla Regione Calabria dall’ufficio del Commissario per il rientro del debito sanitario per l’individuazione dei commissari straordinari delle Aziende sanitarie calabresi. L’unico calabrese, Gianluigi Scaffidi, di 68 anni, è destinato all’Asp di Vibo Valentia; Antonino Candela, di 54 anni, di Palermo, è indicato per l’Asp di Cosenza; Renzo Alessi, di 64 anni, di Padova, andrà all’Asp di Catanzaro; Gilberto Gentili, di 61 anni, di Pesaro, all’Asp di Crotone e Isabella Mastrobuono, di 62 anni, di Roma, andrà all’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro. Per l’Azienda Ospedaliera di Cosenza è stata indicata Giuseppina Panizzoli, 53 anni, di Bergamo.
Prevista la nomina di un commissario anche all’Asp di Reggio Calabria, attualmente retta da una commissione dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose decretato dal Consiglio dei Ministri il 13 marzo scorso. Per Reggio e’ indicato Massimo Annicchiarico, di 61 anni, di Taranto.
La posizione del presidente Oliverio: «Si eviti la farsa»
Netta e contraria la posizione di Oliverio: «Come è noto la vera ed unica ragione per cui il ministro alla Salute Giulia Grillo ha proposto il Decreto Legge sulla sanità calabrese è quella di appropriarsi anche dei poteri di nomina dei commissari delle aziende sanitarie. Ma noi non siamo interessati alle nomine, bensì alla qualificazione e al rafforzamento dei servizi sanitari. Oggi per coprire una spregiudicata operazione di potere si chiede un parere trasmettendo un elenco di nomi (d’altronde questo è il senso della trasmissione di un elenco di nomi e non già la ricerca di una intesa) sui quali maldestramente si pensa di camuffare un coinvolgimento della Regione. Il Governo ed il Ministro Grillo – conclude il governatore della Calabria – si sono assunti la responsabilità di estromettere la Regione con un atto incostituzionale. Si eviti la farsa e si risponda con atti concreti in direzione del superamento di una situazione inaccettabile. Il nostro unico interesse è dare alla Calabria servizi sanitari qualificati per la tutela e la cura della salute dei calabresi».