Calabria, sanità venduta. Tallini non molla: “Occhiu’, stai umiliando Catanzaro”

A Catanzaro continua a tenere banco la vicenda dell’assegnazione dei 16 posti letto di Cardiochirurgia precedentemente accreditati al Sant’Anna Hospital di Catanzaro, che adesso sono passati all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Ed è ancora Mimmo Tallini, già presidente del Consiglio regionale ai tempi di Jole Santelli ma ormai da tempo in rotta di collisione con il suo successore Roberto Occhiuto, che alimenta la polemica.

Secondo il Dipartimento della Salute della Regione Calabria, Occhiuto, in qualità di commissario straordinario della sanità, “non poteva non assegnare all’Annunziata di Cosenza la gran parte dei posti letto”. Ma Tallini non accetta questa giustificazione, definendola un “misero tentativo di giustificare, con un tecnicismo, una precisa scelta politica”.

Tallini ripercorre una serie di decisioni che hanno sistematicamente penalizzato Catanzaro a favore di altre città calabresi. Dall’istituzione del Consiglio regionale in una sede diversa dal Capoluogo alla tripartizione della vecchia Provincia di Catanzaro, che ha visto rimanere integre le province di Cosenza e Reggio Calabria. Dall’attribuzione dello status di Città Metropolitana a Reggio Calabria, mentre in altre regioni italiane è stata scelta la città capoluogo, alla decisione di localizzare la sede regionale della RAI in una città diversa da Catanzaro. Per finire all’istituzione della Sovrintendenza regionale a Cosenza anziché nel Capoluogo.

Tallini sostiene che i “tecnicismi” vengono utilizzati come arma per colpire Catanzaro, mentre in altre città calabresi sarebbero sistematicamente ignorati. E non risparmia critiche agli esponenti istituzionali di Catanzaro, accusandoli di complicità e servilismo nei confronti di Occhiuto. “Catanzaro è sempre più senza difese, umiliata e sottomessa” e riceve solo “qualche mancetta” come contentino.

Secondo Tallini, nulla avrebbe impedito al presidente-commissario Occhiuto di mantenere i posti letto di cardiochirurgia al Sant’Anna, pur ampliando la disponibilità anche all’Annunziata di Cosenza. Invece, la scelta di Occhiuto viene letta come un ulteriore colpo a Catanzaro, una città che – afferma Tallini – “continua a pagare il prezzo di scelte politiche che non rispettano né logiche organizzative né criteri oggettivi”.