di Santo Gioffrè
L’altra sera è apparsa una strana notizia lanciata dalle agenzie di stampa: il governatore della Calabria, Occhiuto, ha chiesto un urgente incontro all’inquilina di Palazzo Chigi, Meloni, appena rientrata dalle vacanze. L’incontro, concesso, è avvenuto nella medesima giornata. Varie, le ipotesi, sulla richiesta urgente d’incontro e le materie testè discusse. Ma, immediatamente, una greve domanda assale la testa di ogni Calabrese, ancora non completamente rincoglionito: perché Occhiuto, nella sua veste di governatore, ha chiesto un urgentissimo incontro alla massima esponente politica di un governo che sta depredando il Sud al sol fine di garantire il benessere di una piccola fascia di popolazione del Nord parassitaria ma padrona dell’Italia con la Lega Nord?
Cos’è successo, o cosa sta per succedere che noi, attualmente, non sappiamo? Perchè, guardate, la cosa, come la si vuol “miscitare”, è strana. Non può essere, il motivo, gli arlacchineschi, supposti dubbi di Occhiuto intorno alla legge sull”Autonomia Differenziata. Quella legge, Occhiuto, non solo l’ha sostenuta e votata, ma, come ha ricordato Calderoli, è stata concordata con Occhiuto stesso tanto da recepire i suggerimenti che arrivavano dalla Calabria.
Allora, perché, oppure, cos’è successo di così minaccioso per la tenuta, futura, della compagine politica e amministrativa che sta svendendo la Calabria agli interessi del Nord? Cosa? Vuoi vedere che si tratta del fatto che, mentre tutti erano spiaggiati lungo un mare in gran parte sporco, o in fila nelle sagre del panino con la melanzana o abbagliati da strabilianti premi rococò, il governo Meloni, di notte tempo, come i ladri di Pisa, ha sottratto e rubato ulteriori miliardi di euro che toccavano alla Calabria per destinarli alle facezie del Nord?
Cioè, parlo del taglio di 750 milioni dal Fondo complementare del Pnrr, destinati, in particolare, all’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, ad ammodernare strade e porti e a potenziare la sanità pubblica Calabrese. Occhiuto ora si è accorto che presto arriverà il tempo in cui, passata la ubriacatura e smontati i set televisivi, i Calabresi gli chiederanno? A leggere le statistiche prospettiche che hanno pubblicato le maggiori agenzie di ricerca sul futuro, a 10 anni, della Calabria, c’è, solo, da augurarsi di non trovarsi qui, in Calabria, tra nessun servizio a carattere sociale, nessuna infrastruttura moderna, spopolamento, senza sanità e scuola pubblica. Manculicani, in Calabria, da quando vige il governatorato, non c’è stato un solo governatore che non abbia anteposto le sue fortune politiche a quelle dei Calabresi!