Calabria, servizio idrico. La Lega decreta il fallimento del progetto “Cosenza Acque”

Finalmente anche la politica regionale, come si evince dalle dichiarazioni di Simona Loizzo, capogruppo della Lega, si è accorta della Sorical e delle “posizioni pretestuose o peggio interessi di parte” che hanno portato alla rinascita di “Cosenza Acque” con l’obiettivo di trasformarla in “Calabria Acque” sotto l’egida di uno dei soggetti più corrotti della politica calabrese; Marcello Mazzetta, al secolo Manna, sindaco di Rende e avvocato dei colletti bianchi della massomafia.

Finalmente anche il commissario della Sorical Cataldo Calabretta, ascoltato in Commissione vigilanza, ha illustrato i passaggi che devono portare Sorical a ritornare interamente pubblica. Oggi finalmente qualcuno si è accorto che Sorical è “l’unico soggetto presente nel nostro territorio capace di poter gestire il servizio idrico integrato”.

Tutti adesso si preoccupano di salvaguardare il know how di Sorical ed i suoi dipendenti, tutti finalmente si sono accorti che le quote di Sorical, di proprietà della Regione Calabria e del socio privato, sono gravate da pegno per un credito vantato da FMS, fondo governativo tedesco. Ma se la Regione Calabria dovrà, prima o poi, pagare il suo debito verso FMS, debito gravato da pegno, perché allora creare un nuovo soggetto a cui affidare il servizio idrico in Calabria? Perché far investire ulteriori somme ai Comuni calabresi per far rinascere un soggetto – “Cosenza/Calabria Acque” – morto e sepolto da anni? Simona Loizzo parla di “posizioni pretestuose o peggio interessi di parte”… ma da parte di chi? Beh, anche se il termine “manna” o magari quello “mazzetta” non cì sono, è chiaro come il sole che la Loizzo si riferisce a lui.

Queste dichiarazioni in ogni caso ci fanno ben sperare perché la Regione Calabria oggi, finalmente, per il tramite di una esponente della Lega, ha evidenziato il fallimento del progetto “Cosenza/Calabria Acque” nato al solo fine di rispondere ad “interessi di parte”.

Intanto, però, continuiamo a perdere tempo prezioso che potremmo sfruttare per progettare gli interventi di cui la Calabria ha bisogno per risolvere il grave problema idrico. Il PNRR è un treno che la Calabria non può permettersi di perdere ma come al solito “le posizioni pretestuose o peggio gli interessi di parte”, sono gli elementi che caratterizzano da sempre la Nostra meravigliosa terra.

Giugno sta arrivando e rischiamo di perdere i finanziamenti messi a disposizione dall’Unione Europea. Qualcuno ha promesso di portare il caso in Parlamento ma in realtà non si capisce per quale motivo: basterebbe la volontà della Regione Calabria di pagare il debito salvando i milioni di euro che la stessa Regione ha investito da diversi anni in Sorical.
Basterebbe la sola volontà di andare avanti con il processo di pubblicizzazione della Sorical.
Ma comunque va bene anche portare il caso Sorical in Parlamento se questo servirà ad affidargli immediatamente la gestione del servizio idrico integrato ed a poter iniziare a programmare al fine di intercettare i finanziamenti del PNRR.

Dopo le dichiarazioni di Simona Loizzo, in molti sono convinti che la Regione Calabria metterà fine al progetto “Cosenza/Calabria Acque” demolendo le speranze di chi voleva appropriarsi della gestione del servizio idrico integrato calabrese. Adesso resta solo da aspettare per verificare se la sortita della Loizzo, com’è probabile, è stata concordata con il presidente della Regione o se invece l’avvocato Mazzetta riuscirà a mettere a segno un nuovo colpo di coda del malaffare e della corruzione.