Calabria. Tenuta del Castello. Perché l’imprenditore lucano rileva il “pacco”, paga una tangente di 400 mila euro e non procede contro Occhiuto?

Renato Vito BOCCA, il "pollo" lucano

Uno dei personaggi più ambigui dell’inchiesta su Roberto Occhiuto per corruzione è l’ormai celeberrimo imprenditore lucano Renato Vito Bocca, che spunta praticamente dal nulla, rileva il “pacco” della vigna di Occhiuto e Posteraro ovvero la Tenuta del Castello ormai sull’orlo del fallimento e paga i debiti dei due per un ammontare di oltre 400 mila euro per evitare il baratro a Robertino… Poi, come se ancora non bastasse, inspiegabilmente non procede contro Occhiuto che + cofideiussore di una fideiussione a garanzia di un milione di euro ma si dice pronto a… denunciare Posteraro e afferma candidamente che… gliel’ha detto Occhiuto. Capito che tarantella?

Ma procediamo con ordine partendo proprio dai rapporti tra Bocca, Occhiuto e Posteraro. Con riferimento a Renato Vito BOCCA, quest’ultimo per portare a termine l’acquisto della vigna è diventato amministratore unico di A2R SRL, che, nell’agosto 2022, ha rilevato la proprietà di TENUTA DEL CASTELLO SOCIETÀ AGRICOLA SRL da POSTERARO e PEZZUTO, che avevano già rilevato le quote di Occhiuto.
In un primo momento, BOCCA si affida – e francamente non si capisce perché… – a una dei soci di Occhiuto ovvero Valentina CAVALIERE, già consulente fiscale e finanziatrice dell’impresa, dunque vicina alla vecchia proprietà, per poi rimuoverla dopo essersi accorto di anomalie contabili e gestionali di cui la donna era stata ritenuta corresponsabile. Tradotto in soldoni: i 58 mila euro di un finanziamento europeo che alla fine sono stati intascati da lei, da Occhiuto e da Posteraro…

Particolarmente significativa appare la circostanza che BOCCA aveva ereditato una società in condizioni non floride, poiché gravata da una ingente massa debitoria cui, evidentemente, era incapace di far fronte con i fLussi di cassa prodotti.
Conseguentemente, BOCCA era stato costretto a operare un finanziamento soci (con la A2R SRL) di 407.000 euro. Inoltre, come emerso dalle intercettazioni, la situazione di difficoltà economica dell’impresa continuava, quantomeno, fino all’inizio del 2025.

Di seguito, nell’informativa della Guardia di Finanza, è riportata la sintesi di una intercettazione di una conversazione dell’imprenditore lucano con tale Deborah Francesca Romana CANU PISANO”.
Discutono della TENUTA DEL CASTELLO. A domanda BOCCA rispondeva all’interlocutrice di averla acquistata, in quanto gli era piaciuto “il luogo, il posto, l’idea” (sic! Ma anche i bambini capiscono che non può essere così…) e aggiungeva “ma hai capito che l’ho comprata alla cieca?“… A tal riguardo l’interlocutrice rispondeva che tale circostanza le era stata riferita da tale “Michelangelo”, il quale gli aveva anche detto che BOCCA aveva fatto questo acquisto senza fare una due diligence accurata. In merito BOCCA diceva “nulla…nulla…nulla…alla cieca…sai i bambini quando pigliano i capricci? <lo voglio…lo voglio…to voglio…lo vo…quello ho fatto io>” e a riguardo aggiunge che anche i figli gli rimproverano tale acquisto. Della serie: a meno che Bocca non sia impazzito, ci dev’essere qualcuno al quale non poteva dire di no che gliel’ha imposto. Ma andiamo avanti…

Successivamente BOCCA, facendo riferimento alla TENUTA DEL CASTELLO, riferisce all’interlocutrice “questa cantina mi succhia 20 mila euro al mese”. Successivamente, sempre con riferimento alla TENUTA DEL CASTELLO, riferisce alla CANU PISANO’ “però mi toglie la liquidità…eh…mi ha tolto già 500.000 euro dalla mia tasca…dai miei fondi” e precisa che i suoi obiettivi sono rilanciaria e poi venderla.
BOCCA, dunque, ha acquistato l’impresa senza operare apposita due diligence, in virtù di pregressi rapporti di conoscenza con la vecchia proprietà salvo, poi, rilevare molteplici anomalie gestorie.

Si evidenzia, inoltre, che:
– POSTERARO e PEZZUTO, decorso inutilmente il termine entro cui BOCCA avrebbe dovuto sostituire le fideiussioni personali prestate da POSTERARO e da OCCHIUTO in occasione della stipula del mutuo per l’acquisto dei terreni di TENUTA DEL CASTELLO SOCIETÀ AGRICOLA SRL, non si sono avvalsi della clausola risolutiva espressa;
– BOCCA non ha inteso agire in giudizio contro OCCHIUTO allo scopo di salvaguardare il rapporto con il presidente (verrebbe da dire quale: quello della Calabria o magari… quello della Basilicata=, come emerge, tra l’altro, da una conversazione tra BOCCA Renato Vito e l’avv. Clemente DELLI COLLI.

Con particolare riferimento al finanziamento di cui al progetto “Trace Windu”, inoltre, si
evidenzia che il denaro della prima tranche, pari a € 58.050, pervenuto sui conti correnti di TENUTA DEL CASTELLO SOCIETÀ AGRICOLA SRL, sembrerebbe fosse stato distratto, nel giro di poco più di un mese, a beneficio di Paolo POSTERARO, Roberto OCCHIUTO, delle loro società e di Valentina CAVALIERE.

RAPPORTI TRA ROBERTO OCCHIUTO E VALENTINA CAVALIERE
Con riferimento a Valentina CAVALIERE, la stessa:
– è stata finanziatrice di TENUTA DEL CASTELLO SOCIETÀ AGRICOLA SRL nell’anno 2019. In merito, si evidenzia che, dalle indagini finanziarie finora svolte, la stessa aveva versato un importo complessivo pari a € 75.000, restituito solo in parte, ovvero — stando a quanto rilevabile dalle stesse indagini finanziarie esperite — per soli € 64.895,00 verosimilmente a fronte di atto di cancellazione di ipoteca giudiziale di € 70.000 (a fronte di un capitale capitale pari ad € 61.600) stipulato con TENUTA DEL CASTELLO in data 09/01/2024 presso il notaio Maria GISONNA;
– è stata consulente della TENUTA DEL CASTELLO SOCIETÀ AGRICOLA SRL (dalla quale ha percepito redditi di lavoro autonomo, previa emissione di fattura) all’epoca della proprietà POSTERARO-OCCHIUTO-PEZZUTO;
– ha mantenuto un ruolo di grande rilievo all’indomani del passaggio dalla vecchia alla nuova proprietà, venendo nominata amministratrice dalla A2R SRL, nella persona del legale rappresentante, Renato Vito BOCCA. Tale carica, rivestita dal 26.08.2022 al 28.03.2023, è cessata poco prima che la stessa fosse assunta in Regione Calabria, in conseguenza delle numerose anomalie contabili rilevate dalla nuova proprietà, di cui si è dato atto nella nota integrativa al bilancio 2022‘, approvato, con molto ritardo, in data 13.08.2024.

In merito all’attribuzione di responsabilità a CAVALIERE per parte delle anomalie rilevate dalla nuova proprietà, che ne ha dato atto in termini inequivoci nella nota integrativa al bilancio 2022, si riportano, altresi, alcune intercettazioni.

Renato Vito Bocca per l’Avv. Clemente Delli Colli.
Bocca chiede di fare il punto della situazione e l’avvocato risponde:”senti il punto è che .. giovedì cerchiamo di chiudere la situazione di Fratata (s.d.) … poi abbiamo la … come si chiama la Valentina Cavaliere che debbo scrivere all’avvocato”.
Bocca :”ehh la ci sono .. sono emersi …”
Delli Colli:”e poi dobbiamo avviare qualcosa contro .. dobbiamo vedè che riusciamo a pigliare (s.d.) a decreto ingiuntivo per questo ti volevo vedere giovedì comunque magari ci vediamo un pò prima. L’incontro è alle 5 e mezza giusto? Ci vediamo una mezz’oretta prima”
Bocca:”perchéè io vengo là, vengo solo a firmare poi ..”
Delli Colli:” si Valentina mi ha detto che tu vieni solo a firmare.. quindi i soldi li vede, se li vedi quando andiamo davanti al notaio e facciamo anche in modo che non vi incontrate”
Bocca:”ehh ok. Senti che volevo dirti .. per quanto riguarda lo IAP, cioè il titolo di imprenditore, là ci sono una serie di inadempienze di Valentina e di Posteraro. Qui dovremmo agire a stretto giro di (inc.) .. perchè qua il danno .. si paventa un danno di circa 400.000€ per sta cosa …”
Delli Colli:”no mi diceva Antonella che forse riusciamo a cavarcela con una ventimila rateizzata (s.d.)”
Bocca: “no se io divento coltivatore diretto ma come faccio ad essere coltivatore diretto”
Delli Colli:”eh ma mi diceva che eravate sostanzialmente in buone trattative con la Regione Calabria per farlo”
Bocca:”no io domani forno in regione ma non è così cioè .. “

Delli Colli:”tra l’altro perdonami se te lo dico, un attimo prima vediamo di sistemare sta cosa perchè partire contro Occhiuto e contro il braccio destro di Occhiuto .. e il giorno dopo presentarci in Regione ..”

Bocca lo interrompe bruscamente:”non è .. non è … aspè Clemente ti stai creando un film! Sono identità e persone diverse .. noi non andiamo contro Occhiuto .. andiamo contro. .. non è più il braccio destro di Occhiuto!! Non vanno più d’accordo .. non c’entra niente Occhiuto .. noi agiamo nei confronti di Valentina e non capisco questo tuo ..”

Delli Colli:”no Valentina non ci so problemi, io stavo parlando di Posteraro e Occhiuto. Posteraro non ha rapporto con Occhiuto! tu non vai .. andando contro .. non vai contr.. è ai ferri corti con Occhiuto! per altri imbrogli, altre situazioni .. è da sempre”

Delli Colli:” Renà tu mi hai sempre detto che Posteraro è il braccio destro di Occhiuto
Bocca:”assolutamente!! non ho mai detto … assolutamente no ! Sono soci! e il socio di capitale non implica nulla, sia le responsabilità ..”

Delli Colli: “perfetto ok d’accordo … io sapevo che Posteraro era il braccio destro di Occhiuto per le cose un po…
Bocca:” no non lo è mai stato”
Delli Colli:”Chi me lo ha detto allora?”
Bocca:” non lo so chi te lo ha detto… io no di sicuro”
Delli Colli:”sicuro? vabbè d’accordo”

Bocca insiste:” io no non ho mai detto, il braccio destro … loro hanno delle società ..”
Delli Colli:”braccio destro.. quello a cui Occhiuto delega le cose un pò più borderline …
Bocca:” no no assolutamente no .. no no no .. hanno delle società in comune dove cercano… Posteraro cerca di fregare quanto più possibile punto, quindi non è questo ..”
Delli Colli:”lunedì portati tutto il fascicoletto IAP e ci mettiamo”
Bocca:”eh perchè la ci sono delle inadempienze .. (inc.) fatte a livello personale da Posteraro, cosa cìentra Occhiuto che è un socio di capitale?”
Delli Colli:”no io dicevo che toccando in questo momento Posteraro toccavamo indirettamente Occhiuto ..vabbè ..”
Bocca:”assolutamente no … loro stanno togliendo tutte le società che hanno in comune capito?”
Delli Colli:”ok”
Bocca:”ehh .. ed è socio di capitale, lui Occhiuto mi ha confermato lunedì <io nun c’entro niente e nun sacc niente, io sono un socio di capitale, mi vuole togliere di mezzo senza darmi niente>”
Delli Colli'”Renà abbiamo la mediazione lunedì alle 5 .. 5 e mezza”

Insomma, Renato Vito Bocca ha “paura” di Occhiuto, questo è chiaro. Ma non ci dice chi è che lo “protegge” fino al punto da consigliargli di non procedere mai contro di lui e invece di andare avanti contro Posteraro, che evidentemente ormai è inviso a Occhiuto. 

Bocca discute con l’avvocato Antonella Milano in merito alla rateizzazione di alcune cartelle esattoriali nonché delle quote di partecipazione nelle società del gruppo.
Nel corso della chiamata viene aggiunto quale interlocutore l’avvocato Delli Colli. La conversazione prosegue su profili vertenti su problematiche lavorative.
Per quanto concerne la questione afferente alla società Tenuta del Castello l’avvocato Delli Colli comunica di essere in attesa di notizie dall’avvocato di Cavaliere Valentina e che, nel caso non le riceva, procederà con la notifica di un decreto ingiuntivo parziale.

Bocca si sfoga con Antonella Milano alla quale riferisce che, secondo lui, il decreto ingiuntivo non dovrebbe essere parziale ma includere tutte le voci tra cui i soldi che “sarebbero dovuti rimanere sul conto” (della Tenuta del Casfello) nonché per il finanziamento Trace Wind.

Nel corso della conversazione di seguito riportata, POSTERARO comunicava a Valentina CAVALIERE di essere stato contattato da BOCCA, il quale gli aveva chiesto un aiuto al fine di reperire una società qualificata IAP. La CAVALIERE rimarcava al proprio interlocutore il proprio disappunto rispetto al comportamento di BOCCA (con ogni probabilità anche in considerazione del fatto che, come emerso da altre conversazioni, l’avvocato DELLI COLLI si era interfacciato con l’avvocato della donna per discutere di eventuali profili di responsabilità a lei ascrivibili quali ex amministratrice). Durante la telefonata, inoltre, i due facevano riferimento al finanziamento comunitario TRACE WINDU, la cui perdita, e il conseguente onere per la restituzione dei ratei incassati, secondo la CAVALIERE era imputabile al solo BOCCA.

Alla luce di quanto è emerso, è ragionevole ipotizzare che Valentina CAVALIERE, già consulente della TENUTA DEL CASTELLO SOCIETÀ AGRICOLA SRL, si sia adoperata nella ricerca di un potenziale acquirente della società, cui traslarne la consistente massa debitoria, garantita per 1 milione di euro, col proprio patrimonio personale, anche da OCCHIUTO che, pur avendo ceduto la partecipazione, era identificato da BOCCA quale “socio di capitale”, ed era rimasto cofideiussore, ricevendone in cambio la designazione a componente del collegio sindacale del GOM di Reggio Calabria (di competenza di OCCHIUTO) nonché l’assunzione presso la Regione Calabria (della quale OCCHIUTO è Presidente).

Ma anche qui manca sempre un tassello alla ricostruzione: come ha fatto Valentina Cavaliere a trovare un “pollo” del genere? Chi glielo ha indicato? Noi già da tempo abbiamo individuato un possibile suggeritore, che altri non può essere che il collega di Occhiuto, Vito Bardi, presidente della Regione Basilicata, al quale Renato Vito Bocca è legato da molteplici affari in comune, appartenente a Forza Italia esattamente come Occhiuto. Ma siamo certi che gli inquirenti ormai da tempo abbiano ascoltato anche il “pollo”, sì insomma l’imprenditore lucano. 

Ritornando alla Cavaliere, del resto, BOCCA ha dichiarato nella nota integrativa al bilancio 2022:
– di averla rimossa il 28.03.2023, “alla luce di una serie di problematiche ed irregolarità”;
– che, nella “fase di trasferimento della documentazione contabile, fiscale ed amministrativa emergevano diverse incongruenze e difformità tra quanto prospettato dai soci venditori [POSTERARO e PEZZUTO], nelle fasi interlocutorie alla predetta compravendita, e la documentazione che veniva progressivamente consegnata”.

Erano emerse, dunque, da un lato, incongruenze e difformità ascrivibili alla precedente proprietà, quando amministratore era POSTERARO, e, dall’altro, irregolarità imputabili all’amministrazione di CAVALIERE, nominata dalla A2R, dopo la compravendita delle quote, ma poi rimossa in ragione delle predette irregolarità.

Sembra potersene ricavare che BOCCA ritenesse CAVALIERE vicina alla precedente proprietà e al precedente organo amministrativo: ipotesi che sembra confermata dalla circostanza che le richieste di BOCCA sono state oggetto di conversazioni tra POSTERARO e CAVALIERE.

Di fatto, dunque, ove tale ipotesi fosse confermata, tanto POSTERARO quanto OCCHIUTO avrebbero motivo di essere grati a CAVALIERE, soprattutto se si considera che, già solo per far fronte all’assai ingente situazione debitoria dell’impresa, A2R SRL si vedeva costretta a finanziare la TENUTA DEL CASTELLO SOCIETÀ AGRICOLA SRL per € 407.000 (peraltro probabilmente rinunciando al relativo credito). Ed è esattamente questa la “tangente” della quale parlano Posteraro e la moglie in altre intercettazioni quando capiscono che l’imprenditore lucano altri non è che un “pollo” trovato direttamente da Occhiuto per evitare il fallimento della vigna. 

Con la cessione, infatti, i precedenti soci riuscivano a individuare un soggetto che si gravava dell’onere di far fronte al mutuo acceso per l’acquisto dei beni aziendali (terreni), riducendo il rischio di vedere escussa la fideiussione personale prestata. Conseguentemente, non appare inverosimile che Roberto OCCHIUTO, sfruttando il ruolo politico da lui ricoperto, abbia deciso di ricompensare Valentina CAVALIERE…