Tirocinanti ministeriali: ennesima presa in giro della politica
I tirocinanti, che dopo anni di sacrifici presso le sedi periferiche della Calabria dei ministeri GIUSTIZIA, MIC e MIUR sono stati ingiustamente esclusi a seguito del concorso per 1956 tirocinanti, si ritrovano nuovamente a scontrarsi con il solito muro creato dalla politica e continuano ad essere vittime di giochi politici.
Dato l’evidente avanzo delle risorse stanziate per il concorso, conseguente dall’elevato numero di posizioni rimaste vacanti, ossia circa 780 su un totale di 1956 posti messi a bando, si era prospettata una possibile soluzione mediante la presentazione alla Camera di un emendamento che avrebbe portato alla costruzione di un nuovo bando. Dopo il fallimento dei primi due tentativi di presentazione dell’emendamento, ci si aspettava che con il superamento delle criticità riscontrate in precedenza, il terzo tentativo avrebbe portato i risultati sperati, risollevando la situazione di oltre 250 famiglie rimaste senza un reddito e senza un futuro.
Invece, in maniera del tutto inspiegabile, la proposta emendativa 12.6 al decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, recante disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l’anno 2025″ (1239), a firma Cannizzaro Francesco (Forza Italia), Arruzzolo Giovanni (Forza Italia), Furgiuele Domenico (Lega), è stata BOCCIATA IN COMMISSIONE DAGLI STESSI PARTITI di maggioranza che l’avevano presentata.
I politici hanno, ancora una volta, sbattuto le porte in faccia ai tirocinanti ministeriali, continuando a dimostrare il totale disinteresse verso una parte di cittadini, i quali rivendicavano solo un lavoro dignitoso, dopo aver già dimostrato di esserne meritevoli durante il servizio prestato presso gli enti, senza aver mai ottenuto un contratto e senza nessun diritto. I politici calabresi, facendosi portavoce, avrebbero dovuto supportare questi tirocinanti, affinché si arrivasse ad una soluzione, e, invece, si è ritornati al punto di partenza. I tirocinanti ministeriali sono stati nuovamente traditi, abbandonati e lasciati senza nessuna prospettiva.
Da questo momento in poi, come diceva uno degli stessi parlamentari firmatari dell’emendamento… noi siamo disponibili ad andare a raccogliere pomodori nei campi a dimostrazione che non siamo parassiti. Come invece lo siete voi, che non avete mai lavorato un solo giorno in vita vostra.