Calabria. Tridico sbertuccia l’imperatore: “Occhiu’, sei ultimo in tutto e scollegato dalla realtà”

NOTA STAMPA PASQUALE TRIDICO 

​Ieri ho partecipato al Consiglio regionale dove tra l’altro si discuteva delle linee programmatiche per la Regione Calabria.
Il Presidente Occhiuto ha presentato piu che un programma, un consuntivo del suo precedente mandato, con la narrazione ottimista, scollegata dalla realtà, e secondo la quale tutto va bene in Calabria.

Una narrazione non giustificata dai fondamentali macroeconomici e ne dalle statistiche che purtroppo inchiodano la Calabria ultima tra le 240 regioni europee nei principali indicatori di povertà, reddito, disoccupazione, sanità, sviluppò economico e sociale, con l’aggravante che questi risultati non sono soltanto storicamente fondati, ma sono peggiorati negli 6 anni di Governo del centro destra e di Occhiuto, con servizi inefficienti, spopolamento delle aree interne, massicce migrazioni di giovani, infrastrutture fatiscenti e crescita delle disuguaglianze e dei divari territoriali e di genere.

Inoltre, anche il nuovo indicatore dell’UE sulla cosiddetta trappola per lo sviluppo dei talenti, determinato da spopolamento, erosione di capitale umano e fuga dei giovani, posiziona la Calabria tra le ultime in Europa.
La Calabria risulta ultima in Italia e ultima persino all’interno del Mezzogiorno in moltissime dimensioni. Dati che dovrebbero far riflettere perché indicano che non solo non stiamo crescendo, ma siamo intrappolati in un modello che non genera opportunità e non migliora la vita dei cittadini.

Il turismo nel suo complesso non cresce, abbiamo raggiunto il picco nel 2019, poi il crollo che ancora non abbiamo recuperato, con l aeroporto di Lamezia Terme il più colpito. L’industria rimane marginale, e l’agricoltura sprofonda, nonostante le numerose sagre organizzate, perche tra il 2021 e il 2024 il PIL nel settore agricolo è diminuito del 3,4%, e nello stesso periodo l’occupazione è calata del 17%. Un dato allarmante, mentre altre regioni del sud hanno visto crescere il PIL in agricoltura.

Per non parlare della Sanita che è ancora in emergenza strutturale, afflitta da ritardi, carenze e fughe massicce verso altre regioni. Con liste di attesa lunghissime e viaggi della speranza verso il nord. Un fenomeno, quello della mobilità passiva, che non solo impoverisce il bilancio regionale di 300 milioni all anno, ma rappresenta la fotografia più drammatica della sfiducia dei calabresi nella loro stessa sanità.
Ricordare questi dati alla maggioranza e a Occhiuto è necessario perche la Calabria ha bisogno di risultati veri, e non di annunci da libro dei sogni. Per ottenere risultati servono realismo, conoscenze, responsabilità e la capacità di guardare in faccia i problemi, altrimenti con l’ottimismo acritico si va verso la catastrofe.