‘Ndrangheta e turismo. I fiumi di denaro e gli intrallazzi nei paradisi fiscali. Lo strano caso della holding di Cipro

Le notizie relative al riciclaggio internazionale scoperto dalla Dda di Catanzaro con estensione anche nel paradiso fiscale di Cipro hanno riportato alla memoria qualche mese fa una vicenda tristemente nota nella quale era venuta a galla la strana vicenda di una holding proprio a Cipro.

INCHIESTA SUL TURISMO – RIASSUNTO DELLA PUNTATA PRECEDENTE (http://www.iacchite.blog/calabria-quello-che-non-tutti-sanno-e-non-si-vuol-far-sapere-sul-business-del-turismo-i-menzogneri/)

Santo e benedetto Covid. Ad ascoltare le dichiarazioni estive (2020, 2021 e anche 2022, sic!) dell’allora assessore (trasferitosi definitivamente a Roma) al Turismo della Regione Calabria Fausto Orsomarso ma ormai per tanti “Orsomarcio” o al massimo “pallone gonfiato“, per la Calabria il Covid sarebbe stato Santo e Benedetto perché avrebbe generato flussi turistici inimmaginabili… Tutte idiozie… Ci pare allora giunto il momento, dopo quello a cui abbiamo assistito per mesi, e le numerose lettere giunte in redazione da parte di turisti ed addetti ai lavori, di approfondire cosa ruota attorno al “mondo del Turismo” calabrese. Abbiamo dato il via ad una serie di servizi dedicati al settore, nel corso dei quali ci siamo occupati della distribuzione dei fondi pubblici, del malaffare e dell’attività lobbistica, delle malversazioni e degli sperperi perpetrati, dell’inconsistenza delle attività di promozione, delle leggi regionali ”ad hoc” e di chi e come ne beneficia, quali sono i soggetti protagonisti del mercato e perché lo sono, del ruolo delle associazioni di categoria e di chi le gestisce, dell’abusivismo tollerato ed in alcuni casi gestito dalle stesse istituzioni, di quali siano state le scelte strategiche in passato ed attuali e cosa hanno prodotto, quanto denaro, pubblico e privato, ruota realmente non solo nell’economia reale e visibile, ma anche e soprattutto in quella invisibile.

SECONDA PUNTATA

13 luglio 2020: data apparentemente poco rilevante, un normale sonnolento lunedì di prima estate.

Molti alberghi stanno decidendo se e come aprire, molte imprese turistiche hanno i dipendenti in cassa integrazione, alcuni in modalità smartworking, la quasi totalità delle agenzie di viaggio non ha riaperto, i voucher nazionali non funzionano, e di quelli regionali manco l’ombra. Guide ed assistenti turistici sono disperati; le compagnie di bus turistici fermi risparmiano carburante, ma continuano a pagare bolli ed assicurazioni e personale. I turisti latitano sia in Calabria, che dalla Calabria verso l’estero.

Insomma, un giorno come un altro da mesi, ormai senza denaro per pagare le bollette, e in attesa che i bandi regionali di sostegno al settore diventino finalmente denaro nelle casse delle imprese.

Negli stessi giorni si è assistito fra le varie altre pantomime, in sequenza allo spot (se cosi si può definire) del massminchiologo Klaus Davi; all’inspiegabile conferenza stampa della ormai defunta Santelli (convocata improvvisamente da lei e non dal titolare dell’assessorato) durante la quale vengono illustrate ben 4 misure in favore del settore delle quali, per inciso, ad oggi ben 3 (In, Stai ed Ospitalità) non sono ancora operative, e della 4’ (Accogli) non è stato erogato un centesimo. Ennesima dichiarazione di Muccino su “quanto non conoscesse e quanto apprezza la Calabria” (per 1 milione 700mila euro, andremmo anche a conoscere i Vulcani di fango dell’Azerbaijan). Ennesima nota stampa di Confindustria e di alcuni Tour Operators calabresi (firmata), entrambe con richiesta di urgenti supporti per il settore in ginocchio. Sparata di Talarico Cravatte con l’impegno a promuovere a sue spese per 5 settimane la Calabria sul Corriere della Sera (o su chi l’ha visto? Lui, la pubblicità, le sue cravatte. Boh …)

Il 13 luglio, apparentemente non ha nulla di nuovo da dire sul turismo calabrese. Apparentemente.

Questo lunedì tuttavia è il giorno in cui, mentre stime approssimative parlano di migliaia di posti di lavoro persi, di centinaia di imprese che chiudono, di professionisti senza lavoro (e senza un euro) accade che una solerte dirigente regionale del Dipartimento Turismo, firmi il decreto N°. 7269, con il quale assegna a fondo perduto alla società BORUBLITA HOLDINGS LIMITED Karaiskaki Street,6 – City House 3032 con sede a Limassol, CIPRO la modica cifra di € 200.000,00, ai sensi della Legge regionale 7 febbraio 2018, n. 3 ad oggetto: ”Incentivazione del turismo in arrivo …”, perché codesto soggetto avrebbe “ … realizzato dei programmi di viaggio effettuati verso la Calabria durante la Stagione Turistica 2019 …”.

La legge citata concede contributi, in breve, ad operatori italiani e stranieri, che portano in Calabria gruppi di almeno 25 persone per 7 notti, per un importo pari al 30% del costo del volo, oltre alle spese pubblicitarie ed altro …

Pertanto, a conti fatti, nel corso del 2019 (in bassa stagione) avremmo dovuto vedere in Calabria, occhio e croce, fra i 2.600 e i 3.000 ciprioti in vacanza in Calabria …. (sempre della serie, “chi l’ha visto?”). Praticamente un’invasione, messi uno dietro l’altro in coda a piedi, avrebbero occupato l’autostrada da Lamezia a Pizzo, casello a casello.

Nello stesso decreto vengono finanziate, a fondo perduto, e per le stesse operazioni, e sempre mentre agenzie di viaggio, trasporti, etc etc stanno morendo di fame, RHOMBERG REISEN GmbH Ger. (57.652,00€), TRENDTOURS TOURISTIK GmbH (82.000€), PRIMA REISEN, Austria (4.285€); TIP TRAVEL, Slovacchia (59.527,00€). Una iniezione di liquidità “verso l’estero” di oltre 400mila euro in un giorno con un solo decreto! Importiamo turisti, esportiamo denaro. Sembrano grosse cifre, specialmente in questo momento in cui il settore in Calabria boccheggia? Macché, non è mai abbastanza ….

E cosi con decreto N°. 7293 (stessa data), vengono attribuiti a TEZ INTERNATIONAL GMBH 134.373,50 €, ma evidentemente non bastano neanche questi, e pertanto con decreto N°. 7265, alla Tez Tour UAB, Lituania, vengono riconosciuti 43.149,52€ e nello stesso decreto 18.436,00€ alla OdeonWorld Travel D.O.O., Serbia.

Nel mentre si era provveduto ad erogare, con decreto n° 7211 al Tour Operator Mercurio s.r.l, Argentina 70.000,00 tondi, al TOUR OPERATOR GUIDO CATALDO, Madrid altri 64.500€ (un habitué, dato che qualche mese prima ne aveva intascati altri 70mila …), cosi come a tale Emilio Arcuri Viaggi, Argentina 88.724,00€ .

E potremmo andare oltre per pagine e pagine, con lo stesso tenore, altri nomi, importi analoghi, da anni; fino a raggiungere cifre annue a 6 zeri ogni anno, per decine di milioni di euro (la legge era finanziata con 1,5 mil fino al 2019, dal 2020 per 2mil/anno), che prendono il volo (loro si) per l’estero.

Ed in parte ritornano in Calabria, e spiegheremo poi come ed a chi.

Cosa c’entra questo con il tema odierno? Anche qui, apparentemente nulla, salvo lo sfregio ai morti di fame che attendono di sapere se terranno le attività aperte o meno … Ma occorre approfondire.

Intanto sfidiamo a trovare traccia sul web, sui portali turistici, sugli elenchi internazionali degli operatori, dei soggetti beneficiari indicati: noi per alcuni abbiamo avuto difficoltà, altri (anche non menzionati, del resto sono decine), risultano essere piccole agenzie di viaggio, senza alcuna reale programmazione né interesse preminente per la Calabria, altri ancora sui loro siti hanno mille destinazioni ma non la Calabria, ed infine alcuni altri, non li abbiamo neppure trovati.

Ma torniamo a focalizzarci sulla “strana” BORUBLITA HOLDINGS Ltd: chi è? Cosa fa a Cipro (noto schermo per operazioni finanziarie non sempre limpide e trasparenti) ? Dalle ricerche effettuate tramite il sito del registro imprese cipriota, risulta avere come attività: “Nonclassifiable” (quindi senz’altro non un “Tour Operator”). Come amministratore risulta essere nominato tale “VISTACOM Ltd”, chiaramente non un essere umano, ma un’altra azienda; indagando sulla quale scopriamo (sempre dal registro imprese cipriota) che è cessata il 9 febbraio 2016!!

Allora indaghiamo sull’altro direttore, tale DESPOINA KAISI, che dal curriculum (che troviamo in rete) risulta essere una graziosa e giovanissima signorina (che carriera per essere direttrice di una Holding!), che di mestiere farebbe l’“executive” di un’altra società, la CYPCOSECRETARIAL LIMITED, che guarda caso sempre nel registro imprese, risulta svolgere funzioni “segretariali” per conto di BORUBLITA HOLDINGS Ltd. Insomma un gran casino, che sembra fatto quasi per non far capire chi c’è effettivamente dietro: senz’altro nessuna delle informazioni rintracciate, riporta ad una attività di operatore turistico, tanto meno interessato a portare Ciprioti a sollazzarsi sulle spiagge calabresi (peraltro quelle cipriote sono piu pulite delle nostre): ma perché una holding di Cipro (che non è tour operator) attinge a finanziamenti calabresi per il turismo?

Dopo ore ed ore di ricerche scopriamo che questa inconsistente e impenetrabile holding, sembrerebbe avere come socio/partner, attraverso una catena di partecipazioni e altre aziende, nientemeno che TUI Reizen, il colosso tedesco del turismo. La quale Tui draga provvidenze dalla Regione Calabria, con sistematica puntualità, utilizzando le consociate in vari paesi (es. Tui Ukraine 93.000€; Tui Russia TT 51.930€, etc etc). E bravi furbi! E così fan tanti, anche troppi diremmo. Ma perché lo fa? A questa domanda sappiamo rispondere: oltre che per scopi che non vorremmo neanche pensare, anche perché la legge 3/18 prevede il finanziamento con il “De minimis”, che è un regime che regolamenta gli aiuti di Stato: ogni impresa deve stare entro un massimale di € 200.000 nei tre anni compreso quello in corso. Che ovviamente una sola impresa del gruppo, una qualsiasi delle Tui sparse per il mondo, cosi come altri “furbetti del turismo a fondo perduto”, da sola supererebbe in un solo anno. Fatta la legge, trovato l’inganno, alle spalle dei calabresi (ma non tutti, come poi vedremo).

E’ probabile, come ci auguriamo, che non ci sia nulla di losco ed illegale in tutto ciò, ma senz’altro suscita grande curiosità e qualche sospetto tutto ciò, e ci auguriamo lo susciti non solo a noi, ma a chi dovrebbe verificare.

Alla domanda, “ma perché la Regione Calabria regala 200mila euro ad una holding cipriota senza una direzione, un sito web, un catalogo e con attività “Nonclassifiable” sulla base di una legge di incentivazione sul turismo, e chi si sia dietro questa operazione, francamente non sappiamo rispondere. O meglio, lo sappiamo benissimo, facciamo solo una pausa per consentire ai lettori, agli addetti, ai dirigenti regionali, alla politica ed a chi di competenza di darsi loro una risposta.

Ma la generosa Regione Calabria non invia denaro solo verso destinazioni esotiche importando in cambio turismo lowcost (ma di ciprioti mi pare non se ne siano visti in giro …), ma provvede anche a riempire la pancia ad aziende italiane notoriamente in difficoltà, ma che (guarda caso) gestiscono, ma non possiedono, strutture alberghiere in Calabria. E che certamente non fanno gruppi, come richiede la legge, ma semplicemente vendono individualmente soggiorni mare in Calabria nelle loro strutture. (le quali senza’altro attingeranno anche al Bando a fondo perduto per le strutture alberghiere).

E cosi solo di recente, 94.264€ vanno ad Alpitur, 91.500€ vanno a Futura Vacanze, altro ancora a BluSerena e cosi via tanto per dare un’idea e non stancarvi con numeri che sono pubblici, visibili da tutti sul portale regionale, basta cercarli. Fra parentesi, questi sono gli operatori che offrono alle agenzie di viaggio (che stanno morendo, lo ricordiamo per i distratti) commissioni da fame, condizioni vessatorie, e vendono soggiorni a prezzi esagerati ….

Ecco quindi scoperto qual è il fattore “vero” di attrattività della Calabria per il turismo incoming: non la natura, la cultura, la gastronomia, la storia, le tradizioni, l’arte, l’archeologia, le terme, ma IL DENARO a fondo perduto a fiumi. Che parte dalla Calabria, fa il giro del mondo, e torna in Calabria in poche, selezionate e fortunate tasche. Il denaro “compra” e non la Calabria che “attrae” il turismo, che fa i numeri, che “riempie i villaggi”, che popola le spiagge. E non da ora, da anni. Con tutte le giunte, ed anche con questa. E che produce un circolo vizioso, debole e vulnerabile, ma utile e remunerativo per gli appetiti di pochi.

Alle spalle dei calabresi, ma non tutti, come si diceva. Si, perché questi flussi in qualche modo devono essere “attivati”, ma soprattutto gestiti, dal punto di amministrativo (ve lo immaginate un agente di viaggi Lituano o uno slovacco alle prese con la burocrazia della Regione Calabria, e tutti i documenti da preparare per partecipare al bando?); dei servizi (hotel, trasferimenti, eccetera); amministrativi (rendicontazioni); della “conoscenze” dei meccanismi; e infine di complicità (altrimenti com’è possibile che nessuno si accorga che una Holding di Cipro, che non è un Tour Operator prende denaro a fondo perduto?).

E’ del tutto chiaro quanto sia indispensabile che i soggetti che si occupano di tutto ciò siano “locali”, che abbiano i giusti riferimenti nei posti giusti, per poter rendere efficace e redditizia l’operazione. Chi sarebbero questi soggetti locali, questi stakanovisti del fondo perduto, questi intrepidi operatori capaci di scovare clienti disponibili (a pagamento) a portare masse di sconosciuti in Calabria addirittura a Cipro ed in Lituania (meno 4 mil di abitanti in totale nei due paesi, con uno stipendio medio di € 1.100€ a Cipro e di 555€ in Lituania – Fonte Eurostat)? Chi è che si occupa dell’assistenza all’aeroporto, dei trasferimenti con mezzi propri (anche questi generosamente finanziati con denaro dei Calabresi) o di fornitori “selezionati”, delle camere degli hotel che essi stessi a volte gestiscono (e per i quali attingono a bandi regionali a fondo perduto), fanno le escursioni, ma a volte con le guide non autorizzate, ed altro? Tutti lo sanno, anche gli stessi agenti di viaggio e gli operatori del settore onesti, ma nessuno ne parla e ne vuole parlare … una specie di “timore reverenziale” o altro? Tutti lo sanno, ma nessuno vede. 

Eh sì, perché i calabresi, soprattutto i politicanti, hanno una innata propensione a non vedere, soprattutto se sono cose di cui dovremmo indignarci, anche quanto ci passano sotto il naso; non solo a tollerare, ma ad esaltare “la furbizia” altrui.

Così l’assessore & co. vedono straordinari fatturati e ondate di turisti (che come dicono i primi dati ufficiali di giugno e luglio ‘2’, non ci sono stati) ma non vedono il mare lercio, i depuratori che non funzionano, le strade impraticabili, gli impianti chiusi, le spiagge sporche, l’abusivismo diffuso che va dai lidi strabordanti e senza servizi, alle case in affitto in nero (che tolgono risorse legali agli operatori onesti), dai taxisti senza licenza, agli organizzatori di escursioni e viaggi abusivi.

E non si accorgono dove vanno milioni di euro dei calabresi, mentre gli operatori seri del settore rischiano di chiudere per sempre e restare senza lavoro.

A meno che una Holding di Cipro, che apparentemente NON si occupa di turismo ma di arraffare il denaro dei calabresi, non decida di assumerli tutti, vista la mole di lavoro che ha. Poveri noi … 

2 –