Calabria Verde, spunta fuori una concessione da 48 ettari (!) nell’Aspromonte. Firmata Furgiuele

A Calabria Verde non ci sono solo mega appalti ma anche concessioni milionarie.
Qualche cosa è già venuta fuori con le ormai famigerate concessioni sollecitate dal braccio destro del governatore, Gaetano Pignanelli, a favore di una ditta di San Giovanni in Fiore. E sospese da Calabria Verde per una serie di palesi irregolarità.
Oggi ci viene segnalata una delibera del direttore generale Paolo Furgiuele,  che decide di concedere 48 ettari di bosco (alto fusto) a privati (la ditta Asprowood Park srl) per fare un Parco avventura inferiore ai 4 ettari nel cuore di Santo Stefano d’Aspromonte.
Paolo Furgiuele
Paolo Furgiuele
E gli altri ettari? E perché i calabresi non potranno più godere di 48 ettari di un magnifico bosco naturale d’alto fusto?
Tutto ciò in assenza alcuna deliberazione da parte della giunta regionale.
In questo momento politico regna il caos nell’amministrazione regionale. Non vi sono direttive, non vi sono riferimenti certi, e la continuità della gestione amministrativa a volte è più dannosa, pur dovendo essere una garanzia di maggiore efficienza.
Ed è proprio in questi casi  che si approfitta della mancanza della cultura del controllo ancor di più di quanto solitamente non si faccia. Purtroppo.
Calabria Verde non ha alcun potere di determinarsi per concedere, in autonomia, i beni dei calabresi in gestione ai privati. Può solo esprimere un parere, se chiamata a farlo, e al parere deve seguire un atto di concessione che è demandato comunque alla giunta regionale.
Qui invece accade che Calabria Verde, su istanza di parte, approva il progetto e concede 48 ettari di bosco ad un privato al fine di realizzare un parco avventura esteso 4 ettari.
C’è qualcosa che non torna.
Calabria-Verde
In maniera decisamente anomala Calabria Verde ha espresso il parere su istanza del privato, quando sarebbe dovuta essere chiamata in causa dal settore competente della Regione.
E’ sicuramente un fatto strano.
Forse perché in questo particolare momento nella storia della forestazione calabrese, manca una guida? Forse si approfitta più di quanto non si sia fatto sinora dell’azzeramento degli uffici che si occupavano delle foreste e del vincolo idrogeologico in Calabria, che non hanno più dirigenti?
In effetti, non ce ne sono più né a Catanzaro, né a Reggio, né a Cosenza, ma esiste un unico dirigente che deve occuparsi di tutte le funzioni connesse alle politiche forestali e della montagna.
Da qui l’azzeramento di ogni forma di controllo, già poco e male  effettuata prima, e adesso del tutto assente.
aspromonte_4
Ma torniamo alla delibera di Furgiuele. Stranamente l’istanza viene prodotta, come dicevamo, a Calabria Verde e non al settore competente della Regione, l’unico a potersi determinare con apposita proposta da produrre alla giunta che, se ritiene, ne approva il contenuto, quindi la concessione.
Facciamo un passo indietro. In prima istanza Calabria Verde concedeva con un semplice atto di concessione a firma del dirigente del settore Foreste della stessa Azienda i 48ettari di bosco richiesti dalla Asprowood Park.
Un dirigente regionale si accorge dell’atto illegittimo e scrive alla ditta negando gli atti conseguenti, in quanto illegittimo l’atto di concessione.
La ditta, che per la realizzazione del parco ha ottenuto pure finanziamenti regionali, non accetta la revoca e fa nuovamente istanza, sempre 48 ettari, non 4, e sempre a Calabria Verde.
L’Azienda, ancora una volta, non trasmette al settore competente l’istanza di concessione, ma (sanando anche la posizione della ditta che non aveva pagato neanche la rata annuale del canone concessorio), si ridetermina in autonomia, questa volta con un atto a firma del direttore generale e con la pubblicazione all’albo pretorio della bozza dell’atto di concessione.
Peccato che:
– l’atto ancora oggi non sia stato trasmesso al settore competente per la necessaria valutazione e l’eventuale concessione da parte della giunta regionale (verrà mai trasmesso?)
-l’atto non fa alcun riferimento alla natura dei 48 ettari, cioè bosco d’alto fusto, quei boschi per i quali la Regione ha previsto la gestione in capo a Calabria Verde e per la cui gestione vengono riconosciuti mensilmente milioni all’Azienda, al fine di pagare gli operai che questi boschi dovrebbero pulire e manutenere. 
– l’atto non fa riferimento alla motivazione della richiesta di concessione e cioè la realizzazione di un Parco Avventura esteso soli 4 ettari.
Qualcuno ha qualcosa da dire?