Calabria Verde, una “vigna” per tanti papponi. Il viaggio dal Papa

Foto di Francesco Tusa

La Procura della Repubblica di Catanzaro ha concluso da tempo le indagini a carico di sei persone coinvolte nel procedimento sugli illeciti nella gestione di “Calabria Verde”, ente in house della Regione Calabria. Nel provvedimento firmato dal procuratore Nicola Gratteri, dall’aggiunto Giovanni Bombardieri e dal pm Alessandro Prontera compaiono i nomi dell’ex direttore generale Paolo Furgiuele, del dirigente del settore 3 Alfredo Allevato, del dirigente dell’economato Marco Mellace, del dirigente Antonio Errigo, oggi commissario dimissionario del parco regionale delle Serre, dell’agrotecnico Gennarino Magnone e del dipendente Emanuele Ciciarello.

Le ipotesi di reato a carico degli indagati, a vario titolo, sono abuso d’ufficio, minaccia a pubblico ufficiale, peculato e falsità ideologica. Già all’epoca dell’avvio del’inchiesta, nel settembre 2016, era emersa la distrazione di fondi europei che sarebbero dovuti servire per l’acquisto di mezzi antincendio boschivi, per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua e per i rischi di frane in Calabria, e sarebbero stati invece utilizzati per scopi diversi come pagamento i stipendi e straordinario al personale.
Gli inquirenti avevano inoltre ipotizzato che risorse e operai di “Calabria Verde” fossero usati per ristrutturare l’abitazione privata del direttore generale Paolo Furgiuele. Successivamente, nell’avviso di conclusione indagini emergono nuove ipotesi di peculato. Anche Allevato, infatti, avrebbe utilizzato gli operai della società per alcuni lavori nella sua abitazione di Cosenza e nella residenza estiva sulla costa tirrenica. A spese della società sarebbero stati anche i pernottamenti a Roma delle famiglie di Furgiuele e Allevato, giunte nella Capitale per assistere alla cerimonia della donazione dell’albero di Natale al Papa nel dicembre del 2014.
L’Anno nero di Calabria Verde

Nel lontano dicembre 2014 inizia l’anno Giubilare di Calabria Verde (come al solito nell’ente sub regionale si precorrono i tempi). L’allegra brigata Furgiuele & C. a fine dicembre (2014), con l’occasione della consegna dell’albero di Natale a Papa Francesco, parte per Roma.

Viaggio faticoso e oneroso pensano tutti. Ma va!

Paolo Furgiuele
Paolo Furgiuele

‘O Principale (per chi non lo sapesse è l’ex direttore generale Paolo Furgiuele) insieme ad Allevato e Campanaro (chiaramente con relative famiglie al seguito) partono tutti in carovana per Roma.

Accompagnati dal fido Mellace (responsabile dell’economato), dal muscoloso Ciciarello e dal bravo Spanò giungono a Roma per l’udienza dal Papa.

Non potete immaginare lo stress per il lungo viaggio… L’albero però è bellissimo così come le quattro Chrysler Voyager  (con relativi autisti) messe a disposizione da ‘o Principale, che fanno la loro porca figura.

Sono tutti lì in prima fila con le mogli e i pargoli in braccio accanto al Governatore Oliverio, che da buon vecchio comunista riceve la benedizione papale  e il ringraziamento dello Stato Vaticano per il bellissimo albero di Natale donato da Calabria Verde.

D'Acri e Oliverio
D’Acri e Oliverio

Tutto bello, direte voi, anche per gli operai, che dopo aver installato l’albero non hanno avuto neanche il piacere di essere ricevuti dal Papa ed hanno “banchettato” con pizza alla mortadella…

Invece i nostri eroi, nel rispetto delle parole del Papa che invoca sempre la condivisione e la lotta alla povertà, hanno pensato bene di affrontare i morsi della fame nei ristoranti capitolini .

Infatti i nostri dirigenti si sono recati al Palazzaccio, all’Osteria di Porcelli, al Pulcinella, alla Trattoria da Aldo, Al Cuppolone e nelle varie stazioni di servizio lungo le strade.

Si sono fatti rimborsare tutto: dai pedaggi al bus, dalla benzina al caffè per finire alle brioche e così via, giusto per non farsi mancare nulla, tutto rendicontato tramite determina dirigenziale n° 552 del 30 dicembre 2014.

Giuseppe Campanaro
Giuseppe Campanaro

Ma in questo atto (chiaramente non pubblicato nell’albo pretorio dell’azienda…ah, fra’ Martino Campanaro, batti un colpo) che cos’altro troviamo di così necessario per la vita dell’azienda che giustifica una somma urgenza per far sì che lo si utilizzi con tanta “Parsimonia“?

Vediamo subito: viaggio Roma, oltre il vitto di cui sopra, 1.000 euro circa per Allevato, 900 per Campanaro, Furgiuele non pervenuto (forse perché ‘o Principale utilizza un fondo proprio in barba alle regole contabili), biglietti Atac, parcheggi, supermercarti vari, taxi, pedaggi, benzina quanto basta per fare il giro del mondo e altre stupidaggini… Tanto chi se ne frega, non è pubblicata ‘sta determina e non se ne accorge nessuno (peccato che ora sia in possesso della magistratura…).

Ma cosa staranno pensando gli altri dirigenti che, pur presenti, si sono dovuti pagare tutto ed in più hanno dovuto versare al napoletano l’obolo di 250 euro per il regalo al Papa (gli ha fregato pure quelli visto che di ‘sto regalo non si è avuta notizia…)?

Poi abbiamo tante altre”spese“ presenti in questa variopinta determina all inclusive.

Si compra al supermercato un po’ di tutto (una quantità di scontrini Lidl, Carrefour, IperSidis, Maxisidis, Uim, Brico, Az che ci sono volute circa 3 pagine per le giustifiche),  che vanno dai 0.90 centesimi per il pane ai 2.90 euro per la frutta (l’oasi della frutta), passando alle spese per penne Monblanck alla carne presso Orocarni, che si trova di fronte alla sede dell’Azienda, ma si sono fatti rimborsare perfino il  bucato della lavanderia per la modica cifra di euro 5.

‘O Principale di Amantea sicuramente avrà notato anche le eccessive spese per il carburante presso il distributore di benzina del porto di Amantea o gli acquisti presso il negozio Nauticauno e Nauticadiving sempre di Amantea.

enza vampira

Ma dobbiamo chiedergli scusa perché non avevamo letto il suo progetto per costituire una flotta di barche a vela per fronteggiare gli incendi dei boschi ma soprattutto non sapevamo della sua bellissima barca ormeggiata nel porto di Amantea proprio accanto a quella dell’onorevole Madame Fifì.

Si leggono anche le spese viaggio a Napoli dell’architetto Mellace per euro 1.400 circa (è il responsabile Economato e anche Rup della gara vinta da Matacena per i dispositivi di sicurezza degli operai), i verbali della polizia urbana sempre a Napoli, i viaggi di Furgiuele, i libri e i viaggi (circa 1.400 euro) del responsabile Anticorruzione e Trasparenza Campanaro, i viaggi sempre a Napoli di una sorvegliante Idraulica, i rimborsi spese di Furgiuele (ma i Capitoli di Spesa per le missioni indicati nel Bilancio mai approvato che ci sono a fare?), schede telefoniche e ricariche, spese per parquet/laminato, materiali idraulici, casalinghi, fiori e piante (nei vivai di proprietà dell’azienda non si producono piante?), legname, giornali, laminati di vetro, dolci e cosi via.

Il tutto per uno stanziamento per 8 mesi di euro 200 mila. Dobbiamo aggiungere altro?