Calabria, vergogna Regione: 7 milioni (pronta cassa) al carrozzone di Peppe ‘ndrina

E’ proprio vero: al peggio non c’è mai fine. Ieri avevamo fatto presente come nessuno si fosse ricordato del 16° anniversario dell’alluvione di Vibo Marina. Comune di Vibo Valentia, Provincia, Regione, Governo hanno “brillato” per il loro silenzio assoluto per tutta la giornata di domenica 3 luglio.

Pensavamo di aver toccato il fondo ma non era così. Infatti ieri, smentendoci clamorosamente, la Giunta Regionale si è ricordata dell’alluvione di Vibo e ha proposto al Consiglio Regionale lo storno DI SETTE MILIONI dei fondi destinati all’alluvione…

Le giustificazioni addotta dal relatore e dal consigliere De Nisi (noto fiancheggiatore delle ‘ndrine vibonesi) sono lapalissiane e scontate: i soldi non sono stati spesi e quindi per non perderli li storniamo su altre voci… Questa è una mentalità da ragionieri della politica, da contabili, da chi non coglie il significato di un intervento a sostegno delle attività e del territorio che hanno subito ingenti danni. Siamo nelle mani dei nuovi Fantozzi e Fracchia della politica calabrese. Batti lei!

Perché allora non stornare questi fondi a favore degli abitanti che hanno avuto danni ingenti e a cui sono stati spesso riconosciuti  risarcimenti bassi e di poca entità? E’ mai possibile che si stornano questi fondi senza dire come verranno spesi, e dove andranno a finire? Per caso c’è qualcuno che spera di portare avanti la malsana proposta del consigliere De Nisi di dirottare questi fondi al consorzio della Costa degli Dei ?

Nato ieri nella grancassa entusiastica dei “padrini” delle ‘ndrine (Peppe Mangialavori in testa) e dei consiglieri regionali che hanno avuto questa pessima idea per fare meglio i loro porci comodi, già oggi si pensa subito a ingrassare questo Consorzio che diventerà certamente un nuovo carrozzone di clientelismo e di elargizioni fondi ad minchiam.

Caso mai questi sette milioni ce li ritroveremo dirottati per qualche campagna promozionale con spot, manifesti, lustrini di questo e quell’assessore, di questo o quel sindaco. Tutto fa brodo, l’importante è che i fondi non vengano spesi per lo scopo a cui erano diretti. E siccome questi fondi erano diretti alle piccole imprese del Vibonese fa specie “sentire” il silenzio assordante della Confindustria vibonese, ma anche di tutte le altre organizzazioni di categoria. Poi abbiamo il silenzio assoluto dei partiti politici, dei consiglieri regionali della molto presunta opposizione, dei sindacati venduti al potere. Addirittura solo un consigliere regionale ha votato contro questo storno mentre anche i consiglieri di opposizione si sono astenuti. Questa è la Calabria, questo è il Vibonese. Come diceva il grande Eduardo, adda passà a nuttata…