Calabria zona rossa, cosa chiude e cosa resta aperto

Regioni in area rossa

Nella zona rossa, in cui sono state inserite Lombardia, Valle d’Aosta, Piemonte e Calabria verrà applicato il lockdown più restrittivo rispetto alle altre zone ma è  comunque previsto un lockdown più soft rispetto a quello di marzo: divieto di spostamento dalla propria abitazione se non per motivi di lavoro, salute o situazioni di necessità, passeggiate consentite solo vicino casa, tutti i negozi chiusi. Ma restano aperti i parrucchieri, diversi punti vendita oltre ai supermercati, e soprattutto sarà consentita la didattica in presenza per scuola dell’infanzia, elementari e prima media.

Le principali differenze con il lockdown della scorsa primavera sono contenute nell’allegato 23 al provvedimento, che contiene l’elenco dei negozi a cui sarà ancora permessa la vendita: oltre a chi vende generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai ed edicole, non dovranno tirare giù la serranda nemmeno le librerie, le cartolerie e i ferramenta.

Consentito pure il “commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche“, le macchine per l’agricoltura, gli articoli per l’illuminazione, le calzature per bambini, la vendita di articoli sportivi e biancheria intima, giochi e giocattoli. Aperte pure le concessionarie di auto e moto, chi vende cibo per animali, fiori e prodotti per la casa. Via libera anche agli ambulanti nei mercati (a patto che si vendano solo queste categorie di prodotti) e alle macchinette automatiche. Ma ecco il dettaglio completo.

Zone rosse, ecco quali negozi chiudono e quali restano aperti

Il decreto sospende “le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering”. Resta consentita “la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.  Anche i negozi, ad eccezione di alcune categorie, dovranno abbasare le serrande. Nell’allegato al Dpcm sono indicati nel dettaglio tutti gli esercizi che potranno restare aperti. Tra questi alimentari, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie, negozi di articoli sportivi, biciclette e prodotti per il tempo libero. Restano aperti anche parrucchieri, centri di estetica e lavanderie (in basso l’elenco completo).

Commercio al dettaglio. I negozi aperti nelle zone rosse (foto). 

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Inoltre resteranno aperte le seguenti attività:

  • Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
  • Attività delle lavanderie industriali
  • Altre lavanderie, tintorie
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse
  • Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere

Centri commerciali chiusi nel week end in tutta Italia

Nel resto del territorio nazionale (vale a dire nelle zone gialli e arancioni), i negozi restano aperti. Nel Dpcm pubblicato in Gazzetta Ufficiale viene però confermata la chiusura dei centri commerciali “nelle giornate festive e prefestive” a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.