Stamattina la procura di Cosenza in collaborazione con i carabinieri ha finalmente scoperchiato il pentolone dello sfruttamento dei migranti nei Centri di Accoglienza di Camigliatello Silano, ma ormai è quasi un anno che la questione è dibattuta in quella zona e anche a Cosenza.
Il consigliere comunale di Spezzano Sila Pietro Spizzirri aveva reso noto il testo di una lettera inviata al prefetto di Cosenza e al sindaco di Spezzano sull’emergenza migranti che si registrava a Camigliatello Silano già da luglio 2016. Il Centro era stato poi sgomberato dal prefetto.
Ecco il testo della lettera.
Non posso non condividere le preoccupazioni dei miei concittadini sulla questione dei Migranti a Camigliatello, già, più volte, espresse dal Comitato Civico Impegno Comune, che rappresento all’interno del Consiglio Comunale di Spezzano della Sila.
La nostra è una popolazione accogliente e generosa ma, in tale vicenda, è stata, abbondantemente, superata la soglia di normale tollerabilità. Sono oltre centoventi i migranti trasferiti in alcune strutture ricettive di Camigliatello. Un numero sproporzionato se si considera che Camigliatello ha una popolazione stabile di circa 600 abitanti.
Ciò comporta rilevanti problemi di sicurezza, di ordine pubblico e difficoltà nella gestione degli ordinari servizi, oltre che gravi danni all’immagine ed all’economia di una località turistica tra le più importanti del Meridione d’Italia, piegata dall’attuale crisi. A tal proposito, segnalo il superamento del limite percentuale immigrato/abitante, di cui alle linee guida concordate, ai tavoli nazionali di concertazione, tra il Ministero dell’Interno, le Regioni e le rappresentanze degli Enti Locali.
Mi preme, inoltre, segnalare che sulla base di quanto denunciato dall’associazione “Lasciateci Entrare”, sorgono seri dubbi sull’affidabilità dei gestori ospitanti a Camigliatello, che sembra non garantiscano appieno il rispetto dei requisiti di idoneità dei locali e del trattamento riservato ai migranti, per come previsto dalla legge e dalla manifestazione d’interesse emanata dalla Prefettura di Cosenza per l’affidamento del servizio in questione: “…il gestore aggiudicatario dovrà assicurare agli ospiti stranieri i servizi come decritto nello schema di convenzione (allegato A) e secondo quanto previsto dalle linee guida dello SPRAR (allegato B)..”.
Ho la sensazione che tale problematica sia stata sottovalutata. Il sindaco aveva dichiarato che la situazione era sotto controllo, ma invece si è aggravata e rischia di complicarsi ancora di più con l’aumentare dei migranti che potrebbero essere trasferiti ulteriormente nelle strutture di Camigliatello da un giorno all’altro.
Ricordo che, ai sensi degli artt. 50, comma 5 e 54 comma 2 del D.Lgs. 267/2000, il sindaco ha il potere – dovere di adottare, nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili ed urgenti, ovvero misure extra ordinem non previste dalla legge e, quindi, a contenuto non predeterminato, con lo scopo e la finalità di reprimere e prevenire pericoli che minacciano la pubblica incolumità e per far fronte a situazioni impellenti e non prevedibili, nelle ipotesi di emergenza sanitaria o di igiene pubblica a carattere locale.
A Sua Eccellenza il Prefetto rivolgo, in particolare, la richiesta di voler rivedere i bandi di affidamento attraverso l’introduzione di parametri che tengano conto degli indici di popolazione dei comuni, così come avviene nel resto d”Italia, al fine di garantire l’equa e razionale distribuzione dei flussi migratori sull’intero territorio provinciale.
E, in tale ottica appare, quindi, necessario prevedere che le strutture affidatarie dei servizi di accoglienza migranti siano utilizzate solo ed esclusivamente fino al raggiungimento del normale limite di proporzionalità giustamente fissato, sulla base del numero degli abitanti della località interessata. Di conseguenza, chiedo ancora al Prefetto che venga, da subito, ridotto l’elevato numero dei migranti attualmente presenti a Camigliatello e che vengano bloccati eventuali altri trasferimenti in programma.
Nell’ambito delle mie competenze, vigilerò affinché si effettuino tutti i necessari controlli e farò da tramite con i nostri rappresentanti calabresi in parlamento, affinché nei prossimi giorni possa essere presentata apposita interrogazione parlamentare.
Con la presente, infine, intendo contestualmente indirizzare al Presidente del Consiglio comunale formale richiesta di convocazione di apposita seduta di Consiglio comunale straordinario, nella speranza che tale rilevante problematica possa così essere discussa, nel più breve tempo possibile, all’interno della più alta e rappresentativa assise comunale che è stata, finora, tenuta ai margini di tale vicenda. Il Consigliere Comunale
Attilio Pietro Spizzirri