Campania. L’ironia di Scanzi: “Te piace o’ presepe?”

TE PIACE O’ PRESEPE?

dalla pagina FB di Andrea Scanzi

Quello che sta capitando in Campania mi piace poco poco, e già so che quando lo scrivo i più permalosi & tifosi sbroccano (e sragionano da curvaioli). Stica**i.
Provo ad elencare cosa non va bene e cosa va bene.

* COSA NON VA BENE *
Pur di vincere e avere un candidato tutto loro, i 5 Stelle stanno accettando in Campania quasi tutto. In particolare:
– farsi appoggiare (con una lista civica e candidati tutti suoi) dal loro amico storico Vincenzo De Luca, un uomo alla mano, garbato e mai offensivo, che ai tempi di Renzi esortava a fare clientelismo “come Cristo comanda”, che insultava Travaglio sperando di incontrarlo al buio (è stato condannato per questo) e che trattava tutti i grillini come dei sottosviluppati gravi all’ultimo stadio.
– permettere sempre a De Luca Senior, evidentemente convinto che siamo ancora ai tempi delle signorie e del diritto dinastico, di mettere suo figlio a capo del Pd regionale campano.
– farsi appoggiare anche da Mastella (daje!), Renzi (vamos!) e calendiani senza Calenda (c’mon!), ovviamente tutti sotto mentite spoglie (tranne Mastella) e con simboli nascosti in liste civiche varie, perché se Renzi si presenta col suo nome lo votano in due. Forse.
Più che real politik, non siamo distanti (anzi) dal trasformismo più becero e irricevibile. Per molto meno, fino anche solo a un mese fa i 5 Stelle (tutti, non solo i talebani) avrebbero fatto la marcia su Roma. Ma vedo che, almeno in Campania, son diventati quasi tutti parecchio di bocca buona.

* COSA VA BENE *
– Con un’alleanza simile, Fico ha già vinto. E in politica pare che conti solo vincere, anche se una volta sinistra e 5 Stelle non la pensavano così.
– In Campania non si poteva fare diversamente, perché senza i De Luca non fai neanche il brodo, e dunque in questo senso Conte ha ottenuto comunque il suo uomo (che vincerà). E al tempo stesso Schlein ha tenuto insieme il partito e la coalizione (prendendosi anche le segreterie di Napoli e Caserta, in cambio però della segreteria regionale data ai DeLucas.
– Quando un’alleanza non piace a Calenda e Picierno, vuol dire che forse non fa così schifo.
– Renzi esulterà sicuramente dopo la vittoria, ma in Campania ha meno voti di Rocco Parenzo Tanica e nel mondo reale conta come il Poro Menco della Beppina di Gricignano.
– Con la vittoria (sicura) di Fico, la Campania avrà una bella persona come governatore.

* CONCLUDENDO *
Se fossi campano e votassi in Campania, non riuscirei a votare un’alleanza simile, che tiene dentro belle persone e che probabilmente non poteva essere migliore, ma che dà comunque spazio a tutto quel renzismo-deluchismo che mi faceva vomitare tanto nel 2014 quanto oggi (e io qui non cambio).
Da italiano, guarderò a questa vittoria del centrosinistra come un risultato tutt’altro che esaltante, ma comunque “meno peggio” (e grazie al caxxo!) di una vittoria della destra.
Se però 5 stelle e Pd intendono fare così anche su scala nazionale, allora proprio ciao core. Tra De Luca e Salvini scelgo un tombino. Tra Renzi e Meloni scelgo uno tsunami. E tra Scalfarotto e Donzelli parte un bel vaffan**lo direttamente e non ci pensiamo più.