Cariati, gestione rifiuti truccata: indagata la sindaca Filomena (i)Greco

Filomena Greco, sindaca di Cariati

Imprenditori e funzionari pubblici ma anche un nome “eccellente”, quello del primo cittadino del Comune di Cariati, Filomena Greco: sono accusati di turbata libertà in relazione al procedimento di scelta del contraente a cui affidare il servizio di raccolta rifiuti nella cittadina ionica cosentina.

In cinque sono stati raggiunti stamani da altrettante misure cautelari emesse dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Castrovillari ed eseguite dai Finanzieri di Rossano sotto il coordinamento delle Procura della Repubblica, nell’ambito dell’operazione denominata “Feudalitas”.

LE INDAGINI, durate poco più di un anno, avrebbero ricostruito le dinamiche relative all’affidamento del servizio di raccolta e di gestione dei rifiuti solidi urbani a Cariati. Gli inquirenti, in tal senso, avrebbero scoperto delle condotte che si ritiene violino la normativa sugli appalti pubblici.

La tesi, insomma, è che siano inficiate da presunti “accordi collusivi” che avrebbero avuto lo scopo di condizionare le modalità di scelta del soggetto a cui affidare il servizio in via diretta.

L’INTERDITTIVA E L’EMERGENZA

In particolare, nell’agosto del 2016, a seguito di una interdittiva antimafia emessa nei confronti della società affidataria della raccolta e gestione degli Rsu sul territorio, il Comune avrebbe richiesto direttamente l’intervento di un terzo senza però avviare le procedure previste dal Codice degli appalti e senza interpellare altre ditte, con la motivazione che esistevano delle “inderogabili esigenze di ordine ambientale, di igiene e salute pubblica”.

Gli inquirenti ritengono dunque che precostituendo “una artificiosa e fittizia situazione di rischio di emergenza sanitaria” il servizio di raccolta sia stato affidato “in modo fraudolento” al soggetto “favorito”, evitando di invitare altri operatori del settore.

La scelta della nuova ditta, considerata appunto effettuata secondo un presunto “accordo collusivo”avvenne in maniera riservata e diretta, in tempi rapidissimi, senza alcun tipo di evidenza pubblica: un modo, affermano gli investigatori, per favorire l’affidamento diretto al soggetto individuato.

Affidamento che era stato poi anche prorogato e spezzettato con sei successive ordinanze, circostanza che avrebbe avvantaggiato la ditta aggiudicataria consentendole di guadagnare circa 1,4 milioni di euro.

Per impedire la reiterazione del reato e la possibile influenza della gara pubblica in corso, su richiesta della Procura della Repubblica, il Giudice per le indagini preliminari ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 soggetti tra imprenditori e pubblici funzionari

In particolare, nei confronti della sindaca Filomena Greco è stata disposta la misura cautelare del divieto di dimora nei Comuni di Cariati, Rossano e Corigliano, mentre nei confronti del dirigente dell’Area Tecnica del Comune di Cariati attualmente in carica, Giuseppe Fanigliulo, è stato disposta la sospensione dal pubblico impiego nonché l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Nei confronti dell’ex dirigente dell’Area Tecnica del Comune di Cariati, ora in pensione, Adolfo Benevento, il Gip ha altresì disposto il divieto di dimora nel comune di residenza.

Nei confronti di due soggetti rappresentanti la società favorita in sede di affidamento diretto è stata disposta l’interdizione dall’esercizio dell’attività d’impresa e l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Si tratta di Antonio Fusaro, 48 anni, e Cristoforo Arcovio, 69 anni.