Caro Tajani, a Cusenza si dicia: criscia amici e criscia puarci

Robertino non si candida alle Europee, ma si candida alla carica di vicesegretario nazionale di Forza Italia. Scontata l’elezione di Tajani a segretario nazionale nel congresso del 23 e 24 febbraio a Roma, così come parrebbe scontata anche l’elezione di Robertino come suo vice. A Tajani non è riuscito il “colpaccio” di avere in squadra come candidato alle Europee Robertino che, chissà perché, ha deciso di non scendere in campo. E tutto ciò nonostante l’importanza di questa tornata elettorale che si annuncia per Forza Italia, più che per gli altri partiti, come un banco di prova per testare la tenuta della “baracca” nella prima uscita elettorale del dopo Berlusconi. Certo è che in un momento così delicato per il futuro del partito Tajani un no da Robertino, dopo tutto quello che ha fatto per lui, non se l’aspettava. Tajani ha bisogno di voti come ha bisogno dell’aria, e la scesa in campo in prima persona di Robertino, sarebbe stata sicuramente un valore aggiunto, in termini di voti, in questo importante test elettorale per Forza Italia. Ora Tajani dovrà accontentarsi dei voti che Robertino riuscirà a raccattargli senza un diretto impegno sul campo, e soprattutto senza metterci la faccia.

Forse Robertino non vuole metterci la faccia sui manifesti elettorali perché ha paura di un flop, e non vuole essere tra quelli che rischiano. E se così è, la colpa, va detto, è di Tajani che sulle previsioni di consenso per Forza Italia alle Europee le sta sparando veramente grosse. Prevede per Forza Italia, alle Europee, una percentuale di consensi che va oltre il 10%, in previsione, sempre secondo Tajani, di un 20% alle prossime elezioni politiche. Francamente sono previsioni che un po’ spaventano, e Robertino, ascoltandole, deve essersi spaventato, e come è suo costume avrà pensato: “ma chi me lo fa fare a prendermi questa responsabilità… se poi non si arriva a queste percentuali, qualche testa dovrà cadere, e non vorrei fosse la mia… perciò meglio non candidarsi, viste anche le aspettative elettorali risposte sulla Calabria e sulla mia persona, così se viene fuori il flop, la mia testa è salva. E se sarà la testa di Tajani a cadere, io sono sempre pronto, da vice segretario nazionale, a prendere il suo posto”. Caro Tajani, a Cusenza si dicia: criscia amici e criscia puarci.