Casali del Manco ed Eparchia di Lungro, 1.600 euro di banchetto per parassiti e giullari di corte e clero

Ieri l’amministrazione di Casali del Manco ha convocato un Consiglio in seduta aperta e straordinaria per conferire la cittadinanza onoraria a Monsignor Oliverio, eparca di Lungro degli italo-albanesi dell’Italia Continentale.
Nell’avviso alla cittadinanza si leggeva: “Sarà una giornata di festa e di forti emozioni che ci apprestiamo a vivere tutti insieme”.

Mancava solo il “venghino siori venghino” per dare all’invito la solennità che meritava, magari da parte di uno dei clown che amministra il Comune.
Del resto, se l’amministrazione ha ritenuto opportuno conferire questo riconoscimento (perché come dice spesso il sindaco- madame Louis Vuitton- “adesso amministriamo noi e decidiamo noi” frase spesso usata dalla premier Meloni) i cittadini possono solo prenderne atto, così come devono prendere atto del fatto che Eparchia e Comune hanno dimostrato più volte di essere tra loro affini e di appagare reciproci interessi.

Quello su cui invece risulta difficile sorvolare sono i costi dello spettacolo circense che è stato inscenato ieri: €1.600,00 DI BANCHETTO PER I PARASSITI!
Come usano dire quelli bravi, “ricordiamo a noi stessi” che sperperare danaro pubblico, oltre a essere una pratica politicamente scorretta, denota anche una profonda mancanza di etica politica.
Era proprio necessario ieri, dopo aver riconosciuto la cittadinanza onoraria all’eparca, offrire anche un banchetto da 1.600,00 euro?
Chi amministra soldi pubblici dovrebbe farlo con coscienza e, se proprio non si sa cosa farne del danaro, visto che appartiene ai cittadini, si risparmia, si accantona per quando verranno, perché verranno, tempi di magra.

Ai giullari della corte della Pisani si chiede maggiore sensibilità per i reali bisogni dei cittadini e di evitare indebiti esborsi per futili eventi che nulla danno alla comunità casalina in termini di generale benessere e soddisfazione.
Casali del Manco 2.0 peggio di 1.0…e ancora unnamu vistu nente!