Casali del Manco, il paese di chi gioca (a nascondino) sulle spalle e con i soldi dei casalini

È possibile descrivere gli amministratori di Casali del Manco con un’unica parola: APPROSSIMAZIONE.
Qualche mese fa avevano preso una decisione, finanziare al costo non proprio irrisorio di € 8.500,00 per tre mesi, un servizio di navetta sociale per “anziani, diversamente abili (linguaggio estremamente inclusivo) e persone bisognose”.
Una buona idea potremmo dire che finalmente avrebbe reso più autonome delle persone che per vari motivi non lo sono.

Quindi, dopo aver finanziato un servizio e di conseguenza impegnato danaro pubblico, dopo aver apposto indicazioni stradali, dopo aver comunicato degli orari e fermate ai cittadini, il 5 dicembre scorso, con determina n.220 il comune nella persona del vice sindaco De Donato ha revocato il servizio per un “refuso” riportato in delibera.
Non c’è dubbio che la responsabilità grave per questo disservizio amministrativo è di tutta la giunta.

I casalini pur di avere un servizio socialmente utile, avrebbero tollerato sfilate, servizi fotografici, avrebbero anche accettato di vedere l’assessore o il consigliere di turno fare il primo giro sulla navetta sociale, come l’assessore Rizzuti con la spazzatrice.
E invece, l’unica cosa buona che avevano pensato di realizzare per le fasce di popolazione casalina più debole in questi due anni di amministrazione caratterizzata da sfarzo ed ostentazione, l’hanno revocata.
Non hanno invece pensato di evitare altre brutture amministrative come la variazione di bilancio con la quale somme destinate alla detassazione per la TARI sono state destinate alla sagra della castagna.

L’assenza in consiglio della “Robin Hood al contrario” consigliera con delega ai tributi non la assolve dalle sue responsabilità.
Troppo facile annunciare provvedimenti “di sinistra” a sostegno delle famiglie con redditi bassi per poi non presenziare ad un consiglio convocato proprio per revocare quel provvedimento.
Anche in questo caso “al diavolo le idee politiche e la difesa dei cittadini, mi tengo stretto il pennacchio”.
Ancora una volta sono stati presi in giro i casalini, questa volta i più fragili.
Sarebbe il caso che la consigliera (che ricordiamo come la maggiore detrattrice di quest’amministrazione negli ultimi anni) rassegnasse le proprie dimissioni.
Questa è Casali del Manco, il paese di chi gioca (a nascondino) sulle spalle e con i soldi dei casalini.