Casali del Manco, la disfatta di Nicola Adamo e dei 5stelle e il Pd spaccato in due

Decifrare e soprattutto spiegare a chi ci legge cosa è realmente accaduto in questa competizione elettorale a Casali del Manco, la più importante per numero di elettori in questa tornata nella provincia di Cosenza, non è impresa facile. E scordatevi di poter leggere la verità sui media di regime, ovviamente tenuti per le palle dai cosiddetti “big” della politica cosentina.

Se già prima della presentazione delle liste a Casali del Manco non si capiva niente, figuratevi dopo che sono state presentate e persino oggi che la campagna elettorale è ufficialmente finita ed è stata eletta Francesca Pisani nuovo sindaco… Al netto del fatto che Stefania Rota fosse la candidata ufficiale del centrodestra, per quanto riguarda gli altri due candidati (la Pisani e Ippolito Morrone) la confusione è stata pressoché totale. E ad alimentarla non poteva che essere il peggior partito dell’arco politico ovvero il Pd o se preferite quel che resta di questi papponi senza vergogna.

Ufficialmente i dem non stavano né con Francesca Pisani, assessore uscente della terribile giunta Martire comunque “benedetta” dal Pd e né con Ippolito Morrone detto “Politiaddru”, che comunque si richiama al centrosinistra. La motivazione ufficiale era che non essendosi svolte regolari “primarie” ognuno poteva fare il cacchio che gli pareva. Ma quanto è accaduto dopo qualche giorno dalla presentazione delle liste ha avuto ampie ripercussioni in tutti gli ambienti politici di Casali del Manco.

Cos’è successo? Beh, all’Hotel Royal di Cosenza, in occasione di una iniziativa sull’autonomia differenziata alla quale ha partecipato persino il segretario regionale Nicola Irto, alias l’inutile oppure il muto, tutti hanno potuto vedere una coppia tragicomica: Nicola Adamo e Ippolito Morrone. Sì, avete capito bene: Capu i Liuni e Politiaddru. Seduti vicini vicini e addirittura immortalati in una foto che ha girato per giorni all’impazzata su Whatsapp.

Non si capisce per quale ragione Ippolito Morrone dovesse essere là, visto che lui non ha neanche più la tessera di partito.

“Ê andato lì per fare un fatto politico con Nicola Adamo, del tipo “anche noi siamo Pd”. E lo hanno fatto in una iniziativa che era aperta a tutti e a cui evidentemente è stato invitato da Nicola Adamo per ricevere la benedizione sua definitiva…. Così tuonavano quelli che sostengono la candidatura di Francesca Pisani e si ritenevano scandalizzati da questo accordo spregiudicato, in perfetto stile… Adamo.

E sono andati anche oltre. Secondo loro – ma non solo loro a questo punto – Ippolito Morrone è pilotato in tutto e per tutto dall’orripilante Capu i Liuni, per questo ogni proposta indirizzata all’unità (primarie o candidature di superamento) l’ha fatta sistematicamente saltare. Nicola Adamo, insomma, voleva solo Ippolito Morrone. E, anzi, più di Nicola lo voleva un altro faccendiere della cosiddetta zona grigia ovvero Robertino Perri, deus ex machina della Edilperri, del quale ci occupiamo ormai da anni per la vicinanza malandrina a soggetti come Adamo, Ferdinando Aiello, iGreco ma anche gli Occhiuto, tanto per non farsi mancare niente. La feccia della feccia, insomma. Adamo e Perri sono stati gli ispiratori massimi della candidatura di Ippolito Morrone perché pensavano di vincere e di fottersi tutti i soldi del Pnrr, che rappresentano la manna dal cielo per tutti questi predatori senza vergogna e pudore.

E non finisce qui. Sui 5 Stelle di Casali del Manco, poi, Nicola Adamo esercita ancora la stessa attrazione di una femme fatale manco fosse… Madame Fifì. Sono sempre dove lui gli dice di stare. Alle passate elezioni, su sua pressione, avevano fatto la lista, facendo perdere gli avversari per 12 voti. Ora, invece, si sono messi con Ippolito e addirittura con Marco Oliverio, con il quale hanno avuto anche trascorsi giuridici (denunce e querele). Ma il fascino che esercita Nicola li induce sempre a superare ogni resistenza e gettarsi in campo a capofitto, dalla parte che lui sceglie per loro. E in questo caso la “garanzia” è Pietro Marasco, che è fidanzato con la nipote di Ippolito…

Qualcuno ha persino detto: ma allora Ippolito Morrone e Marco Oliverio, con questi sponsor così sfacciati, hanno già vinto le elezioni? E invece no, proprio per niente. Perché a quel punto punto ormai avevano gettato la maschera e tanta gente finalmente li ha valutati per quello che sono e di conseguenza tutte le loro sicurezze sono state clamorosamente mandate alle ortiche nel segreto dell’urna. E se nel 2018 il candidato Nuccio Martire aveva  vinto per 12 voti, oggi il candidato Ippolito Morrone ha perso per 51 voti perché la vita è una ruota che gira: anche per… Nicola Adamo. Aru cu’… ccu tutt’u core Capu i Liu’…