Casali del Manco: Salvatore Iazzolino nel mirino del Pd

Conosco Salvatore Iazzolino da tanti anni. L’ho conosciuto nei tanti cortei e assemblee che insieme a molti altri abbiamo bazzicato. Momenti di aggregazione sociale sana e genuina, dove il suo impegno sincero a favore di giuste battaglie per l’ambiente, per i diritti, per il lavoro, per la sua gente non è mai mancato. Erano i tempi in cui militava in Rifondazione Comunista. E da allora ho sempre avuto stima di lui. Tant’è che nel “passaggio” con SEL mi sono chiesto: come può una persona vera come Salvatore (al pari dei tanti compagni di Rifondazione che, a differenza sua, non abbracciarono quella infelice scelta) militare politicamente insieme a personaggi come Giudiceandrea e tutto il codazzo di carrieristi confluiti in SEL?

Questo perché il modo di intendere la politica era talmente “diverso” che la differenza tra Salvatore e i suoi ex compagni di partito saltava agli occhi: da un lato Salvatore, che intende la politica come servizio ai cittadini, dall’altro chi ha come unico obiettivo quello di strumentalizzare il bisogno della gente per scopi economici ed elettorali. Due “mondi” che difficilmente possono convivere o trovare un accordo. Se sei una persona onesta e di sani principi non puoi frequentare certa gente. E infatti Salvatore non c’ha messo tanto a capire la “matassa”, mollando partito e “compari vari”. Il che dimostra la sua genuinità. Avrebbe potuto anche lui “sistemarsi” o dar retta a chi gli diceva di votare Occhiuto sottobanco in cambio di regalie e invece ha scelto la libertà. Ha scelto di stare dalla parte della gente e ha sfidato i suoi ex compagni, oramai tutti confluiti nel PD, alla carica di sindaco del suo paese Casole Bruzio. E la gente lo ha premiato, ha premiato l’onestà e la coerenza: sia nel 2011 che nel 2016. Due “doti” che a Salvatore non mancano.

Ora Salvatore ha deciso di candidarsi alla carica di sindaco del neonato comune di Casali del Manco.  E la macchina del fango di quel che resta del PD si è messa in moto. L’obiettivo è screditarlo agli occhi degli elettori, facendo girare voci di suoi accordi trasversali con cinghiali, delinquenti, intrallazzini e fauna varia. Lo accusano di far da “apripista” a quella che sarà la “composizione politica” del cartello politico che concorrerà alle prossime regionali in contrapposizione ad Oliverio (Palla Palla). Ovvero l’asse di cui di parla da settimane che però non trova nessuna conferma: Cinghiale, Guccione, Morrone. E nello specifico delle amministrative di Casali del Manco che si terranno il 10 giugno prossimo, a questo trio va aggiunto, secondo i denigratori, Giudiceandrea. Che specificano i personaggi di riferimento dei marpioni: Carmelo Rota per Ennio Morrone e per Gentile, Francesco Morrone. Il tutto con il  benestare di tale Stefania Rota.

Un cartello che si dovrebbe contrapporre al candidato del PD Nuccio Martire. Il ruolo di Giudiceandrea sarebbe quello di mediare tra i sindaci uscenti per appoggiare Iazzolino con la promessa di fare gli assessori. E questo solo perché Giudiceandrea ha tutto l’interesse di far perdere Guglielmelli in casa, e per questo sarebbe disposto anche a mettere un pietra sopra il passato con Iazzolino. Con Guglielmelli fuori, o quantomeno ridimensionato a casa sua, la sua ricandidatura  a consigliere regionale dovrebbe essere cosa fatta. Ovviamente il lavoro di Giudiceandrea avviene, secondo i denigratori, tutto sottobanco. Si narra di una riunione segreta che si sarebbe tenuta a Cribari due sere fa, tra tutti questi soggetti, per consolidare il cartello a favore di Iazzolino.

La macchina del fango è partita e non si fermerà certo qui. L’occasione è storica e la posta in gioco alta. Il nuovo sindaco di Casali del Manco oltre ad entrare nella storia come il primo sindaco del neonato paese, amministrerà gran parte del patrimonio boschivo e naturalistico della Sila. Milioni e milioni di finanziamenti. Oltre a quelli relativi ai 4 paesi.

La partita è iniziata e i toni da campagna elettorale sono già accesi. E per sapere chi dice il vero, anche se per noi non ce n’è bisogno, basterà aspettare giorno 12 maggio giorno in cui i candidati dovranno presentare le liste. Va da se che Iazzolino tenterà un accordo politico con i sindaci uscenti, sarebbe un pazzo se non lo facesse, ma questo è un conto, l’inciucio è un’altra cosa. La politica è fatta anche di accordi, a patto che siano chiari, trasparenti e pubblici.

Noi di Iacchite’ lo diciamo sin da ora: in questa campagna elettorale siamo dalla parte di Salvatore Iazzolino perché conosciamo il suo impegno e la sua passione. E non sarà certo una lettera anonima a farci cambiare idea.

GdD