Si continua a far festa a Casali del Manco e, fra una prima teatrale e una gran festa della pizza, si prosegue sempre più allegri e spensierati.
Proprio la festa della pizza ha registrato presenze politiche molto rilevanti.
Sul palco infatti sono saliti gli assessori regionali Gianluca Gallo ed Emma Staine, rispettivamente uno di Forza Italia nonché Mafia e l’altra della Lega (arrassusia e manculicani) ed il consigliere regionale della Lega Pietro Molinaro. Famoso per la sua produzione di carne… olandese spacciata per “nostrana” nonché per essere il deus ex machina della Coldiretti – baciamo le mani -.
A porgere i saluti della comunità la vicesindaca Arsenia De Donato, una delle due pupille della signora Staine (chissà se gli altri due presenti sanno che la leghista non ha sostenuto i candidati della lista di Stefania Rota, ma questa ormai è acqua passata…), quest’ultima reginetta indiscussa e incontrastata della serata nonostante la sua totale vacuità .
Pensavamo che la precedente amministrazione, con presenze come quella di Raffaele Fitto, ci avesse fatto già registrare i minimi storici, in realtà mai come in questo periodo si vede tanta “destra” insinuarsi a Casali del Manco.
Sì, perché sarebbe bello sapere quali aderenze politiche vi sono tra gli amministratori casalini che in campagna elettorale parlavano di “cordata contro le destre” e questi rappresentanti del governo Occhiuto ovvero il più fallimentare e inutile nella storia della Regione Calabria dal 1970 a oggi.
Non abbiamo ancora capito quali sono le affinità con le “idee” (?!?) della Staine che più volte ha dichiarato di essere favorevole all’autonomia differenziata e ritiene vantaggiosa, come Salvini, la costruzione del ponte sullo Stretto, argomenti su cui la maggior parte degli amministratori casalini non si sono espressi. La vicesindaca poi ci piacerebbe sentirla dissertare su argomenti di carattere generale, visto il ruolo preminente che svolge, piuttosto che fare gli onori di casa per i rappresentati della destra regionale.
Ad oggi quello che emerge è un’inconsistenza e una disomogeneità politica abissali, una propensione allo sperpero esagerata ed un’azione lontana anni luce dalle promesse elettorali di morigeratezza e salvaguardia degli equilibri di cassa, fatte in precedenza.
L’unica decisione volta al contenimento delle spese è stata quella di far fuori, dopo averle garantito il rinnovo dell’incarico con nuova procedura di selezione, la responsabile degli affari legale e contenzioso, forse perché aveva rilevato qualcosa che non doveva, chissà …
Sta di fatto che questo è il “nuovo corso”, la rappresentazione della discontinuità col passato dell’amministrazione 2.1.0.
In Italia le donne possono decidere di dare alla luce i propri figli in totale anonimato.
In Parlamento si può esprimere il voto palese o, in determinate e regolamentate situazioni, quello segreto.
Nel nostro Paese si possono sporgere denunce in forma anonima o semplicemente si possono segnalare alle forze dell’ordine, senza lasciare le proprie generalità , fatti ed eventi di particolare importanza.
La stessa libertà è riconosciuta a chiunque voglia dire qualcosa e, piaccia o no, può farlo in qualsiasi forma ritenga opportuna.
Insomma, siamo in democrazia e le persone scelgono liberamente di esprimersi come meglio credono.
Non viviamo più nel ventennio per fortuna, né esiste nel nostro Paese la censura.
Il lettore se è interessato agli scritti li legge altrimenti scorre e va avanti.
Negli articoli pubblicati sono sempre stati riportati fatti di natura politica e descritti eventi elettorali realmente accaduti, fatti ed eventi che nessuno ha potuto smentire.
Quindi noi continueremo con la nostra critica politica che dovrebbe essere apprezzata, in ogni sua forma, piuttosto che temuta.