dalla pagina FB di Francesco Scanni
CASALI DEL MANCO, UN PAESE IN FRANTUMI
Chissà se quanti sostenevano il miglioramento del livello della politica che sarebbe scaturito dalla fusione avevano in mente ciò.
Quello che è certo, però, è che questa amministrazione ha prodotto un solo risultato innegabile: un paese in frantumi.
Paradossalmente, da un processo di unificazione è scaturito il suo contrario: una divisione lacerante non solo tra rappresentanti, ma anche tra realtà civiche e sociali.
Dire che sono stati 4 anni di nulla è fare un complimento a tutti coloro che si sono cimentati in un’azione politica che in realtà una cosa l’ha fatta: accelerare il degrado del paese, con conseguente peggioramento dei servizi e quindi delle condizioni di vita dei nostri cittadini.
Ma la cosa che ieri ha fatto più effetto, e che lascerebbe di stucco chiunque avesse la pazienza di guardare la diretta del consiglio comunale, è l’assoluta dissociazione mostrata alcuni consiglieri comunali. Evidentemente, le prassi “pacificatorie” interne funzionano ancora. Una cena, un accordo, una nomina e via, tutto si appiana. Sulle spalle dei cittadini, ovviamente.
Altrimenti non si spiega il cambiamento radicale del Presidente del Consiglio. Lo stesso che qualche mese fa ha espresso parole durissime nei confronti della sua maggioranza (si veda https://www.facebook.com/1538242684/videos/303160488115596/) ieri si è lanciato in un elogio del lavoro fatto. Stevenson straccerebbe il suo dr. Jekyll e mr. Hyde nell’osservare quanto sia sottile la linea che divide un “j’accuse” urlato da un florilegio di complimenti e autocelebrazioni.
Così come non si spiega la difesa a spada tratta della maggioranza e l’attacco feroce contro la consigliera dissenziente da parte dell’assessore Rota, lo stesso autore di quell’audio al vetriolo che recitava “se ne devono andare a casa, sono una massa di incompetenti” (ripreso poi dallo stesso PD di Casali del Manco imbufalito per l’accusa proveniente dal consigliere di Fratelli d’Italia).
Ora è tornato il sereno e tutto va a gonfie vele, Madama la Marchesa. Non resta che dirci…POVERI NOI.