Case accessibili: 156 disabili attendono risposte

La burocrazia blocca ai disabili la possibilità di ricevere assistenza e sostegno: è l’ennesima beffa della Regione, promettendo l’eliminazione di barriere architettoniche nelle abitazioni private che, di fatto, non si è verificata. Già, perché, seppur i fondi POR Calabria FESR 2007/2013 (destinati al miglioramento dei servizi di assistenza ed il benessere del soggetto non autosufficiente nel proprio domicilio), siano stati sbloccati nel 2013, ad oggi, vi sono soggetti disabili gravi riconosciuti idonei, ancora in attesa dei finanziamenti.

La vicenda del bando “Case Accessibili”, ha mostrato perplessità sin dalla sua nascita nel 2011. I criteri per potere ambire a tale beneficio erano severissimi, oltre all’efficacia del progetto rispetto all’obiettivo di qualificare i servizi per l’assistenza e il sostegno all’autonomia dei diversamente abili/non autosufficienti, si attribuivano punteggio anche all’efficienza attuativa ed economicità dell’intervento e alla qualità progettuale, innovatività e integrazione con altri interventi. La graduatoria del bando prevedeva un totale di 328 beneficiari: 47 per la provincia di Catanzaro, 156 nella provincia di Cosenza, 52 a Crotone, 43 in provincia di Reggio Calabria e 30 a Vibo Valentia; con una dotazione finanziaria pari a 5 milioni e 216 mila euro. Gli enti, una volta verificata l’ammissibilità della domanda e la fattibilità del progetto, avrebbero dovuto inviare il tutto alla regione Calabria, nei tempi indicati dall’avviso pubblico. Centinaia di domande però, hanno perso il diritto di essere valutate, perché inviate in ritardo dai comuni al settore Politiche sociali, nonostante i disabili interessati avessero presentato puntualmente ai propri comuni tutta la documentazione. Questo ha determinato l’impossibilità di poter valutare altre centinaia di domande perché presentate fuori termine da ben 67 Comuni.

E del tutto immaginabile che la situazione (ancora oggi) di stallo si tramuti in una perdita definitiva dei fondi per i soggetti in attesa da anni, risultati idonei in graduatoria. “Oggi – ha dichiarato una cittadina – sono stata in Regione e ho lasciato l’ennesima delusione per un bando che tutti se ne lavano le mani. Ora spero di ricevere una risposta al più presto, mi riferisco al bando case accessibili; l’Unione europea ha inviato i fondi e chi ha diritto aspetta. Vergogna così fate rialzare la Calabria?”

E’ impensabile che la Regione e le Amministrazioni ancora tacciano e non riconoscano ai cittadini ciò che spetta loro di diritto (anche se, ai loro occhi, nella nostra Regione non è certo una novità e, come nella maggior parte dei casi, i fondi riempiono tasche diverse da quelle dei diretti interessati). Non c’è da stupirsi, dunque, se ancora una volta finanziamenti fondamentali per chi ha serie difficoltà a scendere le scale di casa e tante volte vi rinuncia, scompaiano nel nulla e nel silenzio totale delle istituzioni.

Valentina Mollica