Caso Selvaggia-Palla Palla: “Quel culo è il mio!”

C’è da dire, in premessa, che se la politica rispondesse subito così come ha fatto per il culo in bella vista sulla brochure che “pubblicizza” la Calabria in giro per il mondo sui voli Ryanair, anche per la corruzione, per la ‘ndrangheta, e ogni tipo di malaffare, sarebbe un passo in avanti politico/culturale di non poco conto.

Ma da noi tant’è. Tira più un culo in spiaggia che la corruzione politico/mafiosa. Sarà perché è un tema leggero, dove intervenire non costa niente. Sarà perché è virale, ed intervenire è un’occasione per tutti.

Sarà che a dirlo è una sventolona di prima serie. Sarà quel che sarà ma così è. E poi, a parlare di culi non rischia niente. Ed è per questo che tutti vogliono intervenire. Ognuno vuole dire la sua, per mostrare la sua pubblica indignazione, su uno scandalo così grande. Tutti vogliono gridare alla rovina! Non per la mancanza di lavoro e di reddito. Oppure per l’occupazione perenne delle istituzioni da parte di mafiosi e di ogni genere di marpione. Ma per il culo al vento.

Un’immagine che offende la nostra dignità mentre scaricare scorie radioattive nei nostri mari, nelle nostre campagne, non offende nessuno. A cominciare dalla politica, ovviamente. Sulla storia sollevata dalla Lucarelli sono intervenuti a stretto giro, manco fosse la perdita dei fondi strutturali o la bancarotta delle casse pubbliche: presidente della Regione, deputati, Codacons, consiglieri regionali, scienziati, giornalisti (noi compresi), satiri, saltimbanchi e pagliacci di ogni dove. Tutti stizziti ed indignati. Me compreso. Una vergogna.

selvaggi bona

E giù di complimenti alla Selvaggia (benidica) per averci aperto gli occhi su questa vicenda che offende tutta la Calabria. Selvaggia (che merita) ci esorta addirittura alla ribellione. Cosa giusta. E’ da queste piccole cose che bisogna iniziare, se vogliamo cambiare le cose. Dal basso nasce la rivoluzione. E il culo si posiziona proprio lì, nelle parti basse.

Insomma, questa cosa del culo ha scatenato una indignazione corale che non può lasciare indifferente la politica. Ora il popolo vuole sapere chi è il colpevole. Ed è compito della politica scovarlo. Bisogna punire “il cugino del fratello del nipote della zia dell’assessore” , grafico di quarta serie che molto probabilmente, e truffaldinamente, ha avuto l’incarico per fare quella porcaria. Il peracottaro, insomma. La rivolta è partita e nessuno la può fermare. Perciò Oliverio si attiva. Vuole far vedere a tutti quanto bene vuole alla Calabria.

Mario Oliverio
Mario Oliverio

Sì, avete capito bene, lo stesso Oliverio che non ha mai attivato nessuna inchiesta interna per capire e spiegare ai cittadini, per esempio, dove sono finiti i soldi della Sibari/Sila, o gli intrallazzi di Calabria Verde, ma per questa occasione attiva addirittura una taske force. Bisogna indagare fino in fondo. Il danno è serio. Alla fine nessuno resterà impunito. Ne va dell’immagine dei calabresi e se poi la mafia sguazza, chi se ne frega, quello che più conta è l’immagine.

Da questa sera gli investigatori di Oliverio saranno al lavoro e per il colpevole prevediamo le ore contate. Non ha scampo con quei segugi “alle calcagna” (locuzione proverbiale). E presto sapremo il suo nome.

Nel frattempo, vista la eco sollevata da questo grave episodio, qualcuno ci scrive in redazione.

Qualcuno altrettanto indignato, ma non per gli stessi motivi nostri e dei politici, e che ci tiene a dire la sua su questo argomento. Affidando a noi la sua indignazione.

Ci tiene a mettere le mani avanti, anzi il culo avanti. Perché a scriverci è il padrone del culo raffigurato nell’immagine. Che con molte fervore ci chiede:

“Ma scusate che cosa c’è che non va nel culo? Non è che facciamo che mo’ il problema della Calabria è il mio culo? Mi sa che qualcuno vuole strumentalizzare la cosa. D’altronde in Calabria siete un po’ tutti abituati a fare i gay con il culo degli altri. In questo caso il mio. Diffido, attraverso questo organo di stampa, chiunque da questo momento in poi dal fare commenti sul mio culo. Grazie. E giacchè ci siete, lo dico giusto per ricambiare, magari, se vi guardate attorno un modo per andare affanculo lo trovate anche voi (sempre di culi trattasi)”.

“Firmato il proprietario del culo”.

GdD