“Cassano. Casa Serena, vi spiego come avviene la promozione dell’immagine dell’istituto”

Il recente comunicato stampa dell’associazione Articolo 21, mette in luce le non poche difficoltà dell’Istituto Casa Serena Santa Maria di Loreto di Cassano Ionio. In particolare, un passaggio del comunicato si sofferma sulla promozione dell’immagine dell’istituto.

Un passaggio che mi ha colpito in quanto per circa dieci anni ho curato personalmente questo aspetto con la gestione di una pagina Facebook dedicata all’istituto ed alle attività che in esso venivano realizzate. Una pagina Facebook che ha varcato sicuramente i confini di Cassano: ricordo ancora i messaggi ed i commenti che venivano da ogni parte del mondo ma soprattutto ricordo le persone che mi contattavano personalmente per avere informazioni per un ricovero di qualche familiare.

Una pagina gestita fino ad un paio di anni fa, ossia fino a quando l’attuale presidente Antonio Golia con una PEC mi comunicò la decisione di interrompere il mio rapporto di collaborazione con l’istituto.

Da quel giorno in poi la pagina è rimasta ferma e le attività dell’istituto vengono pubblicate, in maniera anomala, sul profilo personale del presidente Antonio Golia (https://www.facebook.com/profile.php?id=100009578356932)

Una pagina privata e personale, tra le altre cose rimasta ancora ferma ai primi step dell’iscrizione a Facebook, senza conferma di profilo ne specifica del nome. In pratica una pagina anonima, intestata a nessuno.

Per la cronaca, le pagine Facebook per essere riconoscibili e riconducibili al titolare responsabile delle pubblicazioni, devono recare nome e cognome del titolare.

Ad esempio, guardate la mia come si chiama: https://www.facebook.com/pasqualecersosimo1973

Il presidente Golia invece, da un paio di anni continua a pubblicare foto degli anziani in maniera anomala. Anomala poiché Golia tra un po’ andrà via, visto e considerato che è a fine mandato, e quando non sarà più presidente le foto dell’istituto ma soprattutto degli anziani resteranno sul suo profilo personale.

Ma soprattutto anomala poiché l’amministratore di una casa di riposo non può pubblicare le foto degli anziani ospiti sul suo profilo Facebook senza il loro consenso esplicito. In Italia, come in molti altri paesi, la pubblicazione di immagini di persone senza il loro permesso può violare il diritto alla privacy e i diritti d’immagine.

Secondo il Codice della Privacy (Regolamento UE 2016/679, noto come GDPR), il trattamento dei dati personali, incluse le immagini, deve essere effettuato solo con il consenso informato della persona interessata, a meno che non vi siano motivi giuridici che lo giustifichino.

In una casa di riposo, gli ospiti sono spesso persone vulnerabili, quindi è ancora più importante rispettare le normative sulla privacy.

Molto spesso in una casa di riposo può esistere la sofferenza della persona anziana e questa sofferenza va rispettata e tutelata: non si possono pubblicare foto di anziani allettati o in fisioterapia.

L’amministratore dovrebbe ottenere il consenso scritto da parte degli ospiti o, se non in grado di esprimere autonomamente il consenso, dai familiari o dai tutori legali, specificando chiaramente come e dove le foto verranno utilizzate (ad esempio, su un profilo pubblico come Facebook).

Inoltre, se l’ospite è in grado di dare il consenso autonomamente, deve essere informato sulle finalità della pubblicazione e su come i suoi dati saranno trattati.

In sintesi, pubblicare foto senza il consenso appropriato può comportare rischi legali e violazioni della privacy.

Ora, sicuramente non ci metteranno nulla a far firmare una carta agli ospiti, magari con la data di due o tre anni fa, così da giustificare eventuali foto pubblicate già da tempo.

Ma oltre alla tutela della vulnerabilità degli anziani ospiti, cosa primaria ed importantissima, c’è da evidenziare che per quanto concerne la promozione dell’immagine dell’istituto c’è stato un eccesso di caparbietà e presunzione oltre che una totale assenza di preparazione e professionalità.

A netto discapito dell’istituto, che sta perdendo la possibilità di avere nuovi ospiti e quindi, nuovi introiti. E a quanto pare assume senza bando anche la compagna del vicesindaco e un assessore di Francavilla.

Pasquale Cersosimo