Cassano, discarica in fiamme: “De Caprio e Papasso ci spieghino perché non c’era sorveglianza”

Passano gli anni, cambiano le amministrazioni ma la bomba ecologica di contrada La Silva a Cassano all’Ionio rimane tale e per di più potenziata da ulteriori e massivi sversamenti.

Come cittadini di questo territorio molti dubbi sorgono riguardo ai  controlli da parte delle autorità competenti sulle operazioni effettuate in discarica dalla ditta appaltatrice per verificare se  quest’ultima rispetti o meno le norme e i capitolati  onde tutelare  la salute pubblica.

Le autorità comunali e regionali con le quali ci siamo confrontati adducono ragioni emergenziali per il pluridecennale utilizzo del nostro territorio come discarica.

L’assessore regionale all’ambiente De Caprio e il sindaco Papasso si erano formalmente impegnati in nostra presenza a vigilare sulla  operazioni di sversamento dopo la loro condivisa decisione di autorizzare il sovralzo della IV buca atto a contenere trentamila  tonnellate  in più rispetto alla capienza precedentemente programmata e forse già abbondantemente  colmata.

Chiediamo al sindaco Papasso e all’assessore De Caprio di spiegarci come nella prima mattinata del giorno 18/10/20 si sia potuto sviluppare in discarica un vasto incendio che ha liberato in atmosfera una impressionante colonna di fumo e che, per essere domato, ha richiesto ore di  intervento dei vigili del fuoco. A quanto ci è dato sapere il sito in questione dovrebbe essere dotato di sofisticati sistemi di telesorveglianza che se funzionanti avranno sicuramente ripreso chi si è introdotto nel sito furtivamente.

Si presume  che si sia trattato di incendio doloso da parte di non ben identificate associazioni mafiose, ma come è possibile che estranei siano potuti penetrare col favore del buio in discarica senza che nessuno se ne sia accorto?

E quali interessi occulti avrebbero tali associazioni mafiose per perpetrare un reato così odioso e lesivo della salute collettiva la cui incolumità potrebbe essere messa a repentaglio anche da tali eventi che potrebbero essere  probabile fonte di varie patologie neoplastiche da ammorbare i nostri territori non ultimi i viciniori comuni di Francavilla e Cerchiara?

I dubbi ci pervadono e gradiremmo che fossero fugati per non alimentare la convinzione, che si sta facendo strada tra molti concittadini, che in realtà la quantità di rifiuti effettivamente conferiti potrebbe aver già raggiunto il limite ribadendo pertanto alla Cittadella di abbandonare una volta per tutte la logica delle discariche a cielo aperto e puntare alla differenziata spinta il vero futuro green per la nostra regione.

Neo costituito comitato La Silva – Cassano Francavilla

Portavoce Davide Tarantino