Cassano, il plebiscito per Molinaro e i due consiglieri del “socialista” Papasso che passano alla Lega

La notizia aveva già fatto scalpore all’indomani delle elezioni regionali di gennaio, quando le urne tributavano ben 431 preferenze ad un candidato della Lega nella Città delle Terme, Cassano Ionio. Un risultato eclatante, per un perfetto sconosciuto approdato in Città e sostenuto da quella che fino a qualche giorno addietro sembrava essere una regia occulta.

C’è voluta infatti la visita istituzionale del vicepresidente della Regione Calabria, Nino Spirli, per svelare quanto trapelava negli ambienti politici già da tempo: dietro la clamorosa affermazione di Pietro Santo Molinaro, oggi consigliere regionale in quota Lega, ci sono ampi strati della maggioranza che sostiene il socialista Papasso. Molinaro, per dirla tutta, è il faccendiere deus ex machina della Coldiretti, famoso per la carne olandese “spacciata” per italiana e per altre simili amenità, inserito di diritto tra gli “impresentabili” che fanno da codazzo alla capra che sta alla Regione.

Una vera e propria contraddizione, se si pensa che proprio Papasso ha da sempre fatto della sua fedeltà al Partito Socialista una bandiera di coerenza politica. Non a caso, nella giornata di ieri ed a scanso di equivoci, il sindaco di Cassano ha apertamente dichiarato di aver appoggiato il giovane sindaco di San Basile, Vincenzo Tamburi, che nella città delle Terme ha totalizzato appena 81 preferenze.

Ma si sa, ai tempi d’oggi le ideologie sono cose che appartengono al passato e l’unica ideologia perseguibile da un politico, sembra proprio l’interesse.

Eh sì, non ci sono altre spiegazioni per una scelta così azzardata, nonostante da qualche ora i consiglieri coinvolti si stanno affannando per cercare di gettare il classico fumo negli occhi ai cittadini.

Ma ormai il dado è tratto e la verità è sotto gli occhi di tutti: due consiglieri di maggioranza, Antonio Strigaro e Sara Russo, sono ufficialmente iscritti alla Lega Salvini dal mese di dicembre anche se questa loro appartenenza politica non è stata “ufficializzata” in seno al consiglio comunale in quanto i due sono stati eletti in alcune liste civiche a sostegno del sindaco socialista Papasso, già candidato alle scorse elezioni amministrative per il centrosinistra.

Antonio Strigaro

Nulla di strano, sembrerebbe, a detta dei due, anche perché tanto spesso le linee politiche di un Partito difficilmente influiscono sulle scelte amministrative di una maggioranza consiliare. Bisognerà vedere come si comporteranno i due consiglieri leghisti ora di fronte alle scelte dell’esecutivo comunale.

Ad iniziare dai tributi comunali, cavallo di battaglia del leader leghista, fino a finire all’accoglienza dei migranti, cavallo di battaglia di Papasso il quale, tra progetti Sprar e reti civiche, si sta impegnando attivamente per dare una risposta all’annosa problematica della condizione dei tanti migranti presenti in Città.

Anche se, ad onor del vero, sembra che alla base del passaggio dei due alla corte di Salvini siano i fondi destinati alle cultura ed alla valorizzazione dei borghi: il Comune di Cassano Ionio infatti, annovera tra i suoi beni più preziosi i centri storici (Cassano è composta da quattro frazioni: Cassano, Lauropoli, Doria e Sibari) ma anche e soprattutto l’area archeologica ed il Museo Nazionale della Sibaritide, sui quali ultimamente sono piovuti ben venti milioni di euro per il loro recupero ed il loro rilancio.

Intanto i due, che si definiscono “cittadini liberi da vincoli politici”, hanno dichiarato apertamente di aver appartenere ad una coalizione riformista ma di aver votato il candidato di destra “conoscendo la sua preparazione, disponibilità ed attenzione verso i problemi della Sibaritide, che a questa nostra fiducia datagli sta dando fattivamente seguito”.

Ora, ovviamente, come per ogni cosa della politica, bisognerà attendere i suoi tempi per capire in cosa si concretizzerà oggettivamente questo seguito di cui i due consiglieri neo leghisti parlano.