Danneggiata l’antica fontana della Madonna del Castello. Sopra vi è riportata la storia del luogo di culto. Una storia importante. Lunga dieci secoli. Tanto da generare sgomento, ma soprattutto delusione e voglia di riscatto tra i fedeli della basilica minore – santuario diocesano, i quali si sono accorti, quasi per caso, che un pezzo consistente della parte superiore della fontana non era più al suo posto.
Il marmo sarebbe stato divelto, strappato e poi buttato dentro la vasca circolare. Forse anche da qualche mese a questa parte. Tutto nella zona non monitorata dalle telecamere. Il rettore, mons. Carmine De Bartolo, non ha avuto alcuna esitazione e si rimboccato prontamente le maniche: la fontana, pregevole opera in marmo del maestro Gianni Cherillo, è stata opportunamente riparata con materiali adeguati, quindi avviata al pieno recupero attraverso una precisa azione di pulizia.
Non è la prima volta che il manufatto finisce tra le ganasce dei vandali. Nella fattispecie, non è la prima volta che il piazzale fa segnare atti di bullismo da strada che hanno subito, nel corso degli anni, solo delle piccole interruzioni. Anche stavolta qualcuno sarebbe entrato in piena notte. E questo nonostante la chiusura del cancello. Probabilmente per deturpare uno dei luoghi panoramici più belli e meglio tenuti della città del Pollino. Ma anche per esprimere quel degrado interiore che caratterizza le nuove generazioni. Il piazzale è stato, e questo nel corso degli ultimi anni, al centro di numerose attività di abbellimento, attraverso la piantumazione di alberi e la sistemazione di statue che sono il frutto delle donazioni dei castrovillaresi, fedeli al luogo di culto, ma anche vicini alla storia di una basilica che fonde la sua stessa esistenza a quella della città di Castrovillari. Fonte: Gazzetta del Sud