Accorpamento di tre scuole a Catanzaro. Cui prodest?
di Alessandra Pasqua, architetto
Molte sono state le testimonianze di solidarietà e di affetto che sono arrivate ai docenti del Liceo Classico Galluppi di Catanzaro, sia da parte di ex allievi, orgogliosi di essersi formati in questa scuola, sia da parte di intellettuali, scrittori e filosofi italiani, ospiti del progetto Gutenberg, che hanno potuto apprezzare questa realtà culturale della città .
Lo Stato italiano è tra i paesi europei che stanzia meno fondi destinati alla cultura e al patrimonio culturale, con la conseguenza che risultano continui i tagli all’istruzione e numerosi centri storici, che potrebbero essere riportati a nuova vita, invece, restano inagibili e dismessi. La rilevanza storica ed economica del patrimonio culturale italiano ne richiede la tutela e nel processo di conservazione dello stesso le discipline umanistiche giocano un ruolo importante accanto a quelle tecniche ed alle metodologie scientifiche. D’altronde l’architetto è un muratore che sa il latino, come sosteneva Adolf Loos. Pertanto, quando si pensa che il liceo Classico odierno sia ancorato al passato ed astruso dalle necessità e dalle esigenze del mercato del lavoro, non si tiene conto della transdisciplinarietà dei saperi, richiesta nei processi di ricerca. Si sottolinea che il liceo classico di Catanzaro ha 600 alunni, un numero indubbiamente consistente.
Studiare le lingue antiche, oggi, significa diventare custodi, testimoni e portatori di qualcosa di sacro, di un sapere che rischia di andare perduto. La Storia del Meridione d’Italia è intrisa di cultura greca, in special modo quella della costa jonica calabrese, dove si è parlato Greco fino al XV-XVI secolo, quando fu progressivamente sostituito dal volgare e dal grecanico. Tutt’oggi il dialetto calabrese ha moltissimi grecismi: di origine greca è gran parte della toponomastica, i nomi ed i cognomi delle persone, i Santi protettori dei paesi, le feste religiose, l’architettura ecclesiastica medievale bizantino-normanna, le tradizioni orafe, quelle popolari, le abitudini culinarie. È per tutte queste ragioni che si pensa di istituire una rete fra i licei classici della Calabria, custodi della cultura e delle tradizioni più antiche del nostro territorio.
Con il ridimensionamento scolastico previsto nella Legge n. 197 del 29 dicembre 2022, art. 1, c. 557, tante scuole d’Italia rischiano di perdere la loro storia e la loro identità . Gli enti preposti, comuni, province e regioni, hanno il gravoso compito di ponderare le scelte prospettate per non impoverire l’offerta formativa. Il Liceo Galluppi di Catanzaro è stato sempre contrario all’accorpamento con altre due scuole importanti della città , ovvero il Liceo De Nobili e il Convitto Galluppi, per un totale di 2.198 alunni. Se si tiene conto che il Liceo De Nobili ha tre sedi ed il Convitto Galluppi ne ha altre cinque, il nuovo mega polo scolastico si articolerà in otto sedi con un solo dirigente a scavalco. Sappiamo benissimo che già i piccoli comuni con personale che lavora a scavalco nelle sedi amministrative funzionano poco e male, lo stesso dovremmo aspettarci in futuro per la scuola. I continui tagli dei fondi pubblici alla scuola al patrimonio culturale, che si sono verificati da alcuni decenni in Italia, non possono che peggiorare il servizio pubblico a danno delle fasce più deboli della popolazione e, in questo caso, degli studenti, che rappresentano il futuro del nostro paese. Un altro tassello della città sarà distrutto, quello dell’istruzione. Cui prodest?