Catanzaro-Avellino 1-0. La partita di Colao: “Terza vittoria di fila. Volano le Aquile, vola Aquilani”

di Riccardo Colao

Fonte: L’Italiano 

PRIMO TEMPO – La XVI giornata del torneo parte dopo gli anticipi con la vittoria del Palermo sulla Samp, di quella del Venezia sul Monza, di quella del Modena sullo Spezia, di quella della Juve Stabia sull’Empoli, di quella del Padova sulla Reggiana. Prime posizioni dominate da Frosinone e Monza; seguono Venezia e Palermo, poi a rincorrere Modena e Cesena; il “Catanza” parte dalla settima posizione condivisa con le vespe campane appena approdate, pure loro, a quota 22. Se le Aquile dovessero incamerare altri tre punti… si potrebbe pensare alla rimonta.

Si parte e non si va da nessuna parte perché la partita rimane sospesa tra un continuo possesso palla dei Giallorossi e una continua difesa arretrata da parte dei Biancoverdi. Pare di assistere ad un calcio dove regna il bizantinismo, dove le continue ricerche di trovare soluzioni arzigogolate non favoriscono azioni rapide e concludenti. Sino al 20′ non si vede traccia sul nostro taccuino di spunti rilevanti da poter essere annotati se non l’atterramento di Pittarello al 13′ in area che secondo l’arbitro non è da calcio di , poi rigore il tiro di Iemmello al 15′ neutralizzato da Daffara.

E per il resto passaggi a destra, a sinistra, all’indietro e vantaggi alla difesa avellinese che si organizza e si presenta attenta a non farsi sorprendere. Al 31′, finalmente si fanno vivi gli ospitati sostenuti da una curva ricca di vessilli e colma di supporters, e Pigliacelli – assieme alla traversa – dicono no ad un colpo di testa di Tutino. Poi ci riprova Iemmello al 37 su splendido assist di Cisse, ma la “volée” finisce in tribuna; il signor Calzavara trova il tempo e le modalità per ammonire: Petriccione, Pittarello e Missori. Concede due minuti di recupero e si va negli spogliatoi sul risultato di 0 a 0. E tu nn sai stabilire se il pareggio sia un demerito della formazione di casa o un merito di quella che gioca in trasferta.

Contrariamente ad altri match l’Avellino, che in questa fase del torneo, si è dimostrata scarsamente capace di resistere agli attacchi degli avversari, ha saputo amministrare bene il tempo a disposizione. Chiaro che mister Biancolino voglia giocare di rimessa attendendo il momento buono per colpire. Altrettanto limpido che Aquilani voglia vincere. Per farlo deve superare in velocità gli schemi degli antagonisti. Da quel che abbiamo visto in campo di ragionamento c’é né anche troppo nel suo 3-5-2 e sorge il dubbio: il possesso palla è stato un modo tecnico e strategico per stancare le Aquile o il vero Avellino consapevole dei rischi che corre, gioca per il punto che muove – in ogni caso – la classifica mantenendolo in zona play-off sperando nella fortuna che al contrario della sfiga (che ci vede più che bene) è cieca? Vedremo nei prossimi 45′ cosa accadrà

SECONDO TEMPO  Nessun cambio da parte di Aquilani. Segno che ha totale fiducia nell’undici spedito in campo sin dal primo istante. Medesima scelta anche da parte di Biancolino.

AL 51′ si accende la lampadina della genialità di Cisse. Riceve la palla dopo un continuo fraseggio nelle vicinanze dell’area avellinese, poi lascia partire un diagonale talmente calibrato che va ad infilarsi all’angolo sinistro della porta difesa da Daffara. Rete eccellente che consente al “Catanza” di godere del vantaggio. E qui il match finalmente s’infiamma. I “Lupi irpini” avvertono gli artigli dell’Aquila e non ci stanno. Pigliacelli al 55′ riesce a respingere un tiro insidioso di Biasci che finalmente si fa vedere come ai tempi in cui indossava la casacca catanzarese. Dalla Capraro piovono cori e pretese “vogliamo vincere” si ode nell’aria. Biancolino provvede a una sostituzione spedendo nella mischia Besaggio al posto del falloso Kumi. Ma forse non gli basta perché al 63′ richiama Tutino e Missori preferendo loro Russo e Patierno.

L’Avellino tenta di trovare una soluzione ma negli effetti pratici si apre e la partita assume i connotati della classica partita dove chi è in vantaggio corre meno rischi di essere raggiunto e ha più chance di raddoppiare. Tuttavia al 66′ è ancora l’ex Biasci di testa a cogliere la traversa e le carte mescolate da Biancolino pare possano rivitalizzare l’ambizione avellinese.

Al 68′ Aquilani decide che è giunto il momento di rispondere al collega. Richiama il “bomber” Pittarello (che anche oggi ha lottato come un gladiatore e merita rispetto) e il marcatore di giornata Cisse, (una macchinetta in eterno movimento), e favorisce l’ingresso di Rispoli e Pandolfi. Poi Frosinini rileva D’Alessandro. Le opzioni di Aquilani tendono a far pensare al consolidamento del centrocampo per erigere un bunker all’esuberanza irpina. Al 78′ Besaggio allontana irregolarmente Rispoli in area e segna, potrebbe essere il pareggio per l’Avellino, ma è solo un’illusione e il grido di gioia resta strozzato nella gola dei 750 circa spettatori campani. Calzavara è attentissimo, vigila da pochi passi e annulla la rete.

82′ Biancolino osa ancora per recuperare lo svantaggio. Fa uscire Palumbo ed schiera una terza punta: Crespi. L’intenzione è quella di aggredire ancora. A dire il vero non è gradito l’atteggiamento tattico catanzarese che ha arretrato la trincea e sfrutta i rapidi rilanci in contropiede. Iemmello e Pontisso lasciano campo a Nuamah ed Alesi, quando il tempo regolamentare annuncia che si è ridotto a soli tre minuti giocabili… ma il recupero incombe e visti alcuni precedenti c’é poco da scherzare… Al 90′ sono concessi altri cinque minuti…e parte il count-down per la trepidazione finale.

Besaggio fa in tempo a vedersi stampare sul muso un bel cartellino giallo per atterramento di Alesi, poi è il turno di Rispoli. Chiaro che il match si è infiammato come puiò trasformarsi un fiammifero sfregato al’improvviso… ma è un fuoco di paglia. Calzavara emette il triplice fischio e il “Catanza” intasca i tre punti.

CONCLUSIONI  Sesta vittoria dell’era Aquilani e terza consecutiva. 25 punti in classifica, tanti, molti di più di quando lo scorso anno il melenso Caserta poggiava il suo deretano sulla panchina ed esibiva quell’espressione un po’ così che faceva pensare ai “menagrami”. Chi non gradiva Aquilani è stato ancora una volta puntualmente servito. Per quanto riguarda il resto: non è stata e non sarà una partita da ricordare per i tiri in porta: cinque in tutto; tre per le Aquile e due per il lupi. Rimane comunque una tappa importante perché in vista dei prossimi incontri che ve vedrà il Catanzaro atteso in casa del Bari allenato dal “sempreinpiedi” (nonostante gli esoneri) Vivarini. Ci si augura che anche al “comandante” possa essere servito – il venerdì 19 dicembre nell’anticipo – della 17esimna giornata – un bel piatto freddo, quello della vendetta. Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao

IL TABELLINO DI CATANZARO – AVELLINO 1 – 0

MARCATORI: Cissè al 51′

CATANZARO (3-4-1-2): Pigliacelli; Cassandro, Brighenti, Antonini; Favasuli, Petriccione, Pontisso, D’Alessandro; Cissè; Pittarello, lemmello. A disp.: Marietta, Pandolfi, Liberali, Di Chiara, Bettella, Nuamah, Verrengia, Oudin, Alesi, Rispoli, Buso, Frosinini. All.: Aquilani.

AVELLINO (3-5-2): Daffara; Enrici, Simic, Fontanarosa; Missori, Kumi (12’st Besaggio), Palumbo, Sounas, Cancellotti; Biasci, Tutino. A disp.: Iannarilli, Manzi, Cagnano, Gyabuaa, Palmiero, Panico, Russo, Lescano, Patierno, Crespi. All.: Biancolino

DIREZIONE ARBITRALE: Andrea Calzavara (arbitro) della sez. di Varese; assistenti Vittorio Di Gioia della sezione di Nola e Matteo Pressato di Latina. IV ufficiale,  Stefano Striamo di Salerno. AL VAR Matteo Gualtieri di Asti, e assistente Var (AVAR) Gianluca Manganiello di Pinerolo