L’addio del commissario straordinario Vincenzo La Regina all’Azienda Dulbecco di Catanzaro ha scatenato una serie di reazioni preoccupate negli ambienti della sanità calabrese. La segretaria di Aned Calabria Maria Larosa, in particolare, ha diffuso una nota molto eloquente che pubblichiamo di seguito.
“Dopo la morte del compianto professore Giuseppe Profiti la sanità calabrese sembra avere perso la bussola e la forza per evitare il baratro. Le cause del rischio baratro sono ben note e datate: carenza di organici, disorganizzazione dentro e tra gli ospedali, carenza di fornitura di medicine e materiali vari e, non ultimo, la scelta di manager aziendali dagli indecifrabili comprovati risultati. Mai come adesso la Calabria ha urgente necessità di avere manager aziendali dai risultati brillanti conseguiti nella gestione di aziende sanitarie importanti, per intenderci gente come l’ingegnere Massimo Scura, calabrese e anche commissario ad acta della nostra sanità. Chiedere per conferma ai cittadini toscani.
Oggi, rileviamo l’abbandono inimmaginabile dell’incarico di commissario dell’azienda Renato Dulbecco da parte del professore Vincenzo La Regina. Manager apprezzato per quanto positivamente prodotto in Calabria alla guida dell’azienda provinciale cosentina e al Materdomini prima e alla Renato Dulbecco di Catanzaro successivamente.
A tal proposito ricordiamo il contributo determinante di La Regina per l’effettuazione di nuova metodica non invasiva per la costruzione fistole ai dializzati per via percutanea al Materdomini. Presidente Occhiuto, sarebbe opportuno approfondire le cause di questo improvviso abbandono perché l’impressione – per noi comuni mortali – è che ci siano invisibili e inconfessabili problemi. La sanità calabrese è già in tilt!”.









