Catanzaro, prove tecniche di “Fiorita bis”: si dimette il direttore sanitario di don Pierino Citrigno

Dopo un colloquio con il sindaco Nicola Fiorita, da cui è emersa l’impossibilità di portare avanti il progetto originario, l’assessore Venturino Lazzaro ha riconsegnato il suo mandato. Queste dimissioni anticipano, dunque, il ventilato Fiorita Bis e potrebbe inserirsi in molte logiche, legate o meno, proprio al complesso maquillage dell’Esecutivo, forse addirittura un autentico stravolgimento, pianificato dal sindaco. Il quale, all’esito del colloquio con Lazzaro, ha accettato le dimissioni con un comunicato di circostanza. E non stiamo parlando di uno qualunque fra i membri della squadra di marca fioritiana, bensì uno dei due assessori nominati, insieme alla collega Marinella Giordano, quando Fiorita era ancora atteso dal ballottaggio.

Venturino Lazzaro è direttore sanitario del Centro Clinico San Vitaliano, la clinica del boss usuraio (don) Pierino Citrigno a Catanzaro. Il dubbio già quando era stato nominato era forte: Nicola Fiorita staba consegnando la “cassa” a don Pierino? Si parlava e si parla ancora dei soldi in arrivo con il PNRR sul welfare, aprendo un’autostrada al malaffare e rinsaldando così la sua alleanza con i coniugi cosentini, Capu i Liuni e Madame Fifì – Nicola Adamo ed Enza Bruno Bossio – suoi sponsor nella città capitolina e compari di truffa del buon Citrigno.

La trovata di marketing politico, annunciata con squillo di tromba da don Nicola Fiorita il prelato, si era rivelata una sorta di passepartout, perché Citrigno è quello che insieme alla cordata catanzarese guidata da Claudio Parente avevano cercato di comprare in saldo la clinica Sant’Anna, giusto per aumentare il loro potere di raccolta nella città. La difesa fu ad oltranza, così diceva bluffando il buon Fiorita, solo per essersi messo in piazza un solo giorno, un Primo Maggio, con una specie di flash mob fatto di selfie e qualche residuato bellico locale. Ma lui, Nicola Fiorita, difende la città dalla massomafia, così dice, tanto che consegnava le chiavi della cassaforte e del welfare al peggiore avvoltoio della sanità calabrese. Nel frattempo, tuttavia, qualcosa dev’essere cambiato… Per dovere di cronaca riportiamo la dichiarazione dell’assessore dimissionario. “E’ un passo al quale sono stato indotto – afferma Lazzaro in una dichiarazione all’ANSA – a causa dell’impossibilità di portare avanti il progetto originario che era alla base della mia nomina un anno fa”.
“Il mio gesto – aggiunge Lazzaro – deriva ovviamente anche da motivazioni politiche legate alla mia non appartenenza a schieramenti precostituiti”.
“Sono comunque soddisfatto – dice ancora l’ex assessore – del lavoro che é stato fatto e ringrazio il dirigente, Antonino Ferraiolo, e tutti i dipendenti, a vario titolo, dell’assessorato, del cui prezioso lavoro sono testimone. Auguro alla nuova Giunta che sarà varata di lavorare in un clima di serenità maggiore rispetto a quello che lascio io”.