Cara Befana,
ti scrivo con il cuore colmo di speranza, non per chiederti i soliti regali, ma per un desiderio più grande, che riguarda la mia amata città di Catanzaro. Vorrei chiederti di usare la tua scopa magica non per portare dolci o carbone, ma per restituire splendore e vitalità a Catanzaro, che oggi sembra un po’ trascurata.
Con la tua magia, potresti iniziare con la pulizia delle strade, liberandole dai rifiuti e dall’erba che ormai le copre in gran parte. Potresti asfaltare le vie che sono diventate veri e propri sentieri impervi, permettendo ai cittadini di muoversi liberamente, senza temere di inciampare in buche o strade dissestate.
Chiedo anche che tu possa far riaprire quei negozi del centro storico che hanno chiuso a causa di una crisi che sembra non finire mai, restituendo così un po’ di vita e movimento alla nostra città. Magari il tuo tocco potrebbe ridare vita anche al verde pubblico, che dovrebbe essere curato e mantenuto con maggiore attenzione, mentre le caditoie, spesso intasate, potrebbero essere svuotate e ripulite, per evitare disagi e allagamenti ogni volta che piove.
Ma non finisce qui, cara Befana. Ti chiedo di risvegliare anche i nostri politici e gli uomini di cultura, che da troppo tempo sembrano in uno stato di torpore, incapaci di restituire a Catanzaro la sua dignità. È giunto il momento che la nostra città torni a brillare, che i quartieri e il centro storico recuperino la bellezza di un tempo, che la cultura torni a essere un faro e che i servizi pubblici diventino davvero efficienti, al servizio dei cittadini. Sono certo che con il tuo aiuto e il tuo incanto, Catanzaro possa risorgere. A nome di tutti i cittadini affezionati e pieni d’amore per questa città, ti chiedo solo di farla risplendere di nuovo, come un tempo.
Con affetto e speranza,
Emanuele Cannistrà
Emanuele Cannistrà