Catanzaro. “Come morire di crepacuore in Calabria: ce lo spiegano Miserendino e Occhiuto”

LA VERGOGNA DELLE LISTE D’ATTESA INFINITE. LA SALUTE COME UN PRIVILEGIO DI CASTA. MISERENDINO: IN CALABRIA NESSUN PROBLEMA PER UN ELETTROCARDIOGRAMMA BASTA FARE UN CENTINAIO DI KM.
COME MORIRE DI CREPACUORE IN TERRA CALABRA: TE LO SPIEGA MISERENDINO

La salute come una merce. Se vuoi curarti paga e se non puoi pagare…peggio per te.
Rendere inefficiente il sistema sanitario è una geniale strategia per consegnarlo ai privati, calpestando l’art. 32 della Costituzione. Forse.
Di certo abbiamo letto la nota del Dott. Miserendino, commissario straordinario di “Azienda Zero”. Il Commissario risponde stizzito ad un anziano signore, impossibilitato ad eseguire esami urgenti nella propria città, invitandolo ad un giro turistico per la Calabria, per poter eseguire delle prestazioni sanitarie urgenti.

CATANZARO. IMPOSSIBILE PRENOTARE UN ECG AL CUP DELLA REGIONE (https://www.iacchite.blog/catanzaro-impossibile-prenotare-un-elettrocardiogramma-al-cup-della-regione/)

Il succo della nota del signor Commissario è la conferma di come sia impossibile eseguire un “elettrocardiogramma” nella città di Catanzaro.
Bisogna muoversi.
Com’è distante il mondo vellutato delle “autoblu” dalla vita quotidiana delle persone.
Ci sarebbe da chiedere al Commissario di Azienda Zero ma anche al suo “superiore” Commissario alla sanità Occhiuto come può una persona ammalata, vicina ai novant’anni, organizzare un tour per la Calabria. O magari perché il tour non lo fanno fare ai loro parenti. E se Miserendino non è calabrese, Occhiuto – purtroppo – lo è e quindi anche i suoi parenti, tra i quali ci saranno certamente persone anziane… 

A questo punto non rimane che alzare bandiera bianca ed invitare chi soffre a rivolgersi al privato, a pagamento…ed allora il posto per fare il sospirato elettrocardiogramma si trova immediatamente.
La salute in questo paese è un privilegio di casta, se puoi permettertelo ti curi altrimenti stai zitto.
Del resto queste sono le ovvie conseguenze delle folli decisioni di destinare ai privati le risorse necessarie per il funzionamento del servizio pubblico.
E così facendo il progressivo impoverimento e lo svuotamento del pubblico finisce per colpire innanzitutto le classi più deboli.

Curioso poi che nessuno abbia speso una parola su una circostanza davvero mortificante.
Quella che era tra le strutture ospedaliere più grandi e più efficienti del meridione, oggi non riesce a garantire un “elettrocardiogramma” nei prossimi anni.
Eppure dalla Regione ci tranquillizzano: “suvvia basta prendere la macchina e sobbarcarsi 100 km …oppure paga e stai zitto”.
Ma com’è possibile che, al netto della propaganda del presidente Occhiuto, se paghi il posto lo trovi subito altrimenti puoi anche morire?
Il messaggio è fin troppo evidente e chi fa profitto sulla nostra vita ringrazia.