La procura di Catanzaro e in particolare il procuratore reggente Vincenzo Capomolla, ormai alla fine del suo incarico e in procinto di trasferirsi a Cosenza, puntano il dito contro Giovambattista De Sarro, ex rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.
De Sarro è accusato di associazione per delinquere in qualità di utilizzatore degli stabulari, ovvero i laboratori di ricerca universitari, e responsabile scientifico dei progetti di ricerca. Secondo quanto emerso dalle attività di indagine condotte dai finanzieri del comando provinciale, l’ex rettore avrebbe impartito disposizioni sulle modalità di svolgimento delle attività di ricerca ma gravemente lesive degli animali coinvolti nei progetti e sulle modalità di rendicontazione dei progetti per occultare i presunti illeciti.
“Al vertice dell’associazione a delinquere si pone Giovambattista De Sarro – si legge nell’ordinanza -. Rettore dell’Umg dal 2017 al 2023 e in tale qualità utilizzatore dello stabulario, è il responsabile scientifico della maggior parte dei progetti che vengono svolti presso lo stabulario di Roccelletta di Borgia, avendo dunque il duplice interesse di mantenere attiva la struttura, unitamente a quella di Germaneto, seppure in presenza di numerose criticità. In veste di rettore, infatti, può concedere agli altri professori universitari di effettuare ricerche scientifiche in vivo, utilizzando le strutture e consentendo loro così di aumentare il proprio prestigio accademico e, di riflesso, quello dell’università di cui è rettore…
Tutti gli associati lo proteggono e in numerose intercettazioni viene fuori che “se crolla lui, crolla il sistema”. Ed è proprio De Sarro che coordina le attività del sodalizio mettendo in piedi la struttura associativa con lo specifico intento di poter tenere aperti gli stabulari, anche se non rispettano le condizioni imposte dalla legge.
De Sarro, così, si serve di Ernesto Palma, Nicola Costa e Fabio Castagna per gestire lo stabulario di Roccelletta di Borgia, e di Domenico Britti, sempre Nicola Costa e Giovanni Loprete per gestire lo stabulario di Germaneto e di tutti costoro insieme, quali membri stabiliti dell’OPBA (l’organo di controllo), per attestare falsamente il rispetto delle norme sul benessere degli animali nell’esecuzione delle ricerche scientifiche, così da evitare controlli e sanzioni ministeriali che avrebbero portato alla chiusura degli stabulari e alla immediata sospensione delle attività di ricerca in vivo.
Per tenere in piedi il sistema illecito, poi, coinvolge i membri dell’Asp Caparello, Viscomi e Poerio nell’associazione, i quali omettono sistematicamente i controlli in cambio di molteplici utilità. E’ egli stesso a consentire, da ultimo, a Maria Caparello la vittoria nella selezione per l’ammissione alla Scuola di specializzazione in Farmacologia e Tossicologia, in cambio del costante e continuo apporto del padre Giuseppe Caparello alle attività delinquenziali.
Caparello si rivela, inoltre, il soggetto più accorto nell’eludere le investigazioni: non appena De Sarro intuisce che l’indagine sta virando in una direzione che lo coinvolge – in virtù delle richieste di esibizione documentale sempre più specifiche che gli vengono rivolte – comincia a non parlare più di argomenti delicati in ufficio per evitare di essere intercettato.
A fianco di De Sarro, in qualità di promotore e organizzatore dell’associazione, troviamo Domenico Britti: egli ha assunto il fondamentale ruolo di di attestare falsamente il corretto mantenimento delle condizioni di benessere degli animali nonché di mantenere l’accordo corruttivo con Anselmo Poerio, attribuendogli numerose utilità….
Tra gli organizzatori e promotori dell’associazione figura anche Nicola Costa, in qualità di veterinario designato per lo stabulario di Roccelletta di Borgia. E anche Ernesto Palma. Il suo ruolo è sinteticamente definito da Britti in una intercettazione come colui il quale “è stato messo lì per coprire le porcherie…”. Oltre ad organizzare le attività del sodalizio al servizio degli altri professori universitari che hanno svolto attività di ricerca in spregio della legge nello stabulario di Roccelletta di Borgia, Palma ha costantemente mantenuto il rapporto corruttivo con i componenti dell’Asp veterinaria di Catanzaro. Anche Rita Citraro affianca costantemente il dominus De Sarro istruendo gli altri membri su come agire.
E tra i promotori e organizzatori dell’associazione a delinquere figura anche Giuseppe Caparello, che in funzione del ruolo apicale rivestito all’Asp veterinaria di Catanzaro ha sempre sviato i controlli ricevendo in cambio le succitate utilità per la figlia…