La Cosenza del pallone sta ancora smaltendo la delusione per la sconfitta nel derby col Catanzaro e sui social fioccano le analisi. A mente fredda, la rabbia ha lasciato il posto a considerazioni più generali sul campionato del Cosenza e finalmente si introduce quella che è l’inevitabile conclusione: al di là dei discorsi – pure giusti, per carità – su squadra e allenatore, la morale è che u pisci puzza d’a capu… Di seguito, tre analisi convergenti anche se con motivazioni differenti.
Il Catanzaro aveva entusiasmo, orgoglio e spirito di appartenenza. Ogni loro giocatore era concentratissimo e caricato a mille.
Noto, a differenza di Guarascio che in questi anni ha fatto di tutto per anestetizzare ogni entusiasmo con atteggiamento sprezzante verso i tifosi, frasi del tipo un tantinello, in linea con la pandemia, dove sono i soldi eccetera… oltre che azzerare la cosentinità come se il Cosenza non avesse una apprezzabile storia calcistica, vinto campionati di C e disputato onorevoli tornei di B, ha creato le basi per il risultato di ieri che viene da lontano.
Certe partite poi sono “la partita” e verranno ricordate anche tra 50 anni a differenza della tessera del tifoso che non deve impedire a tutti i gruppi di seguire la squadra specialmente in queste partite che non sono partite comuni.
Onore ai tifosi presenti al Ceravolo ed alla Curva Sud che hanno seguito la squadra difendendo la città.
15 esimo budget come società, niente di eccezionale!
I giocatori con più qualità sempre e solo prestiti… in queste condizioni è difficile immaginare un futuro diverso. (Innocenzo)
Paradossalmente la squadra ha giocato una buona partita ma non ha giocato un derby… non avrei nemmeno voluta vederla ma poi la tentazione è stata più forte.
Un tempo quella maglietta gliela avrebbero fatta mangiare! Ma oggi non è più un tempo…
Ho scritto e confermo che queste purtroppo non sono partite per il Cosenza, siamo completamente distanti da questo tipo di battaglie e mi sono seccato di ricordare: i ricordi mi aiutano a sopravvivere, ma non mi aiutano a vincere!
Io derby non ne voglio più fino a che non ci saranno 11 Tutino, 11 Martino, 11 Micai…voglio una vita senza derby ccu chirillà!!! (Carmelo)
Risultato come previsioni, quasi scontato. Non è certo questo il problema.
Quello che non è scontato è che tranne Micai, Martino e Tutino, gli altri sono uno scandalo a livello umano. Giocare un derby come fosse un allenamento è da conigli, non da calciatori.
Avere permesso al ludopatico di fare quello che voleva dopo il gol vuol dire una sola cosa: i giocatori attuali del Cosenza della maglia se ne sbattono altamente. Napolitano o De Paola gli avrebbero fatto saltare i denti.
Ma d’altronde un giocatore ha valore anche per il suo carattere e se il valore si traduce in soldi, sono quelli che Guarascio non vuole spendere mai. Abbiamo quello che spendiamo.
Una squadra di fessi, che valgono quanto vale un fesso. (Sergio)