Catanzaro e il suo Capodanno “sottovuoto” ormai deciso e dichiarato

Catanzaro e il suo Capodanno “sottovuoto” ormai deciso e dichiarato.
di John Nisticò

Se nello sforzo di riuscirne avvincenti solo per averci provato, nel creare un minimo di programma delle festività tra effetti speciali e coreografiche sonorità, trovassimo “regolare” il modo con cui si svolgono le procedure, potremmo sentirci parte integrante di tutto questo, figlio di un confronto tra Assessorati e quelle inconsiderate associazioni culturali del posto, che sulla costituzione di altre più recenti, sarebbero forse poco adatte?!
Rileviamo ancora una volta, che seppur conferito mandato assessorile a seguito delle recenti elezioni a sindaco di nuova giunta, bisognerebbe mantenere quel “democratico” e più volte da me stesso sollecitato confronto, sinonimo guadagnabile di autorevolezza in carica e, dunque, al servizio del cittadino.

Quanto possa essere fondamentale il dialogo tra le parti è riscontrabile sulle grandi capitali, ma anche nei borghi la civica condotta istituzionale edifica grandi opportunità di crescita culturale, fino a riscontrarne esiti non solo personali, dunque, della collettività.
Organizzazione, competenza, ampliamento della conoscenza quando il team di “giovani” amministratori, dimostra di trovarsi alle prime “armi”.

Intervengo opportunamente sulla questione, quale responsabile culturale di Catanzaro e del CDU con a Capo il Presidente Mario Tassone e Segretario Vito Bordino, questo per sollecitare gli schieramenti di maggioranza e opposizione, a voler “sperimentare” quanto appena espresso, trovandosi al “centro” di una prestigiosa responsabilità governativa del capoluogo di regione.

La programmazione degli eventi culturali, prevista in un ragionevole tempo organizzativo, si rivelerebbe più aggiornata nell’audìre e verificarne sondaggi di preferenze, importanti e necessari, assieme a professionisti del settore artistico-culturale, con l’ unico ed unanime fine di mero “successo” verso nuove idee e per ogni tipo di pubblico.
Si confida in scelte di assoluta trasparenza, al di sopra dei gusti personali, quando ai bordi di questa nostra somigliante “periferia”, vista la presente inerzia agli angoli del centro città, grandi nomi dello spettacolo si alternano senza passare minimamente da questo intristito capoluogo che, stranamente resta in panchina con scarso riverbero di notizie e decantato rinnovamento.

Equita’ e pari opportunita’ sono punti cardine del nostro futuro e quello dei nostri figli, avvolti, magari, da una “buona” politica che si preoccupi e si interessi di includere anche le ambizioni della gente intorno, mirando alla libera espressione di formazione socio-culturale e prevista sin nella Costituzione Italiana, dove ben esplicato permane doverosamente di non mancare e supportare ogni forma di arte locale fino al possibile raggiungimento evolutivo dei risultati che ognuno riesce a prefiggersi anzitempo nel volersi realizzare anche in senso professionistico.

Si voglia adottare, almeno, quel criterio che tutela le intenzioni e faccia usufruire di spazi aperti e strutture pubbliche in assoluta trasparenza di scelte e preferenze, per condividerne storia e multimedialita’, quale era digitale a portata di tutti verso altri.
Il percorso amministrativo odierno che il Comune di Catanzaro affronta con “faticoso” impegno, meriterebbe un fluido di intenti che a più parti fornissero la giusta sincronia, ma partendo dal “precario” settore “urbanistico” fino a raggiungere quello più incerto del “turismo”, tanto altro ancora resta da attuare e risolvere, in un quinquennio che potrebbe scardinarsi dalla precedente fase di letargo attitudinale, forse, ancora nocivo e, speriamo, non ereditato, verso lo sviluppo del territorio, tra lacune strutturali, ambientali di carattere idro-geologico incombente come progetto primario di “manutenzione” e risolvibilità.
Il CDU continua a pronunciarsi nel poter sensibilizzare su principi e valori di una encomiabile democrazia, ben scritta da uomini e donne operanti in mezzo agli altri, mentre sanno e vogliono decidere mai prima di “confrontarsi”.
Buon anno a tutti, (in)felici e (s)contenti!