Catanzaro. Gestione degli impianti pubblicitari, il Comune prepara il giro di vite per i furbetti

Il tema degli impianti pubblicitari è importante e strategico per le stesse casse dell’ente, per questo i consiglieri comunali intendono approfondirne la prospettiva e le azioni già messe in campo. Già da domani si partirà infatti con una serie di audizioni volte ad approfondire la tematica, partendo dalla situazione attuale per arrivare al bando in via di predisposizione da parte dell’amministrazione.
Già nelle settimane passate a Palazzo De Nobili si è svolta una riunione operativa per definire i dettagli di un provvedimento che potrebbe portare l’ente a incamerare almeno 2,5 milioni di euro all’anno (stando a una stima risalente a circa 10 anni fa). Senza trascurare l’aspetto sanzionatorio rispetto al passato abusivo, sul quale sono accesi già da qualche tempo i fari della Polizia locale.
In commissione – sono coinvolte quelle Vigilanza e controllo, Patrimonio e Urbanistica – si partirà proprio dal comandante Vincenzo Ruocco che illustrerà l’attività di verifica e repressione svolta negli ultimi mesi, durante i quali sono state elevate diverse multe verso quelle società non in regola con canoni e autorizzazioni per l’utilizzo dei cartelloni 6×3: solo a inizio 2024 si aggiravano intorno ai 40mila euro (su 150 impianti, circa due terzi sono risultati fuori norma).

Ma nella serie di audizioni programmate saranno impegnati anche gli assessori competenti e i dirigenti a partire dalla vicesindaca Iemma (per l’urbanistica) ad Antonio Battaglia (Patrimonio) passando rispettivamente per i dirigenti Giovanni Laganà e Diana Minniti. Un modo per approfondire il tema e avere piena contezza di quale obiettivo l’amministrazione Fiorita intenda perseguire attraverso il bando.

Stando a quanto trapelato finora, il governo cittadino intende sì fare cassa, ma anche mettere ordine a una situazione di oggettivo caos determinato dall’abusivismo contro il quale, dunque, è già all’opera la Polizia locale. Per essere a norma, occorre avere versato il canone (circa 300 euro allì’anno) e avere ottenuto il via libera urbanistico.

Nel corso degli ultimi mesi è stato svolto un censimento degli impianti e sono state anche delineate le aree che in futuro dovranno ospitarli. Di conseguenza, una volta che il bando avrà dispiegato i suoi effetti, il concessionario avrà anche il compito di riorganizzare le strutture. Parallelamente dovrà essere compiuta una valutazione della sorte degli impianti non in regola: questi infatti potrebbero essere demoliti oppure acquisiti al patrimonio comunale purché rientranti all’interno delle aree individuate dal Comune e poi dati anch’essi in concessione. Il “faro” di tutta l’operazione – a partire dal bando – sarà il regolamento che disciplina il settore e che risale al 2018. Fonte: Gazzetta del Sud