Catanzaro. I seguaci di Calenda aprono la crisi. Fiorita: “Se hanno i numeri, mi mandino a casa”

Si apre ufficialmente la crisi a Palazzo De Nobili. L’amministrazione del sindaco Nicola Fiorita entra nella fase probabilmente più delicata e incerta dei suoi due anni e mezzo alla guida del Comune. A neanche quattro mesi dall’accordo che aveva portato a una nuova maggioranza e a una nuova Giunta, il gruppo di Azione annuncia il ritiro dell’appoggio esterno. «Una diversa visione di interpretare la politica e una diverso approccio alle modalità operative di organizzazione e rilancio della macchina amministrativa – scrivono in una nota Valerio Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi – ci inducono a ritirare l’appoggio esterno al governo cittadino». Secondo i consiglieri di Azione «questo centro sinistra non ha l’ambizione di ridisegnare un perimetro all’interno del quale costruire le premesse per una nuova stagione politica nella nostra Città».

Azione parla di «andamento lento» nella conduzione dei tanti e complessi aspetti gestionali e nessun cambio di passo. «La sensazione – aggiungono – è che ci si adagi su prassi consolidate nel tempo e che, nonostante l’impegno profuso dal nostro gruppo e da qualche assessore in questo breve periodo, non si percepisce alcuna reale volontà e/o capacità di cambiamento. E, cosa ancora più importante, non la percepiscono la gran maggioranza dei nostri concittadini molti dei quali in questo “cambiamento” avevano creduto esprimendo il voto per l’attuale amministrazione». Azione sostiene di aver provato ad incidere «senza però riuscire a vedere risultati tangibili sull’amministrazione né prospettive di rilancio politico. I cittadini hanno necessità di risposte concrete ai loro bisogni partendo dalle piccole cose». I tre consiglieri bocciano l’amministrazione Fiorita convinti che «i quasi tre anni trascorsi abbiano ulteriormente danneggiato la nostra comunità e tutte le incoerenze politiche che hanno caratterizzato il cammino di questa Amministrazione stiano facendo pagare un prezzo altissimo alla nostra città». Per i tre consiglieri di Azione non resta che staccare la spina e tornare alle urne, «la miglior opzione per il bene della città».

LA REPLICA DI FIORITA

“Rispetto la decisione del gruppo di Azione di ritirare il sostegno esterno al sindaco e alla giunta, anche se onestamente stento a comprenderne le ragioni, visto il buon lavoro che abbiamo avviato assieme in questi mesi su una serie di dossier. Noi continuiamo nel nostro lavoro per la città, consapevoli delle difficolta ma anche di aver raggiunto buoni risultati ( e lo illustreremo lunedì nella conferenza stampa di metà mandato) e dell’esigenza di assicurare stabilità all’azione di governo cittadino”. Così in una nota stampa il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, relativamente alle dichiarazioni del gruppo di Azione che ha deciso di lasciare la maggioranza in consiglio comunale.

“La scelta di Azione – afferma il sindaco – non modifica il quadro politico uscito dalle elezioni poiché i tre consiglieri sono stati eletti in contrapposizione con il sindaco vincente. Quanto all’ipotesi di un ritorno alle urne, ventilata dal gruppo di Azione in evidente combinazione con una frangia di Forza Italia, ricordo solo che la legge fissa esplicitamente i meccanismi per arrivare a questa soluzione per iniziativa dei consiglieri. Senza l’attivazione di questi meccanismi, che prevedono una maggioranza assoluta, il sindaco eletto democraticamente è pienamente legittimato a proseguire nel suo lavoro. Sono convinto che i risultati che stiamo ottenendo (solo nei giorni scorsi abbiamo incassato la consegna dei lavori di via Carlo V, l’ampliamento delle funzioni nel porto, il recupero di Palazzo Fazzari) e quelli che otterremo già nelle prossime settimane ci garantiranno una “maggioranza della responsabilità e del fare” molto più solida delle manovre di palazzo”.