Catanzaro, in Consiglio tutti “pronosticano” Sergio Abramo candidato

Negli ambienti politici di Catanzaro ormai il tam tam diventa sempre più insistente: sarà Sergio Abramo il candidato designato da Forza Italia per il centrodestra unito alle prossime regionali? Gli indizi iniziano ad essere abbondanti, a partire dalla toccata e fuga romana del sindaco di Catanzaro di ieri, maldestramente smentita e che potrebbe preludere all’ormai scontato addio a Mario Occhiuto, sommerso dai fallimenti, compreso quello del Comune.

Il consiglio comunale di Catanzaro, tuttora in corso, è dominato dal tema della candidatura di Abramo e le dichiarazioni dei vari consiglieri ormai vanno tutte a parare in un’unica direzione: quella di Abramo alla Regione.

Sergio Costanzo, capogruppo di Fare per Catanzaro, sostiene che il sindaco Sergio Abramo stia lavorando sotto traccia per la sua candidatura alla guida della Regione. E che a Lamezia, alla prima convention pro Occhiuto, abbia recitato… “Se Abramo dovesse candidarsi alla Regione manderebbe a casa questo consiglio comunale. Spieghi il sindaco perché vorrebbe fare ciò? Perché chiede la poltrona più alta? La storia ha bocciato il modello Occhiuto a Cosenza, il modello Scopelliti a Reggio ma, anche, il modello Catanzaro a Catanzaro. Le parole di Salvini dimostrano che la Lega ha bocciato sia la candidatura di Occhiuto che quella di Abramo. La maggioranza di Abramo non esiste più. Comunque vada a finire questa guerra fratricida, è finita l’epoca di Abramo”.

Giuseppe Pisano, capogruppo di Officine del Sud: “Il centrodestra  deve guardare alla piazza e non al Palazzo. L’auspicio è che i venti capitolini arrivino qui, regalandoci l’unità politica e la forza per guidare la Calabria nei prossimi cinque anni. Ma la mia mente è rivolta a Catanzaro che necessita di una serie di interventi chiave. Ma la parola d’ordine deve essere…unità”.

Dovremmo pensare alla città di Catanzaro”, tuona Roberto Guerriero. “Si parla di candidature alla Regione. Ma non si parla di progetti. Si parla solo ed esclusivamente di ambizioni personali, pur legittime. Si diventa uomini buoni per tutti i tempi. Pisano ha dato un ultimatum al sindaco dicendogli “guarda che questo governo cittadino deve andare avanti fino alla fine dei cinque anni”. Noto un grande timore: lo scioglimento di questo Consiglio dopo sei mesi. Un timore per molti consiglieri comunali”.

“Poco mi interessano le faide interne alla maggioranza”, afferma Gianmichele Bosco. “Questa faida potrebbe, però, interessare la nostra città. Alla città di Catanzaro interessa sapere se il sindaco ha interesse a continuare ad occuparsi di essa posto che il metodo politico è incondivisibile. La città è paralizzata in tutti i settori. Unico interesse del sindaco è la presidenza della Regione. La cittadinanza deve conoscere le reali intenzioni del sindaco sia nel caso in cui dovesse raggiungere l’obiettivo della Regione sia nel caso in cui lo dovesse raggiungere perché, ormai, il suo disinteresse per la città è palese”.

Nicola Fiorita: “Vivete una consiliatura che non è mai nata. Abramo non ha più voglia di fare il sindaco: è un passaggio ragionevole. Abramo ha voglia di una rivincita, di un incarico più prestigioso. Abramo milita da sempre in un solo partito che si chiama: Forza Abramo. Ogni volta che vince Abramo, e Abramo vince spesso, perde Catanzaro”.

Giovanni Merante: “Questo consiglio comunale deve andare a casa perché non dibatte o perché lei (Abramo, ndr) è il candidato alla presidenza della Regione Calabria?. Sindaco, lei deve dare dei chiarimenti. Un mese fa si è definito un uomo di Forza Italia e ha detto che si sarebbe adeguato alle decisioni di FI. Mi auguro che questo consiglio comunale lo possa accompagnare in questa nuova avventura perché lei è il migliore in questo momento. Ho, però, la necessità di capire qual è la sua posizione rispetto a Forza Italia. Se lei dovesse essere candidato, io sarò al suo fianco. Ma ci spettano dei chiarimenti. Ma se lei non dovesse essere candidato, mi preoccupa la fine che farà questo civico consesso”.