Sono in corso dalle prime ore dell’alba due maxi-operazioni della Polizia di Stato in Calabria contro la ‘ndrangheta, una a Reggio e l’altra a Catanzaro. Colpiti duramente gli interessi economici delle cosche con arresti e sequestri di società, beni immobili e rapporti bancari.
I poliziotti della Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretti dalla Procura Distrettuale reggina, stanno eseguendo un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di esponenti e fiancheggiatori del clan Pesce di Rosarno. L’indagine ha permesso di far luce sui fiancheggiatori della latitanza del boss Marcello Pesce, arrestato a dicembre 2016 e sulle dinamiche economiche legate soprattutto al trasporto su gomma nella piana di Gioia Tauro (RC).
Contestualmente la Squadra Mobile di Catanzaro, diretta dalla locale Procura Distrettuale, sta eseguendo un provvedimento di sequestro per alcune aziende operanti prevalentemente nel settore delle costruzioni, per un valore di alcuni milioni di euro. Si tratta di aziende riconducibili al pentito Gennaro Pulice, alla moglie e ad alcuni suoi prestanome. I sequestri sono stati effettuati a Catanzaro, Lamezia Terme, in Piemonte e in Abruzzo. Entrambe le operazioni sono state coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato.