Catanzaro, la partita di Colao: “Aquilani docet, Cisse segna e i giallorossi passano in rimonta a Mantova: ride bene chi ride ultimo”

di Riccardo Colao

Fonte: L’Italiano

MANTOVA – La prima cosa che ci fa strabuzzare gli occhi è la lettura della formazione catanzarese. Aquilani punta le sue chance su Buglio, D’Alessandro e Pandolfi  mentre lascia in panchina Pontisso, Di Chiara e Iemmello. Avrà fatto bene? Ha indovinato le mosse giuste? Lo scopriremo solo assistendo a questa partita che in un clima di serata piuttosto freddina e dal cielo nuvoloso si preannuncia importante sia per il Mantova che per il Catanzaro… Ai Giallorossi serve far risultato: un pareggio o una vittoria, l’importante è uscire indenni dallo stadio Martelli.

PRIMO TEMPO – Si va negli spogliatoi col risultato di 1 a 0 in favore del Mantova. Ma è un dato bugiardo: nel senso che al di là del gol che ha spinto i “Lumbard” ad apparire i dominatori è stato poi il “Catanza” che ha fatto la partita e che ha tentato sino all’ultimo istante di recuperare il pari. Ma andiamo con ordine. La formazione allenata da Possanzini ha sfruttato una magia di Mancuso che si è ritrovato la sfera, grazie al rimpallo che poi gli ha consentito di tagliare e beffare Pigliacelli dopo appena 7 minuti. Il “ghepardo” giallorosso aveva intuito la direzione e di sicuro sarebbe riuscito a ribattere ma la traiettoria diabolica era di quelle che vanno dal basso verso l’alto e il cuoio lo ha superato scuotendo la rete con suo gran disappunto e meraviglia.

Il “Catanza” si è ripreso subito dal KO e ha rialzato la testa per togliere ogni dubbio su una sua eventuale azione remissiva. Ha ragionato. Ha costruito un gran bel numero di proposte per arrivare in zona tiro. Petriccione ha architettato bene la regia dal basso e sia Rispoli, che Favasuli che D’Alessandro hanno animato e spinto in profondità. Deliziose le giocate di Cisse che ha stantuffato sulle fasce, al centro e persino in difesa. Poi ci hanno provato al 10′ Brighenti (fuori misura), e Rispoli al 16′ con parata di Festa. Il Mantova ha compreso che non avrebbe resistito alla ragnatela “aquilana” ed ha provato a impensierire in rapidità. Belle le azioni partecipate da Caprini (colpo di testa su cui si oppone Pigliacelli al 12′), Paoletti, Bragantini e dal sempre mobile Mancuso. E ci è voluto ancora un gran Pigliacelli che al 26′ e al 27′ ha dimostrato grande abilità. Nel primo caso, con un balzo degno del miglior Tarzan (e senza liana) ha sventato l’insidiosissimo tiro da calcio piazzato di Artioli… Nel successivo minuto ha neutralizzato il tentativo al volo, di raddoppiare, da parte di Paoletti.

Trascorso l’istante di aggressività mantovana Il “Catanza” ha ripreso a macinare possesso palla spingendo i “virgiliani nella loro metacampo e costruendo alti volumi di gioco…belli a vedersi magari improduttivi sotto il profilo del gol. Ci è andato però vicinissimo Cisse (ma si legge Sissè) quando di testa su slalom di Favasuli ha colto il palo. Hanno provato l’ebrezza del “quasi gol” Rispoli che ha sparato alto al 32′ e Pandolfi al 42′ che avrebbe potuto gestire meglio un pallone “lisciato”. Poi il tempo regolamentare è scaduto come la polvere nell’imbuto della clessidra e Trimboli si è reso pericoloso. Quando Marchetti ha lasciato esalare l’ultimo istante del primo tempo chi ha tirato un sospiro di sollievo sono stati i tifosi locali. L’inedita formazione varata da Aquilani ha sorpreso piacevolmente. Si è visto in azione un gioco spumeggiante e brioso e questo lascia ben sperare nel diverso esito a fine match. Magari è una sensazione, magari si finisce per indovinare. Staremo a vedere…

SECONDO TEMPO  Coloro che avevano criticato Aquilani, quelli che sputavano sentenze sul nuovo mister e che annunciavano esoneri anticipati sono serviti. Il tecnico giallorosso insegna calcio a tutti e in particolare al collega Possanzini con una lezione magistrale mai scritta nei testi del calcio giocato. In svantaggio è riuscito a ribaltare il risultato e addirittura a vincere. Come abbia fatto… proviamo a spiegarlo per quel che s’é potuto vedere mentre il match ormai spento si è avviato a mini risse tra i protagonisti. Soprattutto tra i “Lumbard” che non vogliono starci visto il risultato finale che li boccia ancora e che anticipa la crisi. Forse è Possanzini che rischia il posto… Staremo a vedere.

Il pareggio dei Giallorossi è arrivato al 67′ quando un cross dello sgusciante Favasuli si è tramutato nell’assist al contrario per il difensore Mayer che ha così realizzato lo “splendido” autogol. Ma in precedenza Brighenti aveva colto persino la traversa e dopo il palo di Cisse (nel p.t.) qualcuno avrebbe potuto ipotizzare che avremmo assistito all’ennesimo gran festival della “sfiga”. Poi Aquilani ha calato le mosse che gli han aperto la strada verso il successo. E che s’inventa? Rispolvera dagli “armadi” il leader Iemmello, il forte Pontisso e “l’oggetto misterioso” Nuamah. I tre moschettieri imprimono una potenza straordinaria alla già forte pressione esercitata dalle Aquile. Il Mantova si difende come può ma l’azione dei giallorossi è simile all’onda che travolge mentre i “Lumbard” non sono scogli insormontabili.

Cisse (sempre lui, la “perla nera”) dalla fascia sinistra accarezza il pallone e imprime la traiettoria impossibile per Marco Festa e … festeggia il 2 a 1 al 75′. I tifosi catanzaresi sugli spalti esultano come mortaretti a Piedigrotta. L’esplosione è incontenibile mentre il gelo avvolge la curva mantovana. E non è finita perché i “Lumbard” hanno pur sempre ancora tanta birra da spillare e si spingono alla ricerca del pareggio. La “trappola” di Aquilani si è appena aperta per accoglierli.

Il tecnico romano ha capito di tenere in pugno la gara e si gioca qualche altro cambio (con Di Chiara che rileva Pandoldi) e mentre i tempo trascorre Favasuli (attento, generoso, instancabile e stantuffante) approfitta del rinvio nelle retrovie per incunearsi e far festa al portiere che si chiama Festa! 3 a 1… è il tripudio per gli spettatori di fede giallorossa perché è in arrivo la seconda vittoria consecutiva e la prima in trasferta del 2025-26… Tra i mantovani c’é chi come Bonfanti tenta di gettarla in caciara… assistiamo a qualche spintone… a epiteti vari e gestacci poi Marchetti, arbitro efficiente che ha saputo tenere in pugno il match, dopo 4 minuti di ulteriori speranze per i locali, emette il triplice fischio mentre Iemmello e compagni se ne vanno in curva a festeggiare coi supporters giunti sempre numerosi anche qui in terra lombarda.

CONCLUSIONI  Ci sarebbero tante cose da dire, aggiungere e raccontare sui “criticonzoli” da strapazzo che han gettato fango sul trainer Aquilani… accusandolo di non essere in grado di dirigere i suoi ragazzi… Ma quando si ha ragione, si ha anche il diritto di stendere il velo pietoso necessario a obliare le tante sciocchezze apparse sul web dai pirla di giornata… In passato certe opinioni blasfeme non sarebbero andate al di là dell’uscio di tutti i tradizionali bar dello sport… La realtà è sempre quella che esprime il proverbio del “ride bene chi ride ultimo”… La formazione “aquilana” balza al 12° posto che vale il centro della classifica e la piazza per spiccare il volo verso l’alto. Domenica sulla pista del Ceravolo atterra il Venezia. Siamo sicuri che assisteremo ad un’altra gran bella partita come quella di stasera. Bagnata nel finale dalla pioggia ma pure dalla grandinata di reti a chicchi metà gialli e metà rossi!

Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao

MANTOVA – CATANZARO 1-3

MARCATORI: 7′ pt L. Mancuso (M), 23′ st Mayer autorete (C), 30′ st A. Cissè (C), 35′ st C. Favasuli (C)

MANTOVA 1911 (4-3-3): Festa; Mullen, Cella, Castellini, Maggioni; Paoletti (62′ Majer), Artioli, Trimboli (62′ Pittino); Bragantini, Mancuso, Caprini. All.: Possanzini

US CATANZARO 1929 (3-5-2): Pigliacelli; Cassandro, Antonini, Brighenti; Favasuli, Rispoli (58′ iemmello), Petriccione, Buglio (58′ Pontisso), D’Alessandro (58′ Nuamah); Cisse, Pandolfi (87′ Di Chiara). All.: Aquilani

ARBITRO dell’incontro: MARCHETTI; ASSISTENTI: SCATRAGLI – COLAIANNI; IV UFFICIALE: TERRIBILE; VAR: SANTORO; AVAR: FERRIERI CAPUTI

NOTE: molto nuvoloso, circa 13 gradi; terreno in erba naturale;

SPETTATORI: forte presenza di supporters giallorossi

AMMONITI: Brighenti (Cz), 89′ Antonini (Cz)

NOTE: Cielo nuvoloso, Temperatura 13°; terreno in erba naturale;