Catanzaro, la partita di Colao. Aquilotti, Aquile e Aquilani. Al Picco tanto gioco, zero gol

di Riccardo Colao

Fonte: L’Italiano (https://www.litalianonews.it/calcio-b-la-spezia-catanzaro-aquilotti-aquile-e-aquilani-al-picco-tanto-gioco-zero-gol/)

LA SPEZIA – PRIMO TEMPO – Il Catanzaro che scende in campo non ha più alcun riferimento evidente con quello di Vivarini e men che meno con quello del “cap’e muntuna” emigrato sulle spiagge adriatiche. Il Catanzaro disegnato da Aquilani fa storcere il muso a più di un tifoso presente sugli spalti del Picco non appena si ode la formazione che scende in campo; ma si dimostra ugualmente efficace quanto realisticamente presente nell’azione di contrasto e di contenimento dello Spezia. I locali – dopo circa una mezz’ora di possesso palla più giallorosso che bianconero – si rendono pericolosissimi con due tiri. Il primo quello di Candela manca poco che possa fare la barba al palo; il secondo viene intercettato da un paratone di Pigliacelli che riesce a deviare un rabbioso tiro di Esposito avvantaggiato da una deviazione che avrebbe potuto ingannare il grande portiere catanzarese.

Fosse stato un incontro di boxe anziché un match di football lo Spezia avrebbe potuto considerarsi in vantaggio sul taccuino arbitrale. Ottime le prestazioni di Rispoli e Verrengia. Grande il lavoro di Pittarello che nonostante non facesse paura col il n°90 dietro le spalle non si trasforma neppure in Lancillotto esibendo il n°8. Scherzi a parte il calciatore ha attirato su di sé l’attenzione di almeno tre difensori spezzini e ha consentito ai suoi compagni di squadra di poter reggere contro la formazione di casa che non è più quella dell’anno precedente ma non è neppure da sottovalutare. In ogni caso il primo tempo si spegne a reti inviolate come pure apprendiamo dagli altri campi. Giunge la notizia della vittoria del Mantova sul Pescara e spendiamo volentieri un’avemaria ed un paternoster per mister Vivarini che continua a rimediare sconfitte.

SECONDO TEMPO – Al triplice fischio finale dell’ottimo arbitro Rapuano (sopraggiunto dopo 6 minuti di recupero) Spezia e Catanzaro hanno concluso la seconda gara del torneo in perfetta parità. A noi il gioco praticato da Aquilani è piaciuto e non poco perché nella ripresa la manovra si è velocizzata grazie anche ai guizzi di Favasuli e di Rispoli. Le Aquile giallorosse – nel complesso – hanno lottato con caparbietà e grande impegno. Si sono difese bene ed hanno mantenuto un discreto possesso palla. Giusto rilevare che non v’è stata sudditanza psicologica e se non fosse stato per quella trentina abbondante di ripetuti falli subiti dai catanzaresi le cose sarebbero potute andare al di là del pareggio a reti inviolate. Aquilani non ha sbagliato una sola mossa. Intelligente la scelta dell’11 che è entrato in campo e che ha mantenuto la presenza sino a quasi al 60′. Poi per esigenze tattiche e per necessità fisiche sono subentrati Buso, Di Chiara, Nuamah e Frosinini. Il “Catanza” non ha arretrato di un millimetro ed è rimasto compatto nell’attesa di poter sferrare un colpo vincente. Ci ha provato D’Alessandro prima e Di Chiara dopo. Due gran bei tiri ma al di sopra e al di là dei pali. Il capitano Iemmello lo abbiamo visto più volte sollecitare a parole il passaggio da parte dei compagni. C’é stata qualche incomprensione e la sua presenza a centrocampo si manifesta sempre come un’ombra che incombe sull’esito del risultato. Se n’é reso conto Luca D’Angelo che ha provveduto a costruirgli intorno una gabbia di stinchi e di glutei. Lo Zar ha fatto quel che ha potuto e quando gli è riuscito di calciare a rete il tiro è stato annullato da qualcuno degli spezzini che ha immolato il deretano pur di salvare la porta difesa da Diego Mascardi. Lui è stato inoperoso e poco indaffarato e però mai sicuro di uscire totalmente indenne.

CONCLUSIONI – Un punto al “Picco” non è disprezzabile. I Bookmaker davano vincente lo Spezia mentre riservavano più di 5,5 punti in caso di vittoria del “Catanza”. Segno che non era scontato il risultato positivo per i ragazzi di Aquilani. In considerazione che anche al Barbera il Palermo non è andato al di là del risultato ad occhiali e che su tre match tutti si son chiusi in parità il sabato del “villaggio cadetto” non ha modificato gli equilibri. In previsione dello stop per la partita della Nazionale riteniamo che la formazione possa recuperare energie e spunti tattici per arrivare al terzo incontro del campionato, tra un paio di settimane, contro la Carrarese al Ceravolo. Magari il buon Calabro, come sovente è accaduto, potrà offrire l’occasione ad Aquilani di cogliere la prima fuga per la vittoria. Giallorossamente vostro,