di Riccardo Colao
Fonte: L’Italiano (https://www.litalianonews.it/calcio-serie-b-juve-stabia-catanzaro-mezzogiorno-di-fuoco-vespe-volanti-e-pungenti-le-aquile-di-caserta-verso-i-play-vaff/)
PRIMO TEMPO – Il “mister” prima dell’avvio del match dichiara la novità. «Siamo in una fase intensa del campionato e ho una rosa che mi consente di far rifiatare alcuni giocatori. Mi aspetto risposte importanti da chi finora ha giocato meno e avrà l’occasione di mettersi in mostra». Chissà cosa avrà voluto intendere visto che allo “starting” è presente ancora come punta avanzata il gladiatore Pittarello preferito al bomber Biasci… mentre al posto di Petriccione compare Coulibaly.
Un collega vicino commenta: “di sicuro Biasci entrerà nel secondo tempo quando il Catanzaro si troverà in svantaggio”. Senza farcene accorgere palpiamo i “cabasisi” che non aspettano altro di girare vorticosamente per far scattare la modalità “drone” per sorvolare il manto del Menti ove sugli spalti si respira aria euforica da parte dei tifosi locali e una rappresentanza, meno folta del solito, ma sempre vociante degli ultras giallorossi fatti entrare addirittura dopo venti minuti dall’inizio. Il “Dio Eolo” gioca con la maglia della Juve Stabia e ha favorito i tiri rabbiosi di Candellone mentre ha determinato problemi persino ai passaggi arretrati dei Giallorossi.
Ma entriamo nel commento. Il Catanzaro nel primo tempo non è esistito. Si è giocato ad una sola porta, quella difesa da Pigliacelli che ha parato tutto tranne un colpo di testa di Mosti al 25′ e nulla ha potuto sul rigore calciato da Candellone al 41′. Il penalty è stato visto dall’occhio cinico e clinico del barese al Var su una posizione incredibilmente assurda di Scognamillo. Il difensore scivolando ha toccato involontariamente il pallone strisciante sul terreno co braccio sinistro steso come capita a quelli che stan cadendo; il pallone poi era stato ben deviato da Pigliacelli. Un rigore assurdo che Monaldi, richiamato a rivedere alla moviola, ha decretato e purtroppo ha condotto al risultato già tragico per le Aquile sul 2 a 0 a favore delle Vespe. Quel che stiamo assistendo al Menti (al momento) è ancora peggio di ciò che abbiam visto al Ceravolo contro il Palermo. Iemmello va in rete sul finire del primo tempo ma è in fuorigioco e nulla cambia. Si va al riposo con due punture velenose delle Vespe, dieci tiri in porta mentre nulla ha visto arrivare Demba verso i pali della porta da lui difesa. E a questo punto c’é da domandarsi: Caserta ma chi ti ha dato il patentino di allenatore? Chi ti ha promosso “mister” a Coverciano? Il celebre Oronzo Canà, si anche lui, oggi avrebbe saputo fare di meglio.
SECONDO TEMPO – L’avvocato Agnelli sgattaiolava via dalla tribuna dopo una ventina di minuti dall’inizio della ripresa. Noi dobbiamo restare per spirito di servizio ma francamente andremmo via rinunciando ad assistere ai secondi 45′ di questa tragicomica partita che ha mostrato cosa può fare una formazione capace di correre e di avere pochi ma eccellenti schemi offensivi contro una formazione sulla carta più forte ma diretta da un mediocre direttore in panchina. Spiace scrivere così ma se non lo facessimo non diremmo la verità che appare agli occhi di tutti. Fanno bene i tifosi a continuare a tifare… fanno bene i critici a esprimere il loro parere…farà benissimo la dirigenza a tirare le conclusioni. Due o tre cose su questo secondo tempo bisogna pur appuntarle. I cambi hanno restituito una parvenza di sostanza alle Aquile che per lo meno non hanno incassato altri gol. Sono andate alla ricerca del momento giusto per raddrizzare la gara compromessa. Logico che ci si chieda come si faccia a lasciare in panchina gente come Petricciome, come Ilie, come Biasci. A proposito del “gemello del gol” negli ultimi cinque minuti con la palla buona viene letteralmente spinto in area… prima che possa calciare da solo davanti al portiere; sarebbe un fallo da rigore ma né il direttore di gara, quel gran Mona…ldi e né il Var e tantomeno l’assistente molto solerti nel fischiare il rigore assurdo nel primo tempo decidono che l’azione vada rivista. Come sempre accade “piove sul bagnato”. E si scivola verso il finale dell’ennesima gara regalata da Caserta agli avversari. Ma chi se ne importa, tanto lui ha donato la “salvezza anticipata” e che i playoff vadano a giocarseli chi ha altre qualità… Lui non li merita neppure!
CONCLUSIONI – Pensavamo che dopo la partita contro il Palermo non avremmo potuto assistere ancora a roba peggiore e invece Caserta ha finito per stupirci per l’ennesima volta. Formazione iniziale sbagliata, approccio mentale inesistente, insomma l’ennesima figura barbina (per essere gentili e toccherebbe invece evocare il classico linguaggio di Emilio Fede) e settimo sigillo sulla casella delle sconfitte, due gol incassati…. Per fortuna – a fine match – c’é sempre chi ha continuato ad applaudire i ragazzi in maglia giallorossa e sicuramente si sarà divertito anche a vederli perdere… Ma oggi qualcuno di loro (i calciatori) hanno – a nostro avviso – pesanti responsabilità sull’atteggiamento mantenuto nel corso dei primi 45′. Che altro aggiungere se non che hanno sostenuto profili gastronomici che potrebbero ben collimare con il mezzogiorno di…cuoco (altro che di fuoco)…