Catanzaro, le “prodezze” dei bamboccioni delle famiglie Rizza-Muraca-Leuzzi e i 500 mila euro tornati indietro

526 mila 459 euro e 82 centesimi. A tanto ammonta il sequestro preventivo eseguito ieri dal Tribunale di Catanzaro nei confronti di 6 persone che hanno percepito indebitamente aiuti comunitari erogati dalla Regione Calabria destinati a finanziare l’avviamento di nuove aziende agricole con l’inserimento di giovani agricoltori professionalizzati.

L’inchiesta ha avuto origine dopo una nota della Guardia di Finanza con cui venivano segnalati alcuni soggetti, proprio i “giovani agricoltori professionalizzati” di cui sopra, che presentavano profili individuali (ossia studenti universitari fuori sede) che si ponevano in antitesi rispetto alla possibilità di una conduzione effettiva di un’impresa agricola. Per mesi gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno controllato le attività dei tre studenti universitari – ovvero Gabriele Rizza, Ivan Muraca e Nicola Leuzzi -. Hanno analizzato i loro social, i loro spostamenti, addirittura anche i dialoghi sull’app di incontri Tinder.

Tutto questo materiale avrebbe confermato le ipotesi iniziali ossia che i tre studenti sarebbero stati utilizzati solo per intercettare i fondi per i nuovi imprenditori agricoli. I tre sarebbero rimasti quasi sempre lontani dall’attività agricola e in realtà le aziende sarebbero state gestite dai loro familiari.

“Le attestazioni fatte all’ente pubblico competente in ordine allo svolgimento di attività imprenditoriale agricola – secondo il gip – sono chiaramente incompatibili con la veste di studente universitario avente il proprio centro di interesse in aree distanti centinaia di chilometri”.

“Le modalità della condotta – scrive il gip – sono caratterizzate dal dato della serialità, essendo tutte poste in essere anche in momenti diversi pur nell’ambito di un identico proposito truffaldino, e denotano una particolare inclinazione a delinquere degli indagati”. Quanto emerso nel corso delle indagini farebbe trasparire a parere del giudice “una personalità incline alla commissione di reati patrimoniali su base fraudolenta”. Ancora secondo il gip sussiste “il concreto e attuale pericolo che reati della stessa specie possano essere reiterati”.

Quanto ai sequestri, 200 mila 003, 62 euro sono stati sequestrati ai fratelli Rizza, 202.008,58 per i due Leuzzi; 124.447,62 per Ivan e Antonio Muraca. 

A Catanzaro la notizia ha fatto rumore anche per questioni politiche, visto che siamo a 10 giorni dal voto per le Comunali. Ivan Muraca è anche candidato con la lista Azione popolare a sostegno del candidato sindaco Antonello Talerico, avvocato penalista che magari si metterà a sua disposizione per “difenderlo”... Ivan Muraca è figlio di Giacomo (indagato anche lui) ed è originario di Cicala. Il padre, storico faccendiere della vecchia Democrazia Cristiana, ai tempi è stato anche consigliere provinciale di Catanzaro from Cicala, appunto. Il candidato Talerico, anche se formalmente corre da solo, è funzionale all’alleanza di Nicola Fiorita.

Fiorita invece è platealmente sostenuto dall’altro bamboccione dell’inchiesta, Roberto Rizza, già consigliere comunale nel 2012, fratello di Gabriele e figlio di Valerio, ex esponente del Msi-Fiamma Tricolore, che oggi sostiene un candidato di Nicola Fiorita, tale Tommaso Serraino. Con tanto di endorsement sui social…