Catanzaro. Luberto, Aiello, iGreco e la rapina milionaria al caveau della Sicurtransport

Il prode Ferdinando Aiello, per preparare la campagna elettorale per le Politiche del 2018, che si risolveranno poi in una clamorosa sconfitta e “trombatura”, si incontra spesso anche con l’ex sindaco di Rossano Stefano Mascaro e ad un certo punto si parla della famiglia Caputo, attiva nei settori del calcestruzzo e dei rifiuti, tornata alla ribalta delle cronache qualche tempo fa per il nuovo arresto di Francesco Caputo, accusato di una frode da’70 milioni all’Iva. In questo caso, l’appiglio per parlare di Caputo è la figlia Antonella, consigliera comunale a Rossano. 

MASCARO, appoggiato anche dall’AIELLO, ha specificato che la stessa CAPUTO Antonella, unitamente al padre ed al cognato, era stata tratta in arresto nel corso di una operazione di polizia, eseguita dalla Guardia di Finanza, il 5 novembre 2018, su disposizione della Procura della Repubblica di Paola.

La questione ha assunto la rilevanza anticipata in virtù di quanto ha confidato poco dopo AIELLO nel medesimo contesto. Nello specifico AIELLO ha fatto riferirmento ad una rapina che, a quanta si è compreso nel corso dell’intercettazione, ha fruttato ai malfattori più di 8 milioni dl euro, e per la quale è stato usato un escavatore o, come dice AIELLO, “una motopala”. Da fonti aperte è stato rilevato che il 5 dicembre del 2016, un commando aveva fatto irruzione nel caveau della “Sicurtransport”, a Caraffa nel Catanzarese, aprendosi un varco con un escavatore e portando via un bottino di circa 8 rnilioni di euro. Su tale episodio hanno indagato, come si rileva sempre da fonti aperte, la Squadra Mobile di Catanzaro e quella di Foggia, coordinate dal dott. Vincenzo LUBERTO della DDA di Catanzaro. Proprio su ordine della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ii 20 aprile 2017, la polizia ha eseguito l’arresto di quelli che sono stati ritenuti gli autori e i fiancheggiatori della rapina (operazione Keleos)…

Dalle parole di AIELLO si comprende che il mezzo meccanico utilizzato per la “spaccata” era di proprietà di un parente della CAPUTO Antonella (è lo zio Nilo Urso, fratello della madre, ndr). Gli inquirenti hanno ipotizzato che ii mezzo non fosse stato rubato, ma consegnato dal proprietario, su richiesta di uno dei malviventl.

AIELLO a questo punto, quasi ad avvalorare l’ipotesi su esposta, ha raccontalo  un episodio accaduto nell’ultima campagna elettorale, allorquando Giuseppe GRAZIANO (detto il Generale) lo aveva accompagnato proprio dalla CAPUTO per ottenere da lei un appoggio per le elezioni politiche. Nell’occasione era accompagnato anche da Giancarlo GRECO; in quel frangente aveva incontrato anche il padre e lo zio della consigliera comunale, imprenditori che avrebbero potuto portare un buon pacchetto di voti

“Quella rapina di 8 milioni… viene da me un amico «me la presti una motopala?» Io gliela presto … {scoppia a ridere n.d.r.) una volta una volta sono andato in campagna elettorale Giuseppe Graziano mi porta prlma da lei ed era un pezzo di “cunnu” {bella ragazza n.d.r.) subito Giancarlo le va appresso continua a ridere n.d.r.) dopo un po’ ha detto «aspetta che vengono lo zio, il padre che sono quelli che hanno i voti»   …  dice eh eh dice «aspetta che vengono qua» ha detto Giuseppe <<ok», li ho incontrati {ride) esce dalla segreteria, mi chiama Vincenzo ha detto come quella sera a Cariati la stessa cosa come quella sera a Cariati mi ha chiamato ha detto a me Vincenzo «a chi hai incontrato? In culo a chi te muorto …»   (ride) «un  sacco di gente … »    … «no, negli uftimi 7 minuti» ha detto …… In tempo … perché a Cariati non hanno squartato le gomme a Sergio Salvati? … ha detto  < <solo per un pelo >> mi ha chiamato Vincenzo «solo per un pe!o non hanno squortato le tue, che veniva prime, quella di Sergio Salvati ha detto (ride) in tempo rea!e ……. evldentemente lo pedinano ci sono i Ros che ti seguono…”. 

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Quindi AIELLO ha affermato che tale Vincenzo, appena “7 minuti” dopo ii suo incontro con gli imprenditori di Rossano, lo aveva contattato telefonicamente innanzitutto per fargli sapere che sapeva di quell’incontro e subito dopa per avvisarlo di evitare quella frequentazione. Da tale affermazione appare evidente che ii soggetto che lo aveva contattato, questo Vincenzo appunto, era al corrente di indagini in corso nei confronti di almeno una delle persone che AIELLO aveva incontrato in quel frangente. E’ chiaro, dal contenuto del prosieguo del dialogo, che, successivamente, ha avuto ulteriori notizie e chiarimenti in merito alla faccenda dalla stessa persona che lo aveva “avvisato”.

In relazione alla figura del Vincenzo citato da AIELLO, appare opportuno evidenziare che nel corso delle intercettazionl telefoniche e telematiche in modalità spyware, sull’utenza in uso ad AIELLO Ferdinando, è emerso in maniera lapalissiana che l’indagato è in ottimi rapporti di amicizia con ii Procuratore Aggiunto della DDA di Catanzaro, Vincenzo LUBERTO, tanto da essere colnvolto, tra l’altro, in prima persona, in una crisi coniugale del magistrato: ma non è l’unica occasione in cui e stato rilevato lo stretto rapporto tra i due, infetti si segnala un’altra occasione in cui !’AIELLO si è preso l’onere di prenotare, per LUBERTO e la sua famiglia, una camera d’albergo presso la struttura “Capofaro locanda & Malvasla Hotel” di Isola Salina nelle Eolie. Nel fornire i dati del prenotante AIELLO si è spacciato direttamente per Vincenzo LUBERT0… Ancora ii rapporto tra i due è apparso evidente, per esempio, dal contenuto della conversazione telefonica del 25.05.2018  nella quale LUBERTO ha chiesto in prestito all’AIELLO 300 €, in quanto era in quel momento sprovvisto di carta bancomat. In una ulteriore circostanza, captata in modalità spyware AIELLO e LUBERTO erano insieme ed oltre alle confidenze sulla situazlone coniugale, ii magistrato ha fornito anche alcune confidenze su delle possibili lndagini affidate alla Procura di Salerno su loro due e sui fratelli GREC0.

Visti i rapporti amichevoli e confidenziali dell’AIELLO con ii Procuratore Aggiunto Vincenzo LUBERTO, visto che dell’indagine sulla rapina alla “Sicurtransport” si è occupato proprio il predetto magistrato, appare alquanto verosimile che, quando AIELLO parla di “Vincenzo’ alluda al Procuratore Aggiunto presso la DDA di Catanzaro, anche perché, su domanda specifica di MASCARO: “ma chi e’ questo?”‘. lui ha risposto di getto che si trattava di un magistrato: “un Mag!strato (ride) .. “.

AIELLO ha poi fornito un ulteriore particolare, che può avere ragionevolmente appreso solo da qualcuno che si stava occupando delle indagini su quella rapina, e che quindi era a conoscenza del coinvolgimento di uno dei soggetti che AIELLO aveva incontrato per le questioni legate alla sua candidatura; infatti ha evidenziato che Vincenzo gli aveva consigliato di non incontrarlo mai più “nemmeno se ii suo voto è determinante » …… per la rapina li seguivano …”.

Che non fosse stata l’unlca occasione in cui aveva ricevuto avvisi su qualcuno che aveva incontrato, e che poi è stato coinvolto in indagini della magistratura, è chiaro quando ha fatto riferimento al vicesindaco di Cariati Sergio Salvati, ed all’atto intimidatorio da lui subito... lnoltre appare verosimile che lo stesso “Vincenzo “ha fornito medesimi “avvisi” anche a Saverio GRECO, come peraltro ha raccontato egli stesso: “la sera c’era la festa qua in azienda …… e c’era una festa qua in azienda viene un medico nostro, che è cognata con ”uno” un collega vostro di Catanzaro ….. questo lo chiamo, lo saluto «ehi ciao, cone stai? Vien! che ti faccio salutare un amico» me l’ha passata <<Onore’>> ho detto … « … tra quanto ci vediamo? ci sono… questo di Catanzaro>.> «si, si, non ti preoccupare» chiudo il telefono e mi chiama (riferimento ragionevolmente rivolto al “Vincenzo” di cui si parla) «con chi cazzo hai parlato al telefono?» (ride) era sotta interrcettazione non ii mio, ii telefono di quello che chiamava, quello di Catanzaro {ride} …Â